[martedì 09 settembre 2003]
DATEMI UN MARTELLO
Ogni tanto sarebbe fantastico poter dare una bella randellata a qualcuno, per rimetterlo sui binari, e fargli intendere che sarebbe giunta l'ora di darsi una svegliata, d'aprire gli occhi ed accorgersi che non è lui il centro dell'universo. Hey, dico a te, fottutissimo egoista, lo sai che stai rovinando la vita alle persone che ti stanno intorno? E per cosa? Per niente. Un bel niente. Sì, perché tu, nel momento in cui pensi soltanto a te stesso e te ne freghi dei sentimenti di chi ti ama, non sei altro che una nullità. Ma certa gente le randellate se le tira da sé... anche se sfortunatamente alcune volte a subirne maggiormente il colpo è chi si trova nei paraggi. Ingiustizia. Certe situazioni sono una vera ingiustizia. Ma prima o poi i nodi vengono al pettine e poco importa se per fregare il proverbio ti tagli a zero tutti i capelli; l'eco della tua noncuranza verso chi pone il tuo benessere sopra ad ogni cosa si rifletterà inesorabilmente sul tuo cranio modello palla da biliardo e prima o poi ti ritroverai solo come un pirla a chiederti dove sono andati tutti gli altri. Bè, gli altri, bello mio, si sono scocciati di prendere randellate al posto tuo. Quindi o ti rendi conto della fortuna che hai avuto ad incontrare persone che per ora ancora continuano a sopportarti nonostante tutto, oppure... No, niente oppure; non esistono alternative. Svegliati, ringrazia il mondo, ed inizia a mostrare un po' di rispetto verso quella persona che ritrovi al tuo fianco tutte le mattine, perché lei sì che se lo merita.
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