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Archivio - settembre 2003 [martedì 30 settembre 03]
"Come mai sul tuo blog non hai scritto nulla a proposito del blackout?"
Perché sono tempi bui.
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Here we are / Stuck by this river / You and I
Underneath a sky that's ever falling down, down, down / Ever falling down.
Through the day / As if on an ocean / Waiting here, / Always failing to remember why we came, came, came:
I wonder why we came. / You talk to me / as if from a distance
And I reply / With impressions chosen from another time, time, time,
From another time.
Aperta parentesi (
A me Moretti sembra finto.
Non lo sento credibile a causa della monotona lentezza con cui scandisce le parole.
Piattume sonoro che si trasforma in piattume espressivo.
Un tono che stona.
E' un personaggio, non c'è che dire, e probabilmente quello che a me infastidisce alla fine è anche l'aspetto che lo contraddistingue.
Lo capisco, ma non lo digerisco.
Vedendolo recitare di fianco ad un'attrice passionale come la Morante la sua inadeguatezza mi è parsa ancora più lampante.
Lo vedrei bene a leggere i numeri del lotto.
Poi sarà anche un regista geniale e tutto quello che volete... ma a espressività vocale mi sembra messo male.
Chiusa parentesi )
Ho pianto guardando "La stanza del figlio".
E' un film splendido, tragicamente triste, ma splendido.
Capita che un film mi commuova. Non spessissimo a dir la verità.
I film strappa/lacrime migliori son quelli che riescono a farti piangere tutte le dannatissime volte che li rivedi.
Tu sai perfettamente cosa sta per succedere, dovresti essere preparato e riuscire a trattenerti, ma non c'è niente da fare: qualcosa in gola si inceppa e quasi ti manca il respiro, gli occhi ti si inumidiscono fino a straripare di lacrime e finisci inevitabilmente col sentirti un po' stupido/confuso/umido.
Non ce ne sono molti di film del genere in circolazione.
Per fortuna.
Purtroppo.
Ho voglia di comprarmi la colonna sonora de "La stanza del figlio".
E chi se lo immaginava che Brian Eno avesse fatto canzoni come "By this river"?
Io no.
"Insieme a te non ci sto più" non riesco a smettere di canticchiarla... Sarà per questo che il gatto da un paio d'ore miagola modello sirena dei pompieri inceppata.
Evidentemente si sente autorizzato a farmi il coretto d'accompagnamento.
Tra un po' presumo piangeranno anche i vicini, ma non per il film.
Insieme a teeeeee non ci sto piùùùùùùùùùùùùùùùùùùùù
guardo le nuvoleee lassùùùùùùùùùùùùùùùùùùùùùùùùùùùùùùùù
E quando andròòòò devi sorridermi se puoiiiiiiiiiiiiiiiii
non sarà facile ma sai, si muore un po' per poter vivereeeeeeeeeeee
Arrrrrrrivederci amore ciao, le nubi sono già più in làààààààà
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[lunedì 29 settembre 03]
Seduto in quel caffè io non pensavo a te / guardavo il mondo che girava intorno a me...
Bastarde le canzoni...
Come questa: "29 settembre", stringistringi-riassumiriassumi, racconta di uno che tradisce la sua donna con un'altra...
(Poi d'improvviso lei sorrise / e ancora prima di capire / mi trovai sottobraccio a lei / stretto come se non ci fosse che lei. / Vedevo solo lei / e non pensavo a te. / E tutta la città / correva incontro a noi. / Il buio ci trovò vicini / un ristorante e poi di corsa / a ballar sottobraccio a lei / stretto verso casa abbracciato a lei / quasi come se non ci fosse che lei)
...e che poi, il giorno dopo, all'alba, si rende conto di come essersi sbattuto un'altra gli abbia fatto capire quanto in realtà ami la sua fidanzata e perciò decide di chiamarla
! cornuta inconsapevole !
che nella vita non desidererebbe altro che una serata romantica cena/localino intimo in cui ballare/gran finale sotto le coperte,
ma che non si può mai fare perché lui, poverino, ha sempre altro a cui pensare
! impegni improrogabili !
- amici, partita, gran premio, birretta, lavoro, amici, partita, partita, amici -
Poi non c'è gusto a fare certe cose con le amanti occasionali se si fanno già con le proprie compagne.
Ovvio.
Insomma lui la chiama e le ride addosso di contentezza e lei, oltre all'inganno, deve anche subirsi un'inspiegabile piena emotiva alle 6 del mattino.
(Mi son svegliato e / e sto pensando a te ... / Ricordo solo che, / che ieri non eri con me. / Il sole ha cancellato tutto / di colpo volo giù dal letto / e corro lì al telefono / e parlo, rido e tu, tu non sai perché / t'amo t'amo e tu, tu non sai perché... )
Lui ride e la ama e lei non sa il perché.
Chissà come sarebbe contenta se lo sapesse.
S-porco.
Morale: diffidare degli uomini che all'alba ti telefonano gioiosi.
Speriamo non porti male questo 29 settembre.
S. stamane, quando l'ho svegliato, alle 5.40, mi pare non avesse proprio niente da ridere.
Bene.
Qest'oggi, considerate le premesse, un po' di sana ed amorevole serietà mi sembra il migliore degli auspici.
...and I'm tryin' to make some girl who tells me / "Baby better come back later next week / 'cause you see I'm on a losing streak" / I can' t get no satisfaction, / I can't get no satisfaction / 'cause I try and I try and I try and I try / I can't get no, I can't get no...
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[sabato 27 settembre 03]
[venerdì 26 settembre 03]
Tutti i post che seguono hanno in comune il fatto di essere i "primi post" dei loro rispettivi blog.
Mi piace andare a sbirciare gli esordi dei blogger che seguo.
Sono dell'idea che si capiscano tante cose andando a spulciare a ritroso nel tempo.
Vediamo un po' se qualcuno di voi si riconosce nelle righe seguenti...
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benvenuti, ho la tastiera un po' rotta dall'emeozione, il mio primo blog, sapete...Spero che qualcuno verrà presto a rompere il ghiaccio
[secondo post]
ma soprattutto, adesso che ce l'ho, che me ne faccio?
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Non vi dirò chi sono, qual è la mia età, che cosa faccio per vivere, quali libri leggo o quali canzoni preferibilmente ascolto. Almeno per ora non voglio fare ulteriori concessioni al narcisismo che pubblicare su Internet, in un modo o nell'altro, sottintende. Per il momento vorrei essere solo parola, frammentaria e dinscarnata come si conviene al cyberspazio...[cut]
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Ciao Mondo!
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Queste sono le mie prime righe....
Un pò più di un anno fa, attraversavo la linea invisibile del confine olandese. Ero impaurita: mi spostavo dal centro storico della capitale verso un minuscolo villaggio del nord europa.
Avevo preparato scatole e valigie come se avessi dovuto trasferirmi sull'isola di Robinson Crusoe. Dopo 15 mesi sono ancora sull'isola, solo che, nel frattempo, ho costruito un ponte e quando ho bisogno di compagnia lo attraverso.
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benvenuta a me! ma come si fa a cambiare questi colori? non mi piaceeee!
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Sono arrivato già da qualche tempo, ma ho scoperto internet da poco. Logicamente ne ho sentito parlare quasi subito, ma ero preso da altre cose e avevo intuito che si trattava di una questione complessa, che avrebbe richiesto lunghi tempi d'analisi. Da dove vengo io si ritiene che il metodo più proficuo d'apprendimento sia la sperimentazione. E' per questo che sto scrivendo qui; devo imparare. Ho provato varie chat, mi sono iscritto ad alcuni forum ed ora ho aperto questo blog. Negli ultimi giorni avrò visionato un migliaio di siti web: non è incoraggiante rendersi conto di quante stupidaggini riescano a confondersi con notizie vere e con quello che voi umani considerate il vostro patrimonio culturale. Non è facile per me destreggiarmi tra tutta questa mole d'informazione e disinformazione; mi chiedo se per voi sia più semplice.
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Din don.
Here we go.
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Socmel!
Inauguro questo candido, lindo, blog con la mia frase più ricorrente.. la trovo propiziatoria :-)
A dire il vero non è una frase che dovrebbe stare molto sulla bocca di una signorina perbene quale sono (oh, insomma..chi è il simpaticone che sta ridendo laggiù? eh? EHHH?), ma ho deciso che farò un eccezione data l'importanza dell'inaugurazione (sì sì lo so, me lo dicono in molti che quando voglio mi paraculo...) [cut]
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Doveroso 1 - 2 - 3 prova...
Tra poco è tutto pronto...
Finisco di litigare con i template di splinder e poi ci sono.
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AFTER EIGHT E' IL MIO GUSTO DI GELATO PREFERITO. E' L'ORARIO DELLA GIORNATA IN CUI MI SENTO MEGLIO. E' UN ACCOSTAMENTO CHE PUO' SEMBRARE STRANO E NON PIACERE. MA BISOGNA PROVARE TUTTO NELLA VITA. NON SIETE DI QUEST' IDEA? [cut]
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Eh si...quante volte amici, conoscenti mi hanno detto : "potresti scrivere un libro con la storia della tua vita", invece voilà! Sto scrivendo un "Blog"... [cut]
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Diaro di una personalità che in una giornata di maltempo apre il suo blog. E' un esperimento, non si sa come andrà finire. Daltronde gli esperimenti si fanno proprio per vedere come andrà a finire.
Milano, Europa Occidentale, novembre 2002 dopo Cristo: tempo grigio, freddo, pochi soldi e idee piuttosto confuse in testa sul futuro e anche sul presente e sul passato.
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questa sono io, un po' come all'inizio di amelie.
COSA NON MI PIACE
i capelli che mi si sciapano con l'umidità.
gli uomini che si fermano nelle corsie di emergenza a fare pipì.
gli anelli di bigiotteria che ti macchiano le dita.
i sacchetti di carta che si rompono sul fondo.
la maionese che esce dal big mac e ti macchia i pantaloni.
quando nel big mac ci mettono i cetriolini.
i big mac.
il campanello della mia bicicletta che è sempre rotto.
COSA MI PIACE
le cicatrici.
le lentiggini.
le cassiere del supermarket che fanno quattro chiacchiere.
le sportine di plastica che non si rompono mai.
il macbacon.
la mia auto.
la mia bicicletta (tranne il campanello).
[cut]
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Eccomi al mio primo Blog-experiment...
non so cosa sia,nè come funzioni...io ci provo ugualmenta...al max mi esplode il pc!!
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Ciao!
Questo è il mio primo post su questo blog.
In realtà è il secondo, visto che il primo è stato inghiottito in un buco nero.
Speriamo sia il primo post di una lunga serie!
A presto...
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aiuto. l'ho fatto. ho aperto un blog, cazzo. sarà un'altra delle cose che inizio a fare e della quale mi stuferò entro pochi giorni. assiucurato.
perchè dovreste leggermi? boh. forse potreste ritrovarvi in molte delle mie esperienze, esattamente come io sto facendo con alcuni dei blog che leggo ultimamente. in qualche modo è bello "non sentirsi soli" nelle piccolezze della vita quotidiana. qua troverete le mie giornate, le sensazioni che provo, i miei tentativi di cambiare. non aspettatevi discorsoni sulla guerra/berlusconi e quant'altro. non potrei. ok, patti chiari amicizia lunga... si può iniziare.
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Eccomi
Da oggi ci provo anche io con leggerezza e, spero, con costanza
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prova
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Benvenuti nel mio secondo esperimento di bloggin'.
Perchè secondo? Beh, il primo è partito e morto con il Webbit 2002.
Purtoppo subito dopo la manifestazione il pc decise di salutarmi e quindi persi tutto il lavoro fatto
(non che fosse tantissimo, ma mi sarei risparmiato almeno 2 orette di lavoro ;P ).
...(pausa da blocco dello scrittore)...
a questo punto vi starete chiedendo:
D: perchè 'sto tipo qua si fa un blog? R: onestamente non lo so.
D: cos'é un blog? R: un flusso di (in)coscienza joyciano
D: chi era joyce e perchè ha inventato i blog? R: ...
e moltre altre domande molto importanti (!) e alle quali cercherò di rispondere più avanti nel tempo.
caiuz!
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Quindi eccoci qua on-line... C'era bisogno di un altro blog nel vasto spazio del web? Mah. Forse no: ma ho imparato che le cose inutili (o apparentemente tali) sono a volte le più belle. Quindi, mio caro blog, cercherò di trattarti bene. Per ora sei così come sei. Ma poi cercherò di arricchirti. Vedrò di aggiungere qualche immagine, un pò di link e ovviamente, i miei pensieri. Ma intanto già mi piaci. Anzi: ti voglio bene e penso che andremo d'accordo.
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Presumibilmente mia madre si imbatterà in questo amorevole augurio di buon compleanno verso le 5 e 10 di domattina.
Prevedo che tale visione scatenerà in lei il seguente iter emozionale:
- iniziale allibimento e difficoltà di comprensione della scritta;
- momentanea commozione ed intenerimento nei confronti dell'estrosa primogenita;
- avvilente presa di coscienza della nuova età;
- sconfortante presa di coscienza dello specchio imbrattato con chissà quale diavoleria;
- tentativo di rimuovere un petalo del fiore in basso per vedere se il danno è facilmente rimediabile o meno;
- irrefrenabile voglia di venirmi a svegliare per, nell'ordine, ricordarmi di ripulire tutto, ringraziarmi per gli auguri e ricordarmi di pulire tutto, di nuovo.
Quasi, quasi , vado ad attaccare un post-it con un bel NB in maiuscolo: TRANQUILLA, E' SOLO SAPONE. SI TOGLIE FACILMENTE. POI PULISCO IO.
SONO GLI ANNI CHE NON SAPREI COME TOGLIERTELI DI DOSSO.
A PARTE CHE NON CI SAREBBE MOTIVO PER FARLO: A ME SEMBRI PROPRIO PERFETTA COSI'.
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[giovedì 25 settembre 03]
Facciamo il punto della situazione.
Meglio prendere appunti, anche se sparsi e pieni di punti vuoti.
Tanti puntini di sospensione, ma in mezzo ci sono buoni spunti.
Spesso spunti anche tu, di solito dopo un due punti; meglio mettere i puntini sulle i prima che ti ci impunti e mi rimproveri di trovare sempre il modo di svicolare per spuntarla.
Puntiglioso! Punto esclamativo.
Che male c'è nel fatto che ogni tanto vorrei andare a punti anch'io? Punto interrogativo.
No, tranquillo, non son punti di sutura.
Insomma il punto è che è tutta una questione di punti di vista.
Appunto.
Punto.
-> Punti
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[mercoledì 24 settembre 03]
Ho appena finito di litigare con "memotel", la petulante segreteria telefonica della telecom.
Come si sia attivata resta un mistero.
"Ci sono dei messaggi non ascoltati... ci sono dei messaggi non ascoltati..."
Il manuale delle istruzioni è disperso chissà dove fin dai tempi del trasloco, quindi non ne ho nemmeno tentato il recupero e ho riposto tutte le mie speranze in una ricerca on-line.
Primo risultato :
OPERATORE: buon giorno sono xxx come posso esserle utile?
CLIENTE: volevo la procedura per togliere la segreteria!!
OPERATORE: ......
CLIENTE: castelletto castelletto 62 castelletto, ok ??
OPERATORE: ???? si, si,...
Non mi ha fatto ridere.
Mia madre ha tentato di convincermi a chiamare il 187.
Si vede che lei non ha mai avuto a che fare con nessun tipo di servizio d'assistenza telefonico, altrimenti avrebbe ben chiaro il concetto che quella, se non voglio uscire di testa prima dei trent'anni, deve essere considerata l'ultima risorsa e a lei, come madre, non dovrebbe nemmeno passare per l'anticamera del cervello di suggerirmi una cosa del genere.
"Mamma, se proprio ci tieni, chiamali tu"
"Ma io ora devo uscire"
"E io devo vivere!"
Genitrice degenere.
Mi ha ha anche fatto rotolare via un occhio alla ranocchia a righe... ma questa è un'altra storia.
Con google, al secondo colpo, ho rintracciato il codice per disattivare la segreteria ed effettivamente la vocetta nella cornetta mi ha confermato che il servizio era stato correttamente rimosso, ma poi continuava anche con la tiritera iniziale:
"Ci sono dei messaggi non ascoltati... ci sono dei messaggi non ascoltati..."
Abbasso il ricevitore, lo rialzo e di nuovo:
"Ci sono dei messaggi non ascoltati... ci sono dei messaggi non ascoltati..."
E ascoltiamoli questi messaggi; sì, ma come??
Torno al computer e cerco l'ennesima sequenza numerica.
Ok, trovata, ma serve anche il PIN.
E chi lo sa il PIN??
Cerco ancora.
Il PIN di default è 0000.
Provo a digitare la sfilza di simboli e numeri e mi sorbisco un noiosissimo messaggio di benvenuto e l'invito a seguire una procedura guidata di inizializzazione del servizio.
Riattacco.
Io non voglio inizializzare un bel niente!
La vocetta tra le varie opzioni non mi ha proposto né quella per ascoltare i messaggi, né quella per uscire una volta per tutte dalle irritanti spire di memotel.
Ritento.
Premo a caso qualche numero mentre la vocetta ripete la sua lagna e improvvisamente sento una brusca interruzione, se non sapessi che si tratta di una registrazione parlerei di momentanea esitazione, insomma una veloce virata che porta la voce a comunicarmi che il codice PIN preimpostato non è 0000, bensì 1234.
Finalmente riesco a sentire i messaggi non ascoltati, anzi, un messaggio solo, dato che di uno si trattava, e non so nemmeno se si può definire "messaggio" un frastuono paragonibile a quello che può fare un martello pneumatico per strada.
Vabbé, ora i messaggi non sono più non-ascoltati, la vocetta petulante tace e la segreteria dovrebbe essere disattivata.
Resta da vedere per quanti mesi ci hanno fatto pagare un servizio non richiesto.
Così imparo a non leggere le ballette... ehm, volevo dire bollette.
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[martedì 23 settembre 03]
E' un gran giorno questo.
Uno di quei giorni in cui da qualche parte c'è qualcuno che ha fatto un salto verso la concretizzazione dei propri desideri. Solitamente non ci si fa caso, ma quando quel "qualcuno" sei tu, allora il mondo dà una brusca frenata e non si può non soffermarsi a guardarsi intorno, fuori dal finestrino.
Probabilmente non me ne rendo ancora pienamente conto, anche perché apparentemente oggi non è stato molto diverso da ieri e dal giorno prima ancora.
Apparentemente.
Mi piace credere che la piccola coccinella che mi ha fatto visita questo pomeriggio sia un segno del destino.
Ho contato i puntini. Erano quattordici.
Perfetto. Il numero di puntini che portano furtuna è sette, ma noi siamo in due; sette puntini per ciascuno quindi.
Tutto andrà bene.
Andrà bene? Certo.
Lo so che se credo agli animali portafortuna dovrei credere anche a quelli porta-sfortuna come gatti neri, gufi e non so quali altri, ma a me i gatti piacciono a prescindere dai colori ed i gufi li trovo splendidi.
Al diavolo la coerenza.
Smisto gli auspici e tengo soltanto quelli che trovo rassicuranti.
Si fa così, no?!
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Mi riferisco al pallone che il Tom Hanks di "Cast Away" trasforma in una via di mezzo fra amico del cuore e bambola voodoo.
Io quel pallone l'ho odiato.
"Willllllllllllllllssssssssonnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnn, Wilsonnnnnnnnnnnnnnnn", grida in preda ad un attacco isterico Hanks, cercando di tenersi a galla in mezzo all'oceano. "Wilsonnnnnnnnnnnnnnn perdonamiiiii. Non ci riescooooo. Wilsonnnnnnnnnnn..." e giù a piangere... sul bagnato.
Wilson perdonalo su dai, così forse la pianta di strillare!
Non la sopporto quella scena. Mi ricorda gli urletti acutissimi della Marion di "Robin Hood - principe dei ladri" che tenta di resistere all'approccio non molto discreto dello sceriffo di Nottingham che cerca in tutti i modi di tenerle aperte le gambe: "Robinnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnn, Robinnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnn". Ma Robin è impegnato a fare a botte con mezzo fortino e quindi le urla continuano insistentemente. "Robinnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnn"
Povero Wilson, ma soprattutto povero Robin. Sì, perché se Wilson ce l'ha fatta a fuggire, anche se inconsapevolmente, alle attenzione particolari di Hanks, Robin invece, Marion, ha finito col sposarsela.
Tra l'altro in "Cast away" c'è una delle scene più rivoltanti di tutta la storia del cinema. Ad un certo punto Hanks decide giustamente che è arrivato il momento di togliersi un dente che gli sta causando non pochi problemi, ma il modo in cui si libera di questo inconveniente da naufrago fa letteralmente sentire male la sottoscritta. Ieri sera ho cambiato canale quando ho intuito che forse da lì a poco ci sarebbe stata la scena incriminata e per essere sicura di non doverla rivedere ed evitare così di ritrovarmi lo stomaco in gola e lo stomaco rivoltato, son tornata a seguire le sorti di Hanks e Wilson soltanto un quarto d'ora più tardi.
Durante la prima visione al cinema invece non sapevo - maledetta ignoranza - e ho visto.
Ho visto uno che si spacca un dente dandosi una gran botta dentro la bocca con la lama di un pattino da ghiaccio.
Mi sento male soltanto a scriverlo.
Ho il brutto vizio di visualizzare mentalmente scene fin troppo realistiche e piene di dettagli. Scene che per lo più riguardano altri, ma che stranamente, nella mia testa, vedono me nella parte della protagonista sfigata. Bizzarra forma di masochismentis.
C'è anche da dire che quella volta, al cinema, mi trovavo in condizioni estreme: la poltroncina scricchiolava ed io son rimasta immobile per più di un ora dato che trovare un momento in cui l'audio ti permetta di fare rumori assurdi muovendoti un pochino, ma evitando che a quello dietro parta un "ssssssssshhhhh" imperativo, in un film il cui rumore più forte per quasi tutta la parte centrale della pellicola è lo sciabordio dell'acqua dell'oceano e il fruscio del vento, è praticamente impossibile.
Provare per credere.
Di robacce fra i denti quella volta ne ho dette parecchie... contro le poltrone cigolanti; i cinema pieni; i film senza dialoghi, traffico, rumorosi lavori in corso; tutti i palloni di nome Wilson; i pattini da ghiaccio ed i naufraghi famosi.
Sono grata per i denti che mi ritrovo... in mezzo ai quali blaterare sommessamente robacce.
Grazie.
Domani mi compro il colluttorio nuovo e inizio ad usarlo regolarmente.
Promesso.
E se avrò mai una figlia, non la chiamerò Marion, anche se un maniaco di nome Wilson dovesse minacciarmi con la lama di un pattino.
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[domenica 21 settembre 03]
Sala 3 - Fila:Z - Posto:5
Godibile alla stregua dei due episodi precedenti, anche se, a parer mio, "Terminator 1" col suo mix di sorpresa/attesa/intesa resta impareggiabile. D'altronde capita raramente che un sequel risulti sorprendente quanto il primo capitolo di una qualsiasi saga, elementare Watson. Ed a poco possono gli effetti speciali, anche se ricchi di trovate e ben curati, quando manca pathos alla trama ed i personaggi si vedono stretti/ristretti/costretti in ruoli poco delineati. Schwarzenegger è il vero protagonista: un ex-terminator modello T-800 con la passione per gli occhiali da sole, che riesce a strappare più di un sorriso grazie alla sua "comicità" involontaria. La cattivona strafiga invece è una vera noia e anche se viene descritta come una sorta di macchina di distruzione perfetta e inarrestabile alla fine dà molto meno da fare che il T-1000 del secondo film; questa volta più che con un terminator sembra di avere a che fare con un'isterica incazzosissima perché appena eliminata da un concorso per sosia striminzite di Anna Falchi.
Il finale non merita nemmeno di essere considerato tale: due pirla che si guardano in faccia lanciandosi un "uh" attonito non si potrà mica considerarla una degna conclusione per un film dichiaratamente/spudoratamente/volutamente d'azione!
Personalmente non ho avuto pace finché non mi sono ricordata dove avevo già visto l'attrice che interpreta Kate Brewster. Quando ho realizzato non ho potuto non tifare per lei --> magie del cinema: un giorno sei Beth, la più sfigata delle Piccole Donne e muori di scarlattina, qualche anno più tardi diventi la Giulietta di Di Caprio e ti uccidi per amor suo, e poi ora ti ritrovi a fuggire da un terminator. Tocca ferro ragazza mia o presto finirai tra le spire degli Smith di "Matrix" uno-due-tre, in una fossa piena di scorpioni con Indiana Jones uno-due-tre, oppure investita dalla Delorean di "Ritorno al futuro" uno-due-tre.
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[giovedì 18 settembre 03]
Pensavo che le stelle fossero tutte unite da un filo elettrico, come le lampadine dell'albero di Natale.
Pensavo che spiando gli insetti con la "corazza" rossa scura a macchioline nere, che d'estate si aggiravano lenti per il marciapiede di cemento del cortile, avrei trovato un nido di piccole coccinelle, e quella sì che sarebbe stata una gran fortuna.
Pensavo che un mese fosse un'infinità di tempo, che se c'era sempre qualcuno a cui potevo rivolgermi quando mi si slacciavano le scarpe allora non aveva senso perdere tempo a capire come farlo da sola, che le mie amiche non avrebbero mai smesso di girare la corda per me, affinché potessi saltare, saltare e ancora saltare.
Pensavo a come potesse essere il paradiso: non ne avevo un'idea precisa, ma ero certa che lì permettessero di guardare di seguito tutte le puntate di Candy, di Heidi e degli altri cartoni animati preferiti, senza pubblicità e senza dover attendere un giorno intero per un altro episodio di 20 miseri minuti.
Pensavo fosse un peccato che Superman non potesse salvare il papà di Bambi, che per non capire chi fosse in realtà l'Uomo Tigre (che lotta contro il male) bisognasse essere o completamente rincoglioniti o ciechi, e che il vicino di casa del mare, fosse troppo grande per capire che lo amavo a tal punto da essere riuscita, a gran fatica, a scrivere il suo nome, quando di nomi fino ad allora avevo sempre solo scritto il mio.
Pensavo che crescendo non avrei dimenticato nulla di quello che ero e che pensavo, che prima o poi si diventa grandi ed allora le cose sembrano più piccole, che non c'era niente da vergognarsi ad usare il salvagente ed a scrivere con la matita invece che con la biro.
Pensavo che avrei potuto fare qualsiasi cosa... ed a volte è successo.
Altre no.
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[mercoledì 17 settembre 03]
Sonnolenza catatonica e traumatica.
Mi è piombata addosso da qualche minuto, senza avvisare, senza farsi preannunciare nemmeno da un lieve torpore.
Esattamente 22 ore fa ho ingerito 50 grammi di pesce spada affumicato.
Non possono essere eventi scollegati.
Pescespada/sbadiglinserie, pescespada/palpebrechiuse, pescespada/tempiepesanti, pescespada/ronf/owaaaiii/zzzZZZzz.
Visto? Tutto torna. Tutto freme. Tutto diventa sfuocato.
La prossima volta niente limone sul pesce... lo annego col gatorade e poche storie... di pesci, di sonnolenze, di burattini, somari ed animali rari.
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[martedì 16 settembre 03]
Il regista Takeshi Kitano durante una recente intervista ha dichiarato: "Sarei felice se il pubblico, dopo il film, si sentisse confuso".
Non so voi, ma io al momento non ho la più pallida idea di chi sia costui ed a che film si stia riferendo, ma il desiderio che esprime mi sembra talmente legittimo ed illuminante da non riuscire a non prenderglielo in prestito.
Ho la mente irrequieta.
Ormai è un fatto appurato.
La maggior parte delle volte questa consapevolezza mi rende felice.
Poi capitano i giorni in cui tendo a rinnegare tale convinzione perché l'ordinarietà può apparire assai meno complicata da gestire, ma questo è un altro discorso.
Comunque, essendo come sono, o come credo di essere, cosa potrei desiderare di meglio per le parole che scrivo qui che diventare una sorta di elemento di disturbo e di confusione per chi le legge?!
Logicamento non credo di poter arrivare a tanto, ma gli intenti restano e non si arrestano.
Ora almeno so cosa rispondere a chi mi chiede perché scrivo un blog: "lo scrivo perché sarei felice d'istillare confusione nel prossimo".
Confusioni minime, quasi inconsce, ma pur sempre confusioni.
A pranzo oggi ho sperimentato: gratì di patate al forno annegato in poltiglia informe di miglio e cipolle.
Apprendere ciò non vi crea nemmeno un lievissimo disorientamento?!
Bé, a me, se ci ripenso, sì!
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[lunedì 15 settembre 03]
Ieri nessuno mi ha costretta ad ascoltare Pat Mehteny [vedi post precedente].
Sempre ieri però qualcuno ci si è messo d'impegno a lodare la mia apertura mentale verso tutto ciò che non conosco, la mia intelligenza nel voler sempre approfondire le cose nuove, la mia buona volontà nel non fermarmi alle apparenze e la tolleranza che mostro nei confronti dei gusti altrui.
Insomma alla fine ho dovuto infilare spontaneamente nel lettore dell'auto il cd di Pat Metheny perché non potevo non sapere che "il jazz è un genere particolare, che i pezzi non si possono giudicare dopo il primo ascolto, che bisogna metabolizzarli e poi ascoltarli ancora, ancora e ancora..."
Però il "repeat" non l'ho nemmeno preso in considerazione: io ho il metabolismo musicale lento, mooolto lento, quindi dovrà passare mooooltissimo tempo prima del secondo ascolto del cd in questione.
Tra l'altro ieri notte ho avuto l'emicrania più tragica della mia vita, ma lungi da me imputarne la colpa a "Blue Asphalt".
E' molto più credibile che il mal di testa sia stato una sorta si somatizzazione della scossa sismica che, a mia insaputa, stava facendo traballare i miei familiari a qualche centinaia di chilometri di distanza da me.
Oppure si tratta di entrambe le cose messe assieme: va a finire che la musica di Metheny ha aperto nella mia mente nuovi canali di percezione spazio/temporale che mi permettono di "sentire" ciò che accade ai miei cari, ovunque essi si trovino.
--> Sì, lo spazio che divide il suo cd dal cassonetto dei rifiuti giù in strada e l'intervallo temporale che mi servirà a decidermi di buttarcelo dentro.
Come dite? E dove ho intenzione di mettere la mia tolleranza nei riguardi dei gusti altrui?
Bé, ci sarà, da qualche parte, una campana per la raccolta differenziata di questo tipo di inflessioni caratteriali.
Nel caso non ne trovassi chiederò a uno di quelli che storce il naso o inizia a gridare "noooooo, noooooo, omiodddddio noooo" ogni qual volta salta fuori che a me picciono gli U2 ed i REM.
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[domenica 14 settembre 03]
Ieri:
- comprato cd colonna sonora "The last of the Moichans" (giusto per evitare di immedesimarmi troppo in "Lezioni do piano" - vedi post precedente - e di ritrovarmi legata ad un pianoforte sul fondo del Pacifico, anche se soltanto in sogno - che bastardi sono spesso i sogni. Oddio, non che sia una fine migliore essere rapita da un tipo in perizoma di pelle di mandingo, ma vabbè, nel caso io cercherò una valida alternativa a quello che succede nel film alla sorella della protagonista.)
- fatto prestare il libro "Perché le donne non sanno leggere le cartine e gli uomini non si fermano mai a chiedere?"
(Non l'ho ancora letto, ma scorrendolo rapidamente mi pare che il succo sia: uomini e donne sono diversi; essere diversi non significa essere migliori o peggiori; le donne, per fare contenti gli uomini, dovrebbero sforzarsi di trattarli come dei dementi rincoglioniti, perché loro sono semplici e i ragionamenti e gli atteggiamenti complessi, tipici dell'universo femminile, li confondono. Ora, non per partire nella lettura con pregiudizi, ma mi pare che ci sia qualcosa che non torna in questo modo di vedere le cose. Comunque io ora provo a parlare col mio moroso usando frasi brevi, dirette e sillabando bene le parole... vediamo che succede.)
Oggi:
- svegliata, pranzato, guardato - più o meno - GP F1 Monza
Dopo:
- un paio d'ore d'autostrada (sperando che a qualcuno non venga in mente di ascoltare i suoi nuovi cd di Pat Metheny. Nulla di personale contro il buon Pat, intendiamoci, ma a me il suo modo di far musica piace come potrebbe piacermi la peste, il tifo o un attacco di dissenteria acuta. Mi reputo abbastanza tollerante nei confronti dei generi musicali a cui non son abituata, ma Pat Metheny per favore no, non obbligatemi a sentirlo.)
- puntatina al supermercato (osssignore del consumismo sfrenato, fammi trovare, almeno per una volta, tutte le corsie deserte, casse senza fila chilometrica e risparmiami, se puoi, la squallida visione di due massaie in ciabatte ortopediche e bigodini d'annata che litigano scazzottandosi per l'ultimo litro di latte fresco)
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[sabato 13 settembre 03]
Non ho dormito per due notti di seguito. Non volevo pensare a niente quindi me ne andavo beatamente alla deriva in rete o sulle pagine di un libro fino all'alba. Non era il sonno che mi spaventava, bensì quell'intervallo di tempo che intercorre fra l'attimo in cui, ancora vigili, si chiudono gli occhi e quello in cui ci si addormenta. Non volevo ritrovarmi calata in quella strana dimensione in cui i malesseri di turno vengono misteriosamente amplificati. Paure, paranoie, timori immotivati ed inconfessati mi si sarebbero accalcati tutti insieme nella testa e non ne avrebbero voluto sapere di essere ricacciati al loro posto dai miei blandi tentativi di ridimensionamento.
Quanto si può resistere senza dormire? Presumo poco.
Non avevo sonno o mi sembrava di non averne.
Stavo naufragando.
Ma non coricarmi funzionava; non pensavo più a me, ai miei fantasmi, a tutti i miei deliri.
Ieri notte mi sono autoimposta di mettermi a letto e cercare di dormire, ma i fantasmi no, non li volevo ed allora ho optato per lo stordimento totale: lettore cd, cuffie, e colonna sonora di "Lezioni di piano" di Michael Nyman a tutto volume. Ho selezionato la funzione "repeat all" ed ho cercato di concentrarmi totalmente sulla musica.
Ha funzionato.
Mi sono addormentata a metà del secondo ascolto - almeno mi pare - e nel frattempo quei brutti ceffi di pensieri viscidi e indesiderati non si sono fatti vedere.
Nemmeno uno. Nemmeno da lontano.
Ognuno è stato al suo posto.
Io nel letto, la musica nelle orecchie e nell'anima, le paranoie nella loro deleterea* dimensione.
Note:
*deleterea = detele + rea = cancella + colpevole = inconscia dichiarazione d'intenti esternata attraverso un involontario errore lessicale ("deleterea" vs "deleteria) che esprime tutta la sensazione di auto-colpevolezza latente nell'animo della sottoscritta.
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[venerdì 12 settembre 03]
Degni di nota... e di link:
mauron scrive:
LA GUIDA DELLA BUONA MOGLIE
..."Su un sito internet di un'università americana è pubblicata una vecchia guida al comportamento delle mogli, che sembra tratto pari pari dal film Pleasantville. Eh, non ci sono più le donne di una volta..."
"Una buona moglie sa sempre stare al suo posto"
l'ha scritto marquant:
MATRIMONIO IN FAMIGLIA. CORSO BASE DI SOPRAVVIVENZA
"...Problema"Che lavoro fai?". Se non svolgete un mestiere o professione riassumibile in una sola parola (ad esempio: "bancario", "insegnante", "usuraio"), preparatevi al peggio. Non pensiate che rispondere "faccio il redattore in uno studio editoriale" significhi per loro alcunché. Vi guarderanno male, faranno facce stranite ma non avranno il coraggio di chiedere chiarimenti..."
di marco2:
UN BEL PEZZO DI ALESSANDRO TOZZI
"...dopo i tuoi sfoghi, butta questo nel tuo blog, dicendo che è lo sfogo di uno
scrittore pazzo amico tuo, pubblicato nella ristampa (Alessandro Tozzi, e-mail)
QUELLI CHE IL MIO LIBRO
Quelli che "Mica vorrai che te lo paghi...";
quelli che non sanno che i libri si pagano;
quelli che non ci pensano nemmeno che un tuo libro possa essere pagato;
quelli che l'hanno pagato (pazzi !);
quelli che " Lo compro se mi fai la dedica ";
quelli che " Tu lo compri e io ti faccio la dedica "..."
Nota: Alessandro Tozzi è autore del libro "Il praticante può attendere".
Copirait: x§°nalita' c°nfu§a
VIAGGI ARTIFICIALI
"...Sono in un internet point di Kayseri, l'antica Cesarea, Anatolia centrale, sulla strada per la montagna Nemrut. Sul pullman che attraversava la catena del Tauro, durante il pisolino ho sognato il blog di Antioco I Epifane, re di Commagene dal 64 a.C.: parlava di enormi teste di pietra e di divinità misteriose. Il kebap di agnello mi resta sullo stomaco..."
da massimo mantellini:
A 6 KM. (+ la FILA) dal BLOG
"...Tuttavia fra i vari scherzi che succedono a chi sceglie di confrontarsi con gli altri, c'e' spesso quello di rendere trasparenti piu' o meno volontariamente parti di se'. E qui il povero Cotroneo, che fa sei chilometri per raggiungere i commenti dei suoi lettori in nome di quel patto di sangue che pensa derivare dalle sue capacita', ci dice molte cose di se' stesso e della sua formidabile autostima..."
posted by hyle:
BOOK SHIFTING
"...La dinamica è semplice. Si scelgono due libri: uno good e uno bad.
Si prendono due o tre esemplari del tipo good e si posizionano sopra la pila dei libri bad (è meglio che siano di dimensioni simili). = E' questione di 30 secondi =
Vi faccio un esempio. Ieri Nexus di Buchanan ha (eroicamente) scavalcato l'ennesimo libro di Zichichi, per posizionarsi temporaneamente in bella mostra vicino all'entrata della libreria Mondadori della mia città..."
» maybe i'm dead, livefast:
» LUCARELLI ovvero PRESSAPPOCO UNO SCRITTORE
"...La storia è banale, le vie di Bologna citate come se a farlo fosse un giapponese (leggi: incroci che non esistono, nomi sbagliati, descrizione che ma che sta a dì?), e passi, mi dico, fingiamo che si tratti di una Bologna immaginaria in cui Via Ugo Bassi e Via Galliera si incontrano. Poi le citazioni degli AC/DC. Io non dico che ad uno debbano per forza piacere gli AC/DC, ma se decidi che il tuo serial killer del cazzo è un patito della band australiana almeno vai a controllare prima di citare i testi..."
sentenziato da vic:
TARLO
"Io non riesco a togliermi dalla testa che ci sia uno che gira per i campi selezionando le carote storte, per poi marcarle "prodotto biologico" e vendermele al doppio del prezzo."
parola di Davide Ognibene:
RITRATTO DEL PRECARIO COME EROE ROMANTICO
"...In seguito mi trovavo bene anche nei panni del tipico giovinastro balzacchiano, che in ventiquattrore passa dall'ascesi alla deboscia. Ogni volta che finivo a una premiazione o a una presentazione, insomma, a un buffet, mi sentivo come Raphaël de Valentin (la Pelle di Zigrino), che va per salotti senza un soldo, e si nutre a the e pasticcini. Con la differenza che nei salotti-Ottocento i pasticcini erano "si parcimonieusement offerts", mentre io m'ingozzavo come un cappone..."
postato da zop:
RADIOBLOG
"...RADIOBLOG è un coraggioso tentativo di interazione tra radio e blog che prevede la costruzione improvvisata di un racconto incentrato sui cinque sensi..."
scritto da valido:
BLOGSTAR DEATH MATCH
"...Le maggiori personalità del mondo dei blog italiani, ma anche i più talentuosi e pericolosi outsider, si incontreranno in due alla volta sul ring in una spettacolare sfida a colpi di post per discutere un tema scottante e far valere la propria ragione..."
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[giovedì 11 settembre 03]
E lasciami gridareeeee e lasciami sfogareeeeeee, io senza amore non so stareeeee!
E nemmeno senza blog a quanto pare.
Ho deciso di trasferirmi, anche se un po' a malincuore (il primo blog non si scorda mai) perché mi piace l'idea di avere un posticino virtuale che sia realmente soltanto mio.
Probabilmente, nel suo piccolo, si tratta di un delirio d'onnipotenza bello e buono, ma tant'è, almeno in questa nuova intercapedine quasi tutto dipende da me e questo mi rende maledettamente orgogliosa.
E' un po' come essere passati da una casa in affitto ad una di proprietà.
Ho trascorso qualche notte in bianco a tinteggiare le pareti ed a sistemare il mobilio, a capire come inserire i feed xml, il calendario, gli archivi, i trackback; ho modificato, inserito, tagliato, incollato, copiato, spostato html e php per giorni, ma credo ne sia valsa la pena.
Ho anche rotto non poco le scatole al mio tessssssoro (io lo dico molto meglio di Gollum) che è stato estremamente paziente e che anche in questo frangente si è mostrato pronto ad aiutarmi, spiegarmi, incoraggiarmi e consolarmi.
Come ho già accennato ora il blog è fornito di feed e trackback.
Ho spostato anche il blog degli incipit: ora si chiama incipiterazioni = incipit + citazioni, ed anch'esso è provvisto del suo buon feed xml.
Inoltre ho anche inserito una sezione relativa alle mie gallerie fotografiche. Per ora contiene soltanto le foto delle foto delle vacanze di quest'estate, suddivise per percorsi tematici, ma periodicamente aggiungerò nuove gallery.
Non so che fine farà il vecchio photoblog... Si vedrà.
Altro cambiamento: non mi chiamo più *scintilla*, bensì Ardesia.
Non è un tentativo di cambiare identità, di confondere le acque, di sciogliere ghiacciai o di rincorrere libellule nei prati attraverso ostici depistaggi mentali. Semplicemente a me il nick *scintilla* non è mai andato tanto a genio. Quando mi iscrissi a Splinder non immaginavo di certo che quel nome sarebbe apparso sotto ad ogni mio post e commento... Non sapevo nemmeno cosa avrei scritto sul blog, figuriamoci quanto peso posso aver dato alla scelta di un nick.
Ma ora, a distanza di mesi, ci sono persone che mi parlano chiamandomi *scintilla* e la cosa, anche se non ne colgo del tutto le ragioni, mi mette un po' a disagio, quindi dato che il nick, al contrario del nome, lo posso cambiare senza il rischio di provocare crisi isteriche a mia madre, signori e signore vi presento Ardesia.
L'ardesia è la roccia dalla quale si ricavano alcuni tipi di tegole (se passate da Lavagna, in Liguria, date uno sguardo ai tetti delle case) e le lavagne classiche, quelle su cui, per intenderci, si scrive usando il gesso.
Su Splinder esiste già un'omonima, quindi quando posterò lì, haimé, sarò sempre *scintilla*, ma qui, dato che posso, mi ribello e mi firmo col nome nuovo.
Per il resto, se vi va potete iscrivervi alla mailinglist (vedi link nel menù in alto a sinistra), che poi tanto mailing list non è. Fate vobis. A me farebbe piacere, ma non è essenziale visto che solitamente invio una mail ogni quando-mi-ricordo.
Ci tengo comunque a precisare che io i vostri indirizzi non li rivendo a nessuno, che per non ricevere più niente basta dirmi "non voglio ricevere più niente" e che quando mi lavo i denti mi sforzo di chiudere il rubinetto mentre non uso l'acqua.
Probabilmente in giro nei menù c'è ancora qualche collegamento mancante e magari qualcosa inizialmente non funzionerà perfettamente: sistemerò tutto, o almento cercherò di farlo, quanto prima :)
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[martedì 09 settembre 03]
Sarà per festeggiare che proprio oggi ha attivato il nuovo servizio di news e rassegna stampa? Non male la grafica pulita ed essenziale, soltanto non riesco ad abituarmi alla dicitura che segnala il tempo passato dal momento in cui la notizia è stata messa on-line. Un semplice orario mi sarebbe sembrato una scelta più immediata ed in linea con la semplicità di tutto il resto del sito.
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Ogni tanto sarebbe fantastico poter dare una bella randellata a qualcuno, per rimetterlo sui binari, e fargli intendere che sarebbe giunta l'ora di darsi una svegliata, d'aprire gli occhi ed accorgersi che non è lui il centro dell'universo. Hey, dico a te, fottutissimo egoista, lo sai che stai rovinando la vita alle persone che ti stanno intorno? E per cosa? Per niente. Un bel niente. Sì, perché tu, nel momento in cui pensi soltanto a te stesso e te ne freghi dei sentimenti di chi ti ama, non sei altro che una nullità. Ma certa gente le randellate se le tira da sé... anche se sfortunatamente alcune volte a subirne maggiormente il colpo è chi si trova nei paraggi. Ingiustizia. Certe situazioni sono una vera ingiustizia. Ma prima o poi i nodi vengono al pettine e poco importa se per fregare il proverbio ti tagli a zero tutti i capelli; l'eco della tua noncuranza verso chi pone il tuo benessere sopra ad ogni cosa si rifletterà inesorabilmente sul tuo cranio modello palla da biliardo e prima o poi ti ritroverai solo come un pirla a chiederti dove sono andati tutti gli altri. Bè, gli altri, bello mio, si sono scocciati di prendere randellate al posto tuo. Quindi o ti rendi conto della fortuna che hai avuto ad incontrare persone che per ora ancora continuano a sopportarti nonostante tutto, oppure... No, niente oppure; non esistono alternative. Svegliati, ringrazia il mondo, ed inizia a mostrare un po' di rispetto verso quella persona che ritrovi al tuo fianco tutte le mattine, perché lei sì che se lo merita.
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[domenica 07 settembre 03]
L'importante nella vita è l'equilibrio.
In tutte le cose.
Ma come si fa ad essere equilibrati quando ogni cosa intorno a noi è anomala?
Io ci ho provato a far finta di nulla; a non prestare attenzione alla mucca con le palle; a non far caso al pesce volante che ogni tanto dà uno strappo alla rana che vive sulla mensola del bagno; a fingere di non notare lo sguardo vivace di Greenly, il folletto, che quando si accorge che preferirei non ammettere che in casa mia certe stranezze sono all'ordine del giorno, non riesce a trattenersi e se la ride di gusto.
Anche al mio gatto nota tutto, ne son certa, ma credo che la sua natura felina gli imponga di non farci troppo caso, perciò lui solitamente chiude gli occhi e se ne frega totalmente.
Quanto a me, bé, il più delle volte mi sento come una specie d'equilibrista , sospesa tra un mondo fatto di cose concrete, che tutti riescono a vedere, ed un altro, molto più colorato, ed animato da una miriade di creature stravaganti ed intraprendenti, che se ne strafottono delle apparenze create dalle infrastrutture mentali umane e che vivono molto più beatamente di noi. Non che loro non abbiano problemi, ma si tratta di faccende di tutt'altra risma. Questa però è un'altra faccenda quindi il post finisce qui, anche perché Greenly sta leggendo di soppiatto queste parole e non mi va che se la spassi grazie alle mie paranoie.
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[sabato 06 settembre 03]
Lo scorso 30 agosto, a Toronto, ha avuto luogo la cerimonia di premiazione del premio Hugo 2003.
Miglior romanzo -> "Homonids" di Robert J. Sawyer
Miglior romanzo breve -> "Coraline" di Neil Gaiman
I vincitori delle altre sezioni li trovate qui >>>
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[venerdì 05 settembre 03]
"Non sforzatevi di leggere tra le righe e non cercate un filo conduttore.
Non ci sono fili, solo istantanee, in gran parte sfocate."
(Stephen King)
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[giovedì 04 settembre 03]
Oggi ho scoperto che c'è qualcuno che si mangia il filetto di vitello crudo.
A me fa schifo soltanto a toccarlo invece qualcuno se lo mangia.
Ho visto la ricetta alla rubrica GUSTO del TG5. Han passato l'estate a consigliare fresche e salutari insalate ed ora son passati al "tortino di carne cruda battuta al coltello". Ok, si tratterà anche di filetto, ma sempre crudo resta. Io ho sempre creduto che mangiare carne non cotta esponesse al rischio d'infezioni batteriche. Inoltre avevo la forse ormai superata convinzione che un'infezione non fosse un obiettivo a cui mirare nella propria vita. Probabilmente sono limitata io.
Dal sito www.saluteitalia.net:
Campylobacter jejuni
Si contrae bevendo latte crudo non sottoposto a pastorizzazione o mangiando carne cruda, infatti è un germe che normalmente vive nell'intestino di molti animali.
L'infezione di manifesta entro tre-cinque giorni dall'ingestione del cibo, con diarrea liquida, spesso mista a sangue, febbre, cefalea, vomito e debolezza.
Alimenti a rischio: carni, latte e frutti di mare crudi.
Teniasi
La tenia: o verme solitario può essere trasmessa sia da bovini (tenia saginata), che da suini (tenia solium). Aumentano i rischi i pascoli contaminati e la cottura insufficiente e anche il consumo di carne cruda infestata dalle uova dei parassiti.
Il parassita si sviluppa all'interno dell'intestino in due mesi o più e porta sensazione di malessere, perdita di peso, dolore addominale.
Alimenti a rischio: carni bovine o suine crude.
Toxoplasmosi
E' causata dal toxoplasma gondii, che viene da carni di animali infestate.
Ne facilitano la trasmissione la scarsa cottura o l'assunzione di alimenti crudi.
L'incubazione dura da una a due settimane. Porta cefalea, febbre, dolori muscolari e macchie rosse sulla pelle. Particolare attenzione va prestata dalle donne in gravidanza, perchè il parassita può risultare molto nocivo per il feto.
Alimenti a rischio: la carne cruda, salumi compresi, o poco cotta.
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E' stato un caldo assurdo per mesi. Ve ne siete accorti pure voi?
Roba che nel tragitto fra computer e bevanda ghiacciata ristoratrice in frigorifero si rischiava di diventare isterici alla visione dei miraggi fra le dune del corridoio, di esser travolti da stormi di cammelli impazziti per per un colpo di sole (sìsì, ho scritto "stormi": son convinta del fatto che livelli eccessivi d'umidità possano esser causa di stravolgenti mutazioni genetiche!), e di ridursi come la Winger in "Tè nel deserto", preda depredata da un beduino aitante e turbata dal suo turbante.
E poi?
E poi niente, domenica scorsa si sudava soltanto a respirare ed il giorno dopo, trackkk piove un po', nel giro di qualche ora fa un freddo boia e d'improvviso i calzoncini corti diventano obsoleti e le infradito, onde evitare di passare l'autunno in ospedale a farsi amputare le dita assiderate dei piedi, sono da mandare in pensione nei meandri della scarpiera.
Ma io dico, una settimana in cui poter vestire in modo estivo, ma senza essere madidi di sudore, no, eh?! Qua si pretende troppo!
Però a me passare da temperature di 36 °C e tassi d'umidità di - non ci voglio nemmeno pensare - ai 16 °C di ieri notte sembra una cosa ai confini della realtà.
Son stata 3 mesi con tutte le finestre spalancate di notte ed i vicini che si facevano i fatti miei, protesi dai loro davanzali; ora con le tapparelle quasi abbassate del tutto ed i vetri accostati (sì, perché per protesta contro tutto il caldo che ho sopportato quest'estate io le finestre mi rifiuto di chiderle!) mi sento un po' isolata.
E la coperta nel letto?! Non volevo rassegnarmi a metterla, ma ieri sera, dopo due notti passate sognando di rotolarmi infreddolita su distese infinite di ghiaccio insieme a un paio di orsi bianchi e Licia Colò, ho ceduto all'evidenza delle temperature notturne e l'ho posizionata in fondo al letto, tutta arrotolata, non ancora persuasa ad usarla. Bé, ci ha pensato il mio gatto ad onorare l'apparizione della trapunta blu, che lavata e stirata amorevolmente, ha resisto senza un pelo per ben due ore. Si grida già al miracolo!
Comunque la mia bestiaccia pelosa sta recuperando alla grande la perdita di tempo iniziale. Sotto al titolo del post potete ammirare la prima performance della belva; la foto a destra invece è di qualche minuto fa. Ecco cosa farà di norma il mio gatto per i prossimi 9 mesi. Ronf, ronf, ronf...
Vita complicata, eh!
Ed io? Bé, io se le temperature continuano questa rapida e totalmente insensata discesa, tra qualche giorno mi ritroverò a schivare pinguini invece di cammelli volanti ed eschimesi al posto di beduini sotto a turbanti.
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[mercoledì 03 settembre 03]
Feed rss/xml, questi sconosciuti.
Continuavo ad imbattermi nei fantomatici bottoncini arancioni e a leggere di persone che si lamentavano del fatto che non tutte le piattaforme blog italiane offrissero questo servizio, ma non ne avevo compreso appieno le potenzialità e la loro grande utilità finché non mi sono scaricata un news aggregator col quale riesco a monitorare ed a leggere (parzialmente e/o integralmente) tutti i testi dei blog e dei siti di informazione che ho inserito. FeedReader (questo è il nome del programma che uso attualmente io) mi avverte in tempo reale ogni qualvolta uno dei blog che ho messo in lista viene aggiornato. E' davvero comodo; così non perdo tempo ad aprire blog non aggiornati e non rischio di vedere un nuovo post con giorni di ritardo.
Purtroppo la maggior parte dei miei blog preferiti, come pure il mio, sono sprovvisti di feed rss/xml, perché Splinder per il momento non offre questo servizio.
Il sito blogstreet offre un supporto di feed esterno, ma mi sembra che siano più le volte che non funziona che quelle in cui va - questo però pare sia normale, nel senso che i feed per funzionare bene dovrebbero essere integrati nelle singole piattaforme-blog.
Bisogna sapersi accontentare perché non sempre tutte le funzioni sono tecnicamente possibili, però un conto è un counter o un calendarietto, di cui se non ci sono necessità particolari in tal senso, si può fare tranquillamente a meno, un conto invece è non avere a disposizione uno strumento come i feed.
Per fare un paragone magari un po' azzardato, ma esaustivo, leggere i blog senza news aggregator è un po' come non avere un programma per leggersi le mail. Invece di aprirvi tranquillamente outlook o eudora o il vostro programma di posta abituale e di scaricarvi lì tutta la posta, immaginate di dover aprire una casella mail on-line diversa per ogni persona che vi scrive. Viene il mal di testa solo a pensarci, vero? Bè, considerate che è esattamente in questo modo che ora leggete i blog, se non avete un news aggregator e se i blog che vi piacciono girano su piattaforme sprovviste di feed.
Se i programmi lettori di feed non ci fossero bisognerebbe inventarli... ma dato che esistono non poterli usare sembra davvero una cosa insensata.
Inoltre se tutti i blog avessero i feed e potessero essere monitorati da un news aggregator il web sarebbe un mondo migliore!
Se volete qualche informazione ulteriore su come utilizzare e feed e sui news aggregator guardate questo praticissimo manualetto on-line realizzato da 4banalitaten >>> RSS for Dummies <<<
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[martedì 02 settembre 03]
È giunto il momento di abbandonare l'inerzia estiva e di tornare attivi mentalmente, blogghescamente e concretamente.
Al momento la mia situazione è questa: il termometro in corridoio segna 24, 7 °C (incredibile, ma vero!); il libro di storia medievale troneggia sul comodino in attesa che lo degni di qualche attenzione - la copertina è un po' più sgualcita di un mese fa, dato che me lo sono trascinato dietro in tutti gli spostamenti estivi, ma le pagine interne, dal quarto capitolo in poi sono ancora immacolate - inquietante fenomeno, che pare divertire un mondo pikaciù, che osserva incessantemente il librone dall'alto della torretta dei cd e di fianco alla sveglia, alla stregua di un pokemon a cùcù; da due mesi sto aspettanto un cenno per e-mail da una prof. che probabilmente si darà per dispersa ancora per settimane; "On writing" di Stephen King è sulla pedana mezza arrotolata in terra, di fianco al letto - questo posizionamento è indice del fatto che da qualche giorno questo libro è la mia lettura notturna...
..."Mondo blog" de La Pizia invece è finito su una pila informe di pantaloni sportivi appena acquistati, in attesa di nuovi orli; il libro di Buzzati l'ho totalmente perso di vista... mi farà un'imboscata quando meno me lo aspetto; la porzione di scrivania fra me e la tastiera è appiccicosa - non si capisce di cosa... ora pulisco, sìsì, giuringiuretto; i miei vari progetti on-line prendono lentamente forma e consistenza, ma come al solito le idee viaggiano molto più velocemente delle reali possibilità tecniche; le parole continuano a fluire disordinate, isteriche, nevrotiche ("in principio era il caos"), ma perlomeno ci sono e sono consapevole del fatto che prima o poi riuscirò a domarle oppure a lasciarle libere di esprimersi come meglio credono; oggi nello stereo c'è Battiato "Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie, dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via. Dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo, dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai. Ti solleverò dai dolori e dai tuoi sbalzi d'umore, dalle ossessioni delle tue manie. Supererò le correnti gravitazionali, lo spazio e la luce per non farti invecchiare. E guarirai da tutte le malattie, perché sei un essere speciale, ed io, avrò cura di te... >>>" ; incipitevolmente, il blog degli incipit, è tornato attivo - che detto in maniera meno impersonale e prufescionall, significa che son tornata a postarci; il mio gatto è più irrequieto e miagoloso del solito - evidentemente con l'aria fresca di questa notte ha ritrovato tutta la sua insita verve felina...
...il ventilatore alle mie spalle è incredibilmente spento - quasi, quasi gli pago una vacanza premio per ringraziarlo dell'impeccabile servizio che mi ha reso quest'estate; nel calendarietto vicino al pc finalmente l'immagine delle due ragazzine vestite allo stesso modo, prese di spalle mentre guardano dentro ad una finestra aperta ha lasciato il posto a quella di una porta, molto decadente, ma alquanto mistica come visione; le pile della macchina fotografica sono tutte scariche e quindi ogni scatto mi lascia tracce di un mondo sfuocato; il post che sto scrivendo sta diventando troppo lungo ed incasinato, perciò >>> stop.
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[lunedì 01 settembre 03]
Ed io che credevo che il problema fosse la nicotina.
A questo punto mi domando perché, invece di continuare ad utilizzare le sigarette per ardere i nostri polmoni, visto che contengono tutto quel catrame non le impieghiamo per rifare pavimentazioni stradali. In tal modo poi il monossido di carbonio non ci sarebbe più la necessità di recuperarlo dai tubi di scappamento delle auto perché sarebbe già lì, integrato nell'amalgama catramosa, così non rischieremmo di respirare aria troppo pulita, cosa che, col tempo, potrebbe portarci ad una situazione di salute generale talmente buona da risultare inconcepibile per le nostre menti squilibrate ed inquinate. Va a finire che il fumo è costruttivo, nel senso che potrebbe essere un buon materiale da impiegare nella pavimentazione stradale.
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