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Archivio - novembre 2003

[mercoledì 26 novembre 03]

Per questo post mi sarebbe servita una frase di Baricco che però non sono riuscita a reperire nella sua forma originaria.
Curiosa la metamorfosi che può cogliere su internet una breve citazione come quella che serviva a me; punti e virgole itineranti, parole sostituite o totalmente soppresse... E per fortuna che si tratta di un autore italiano. Non oso immaginare cosa sarebbe successo ad una traduzione.
Comunque, di riportare una citazione inesatta non se ne parla proprio e dato che al momento non ho tempo per spulciare centinaia di pagine alla ricerca della versione corretta, mi accontenterò di spremerne il significato, rielaborarlo e riportarlo a modo mio, corredandolo di tutti i ninnoli ed i fronzoli del caso.

Ogni tanto accadono delle cose che per noi non hanno senso; alcune ci appaiono stupidi inconvenienti al normale decorso delle nostre vite, altre sono macigni che mutano radicalmente le nostre esistenze.
In entrambi i casi, alla canonica tiritera di improperi di varia natura, grado e origine che segue l'infausto evento, si associa un "perché" seguito da un punto interrogativo massiccio ed incisivo come il peso dell'inevitabilità che di volta in volta ci ritroviamo a dover sostenere. Fortunatamente la vita continua, i casini si rincorrono, si rigenerano, si rinnovano e noi proseguiamo imperterriti per la nostra strada cercando di non dare troppo credito a tutti i quesiti rimasti irrisolti e seppellendo i punti interrogativi a destra e manca, che tanto terrebbero solo un grande spazio nell'armadio ed alla fine sembra non servano a nulla visto che non sono un granché nemmeno come grucce appendi-abiti.
Ma poi succede che un giorno accade un qualcosa che fa apparire tutto cristallino; improvvisamente veniamo illuminati da un occhio di bue che non riusciamo a seminare - d'altronde non credo che la coltivazione di occhi di bue sia permessa nel nostro Paese - e ci giungono risposte a cose di cui c'eravamo quasi scordati del tutto.
Allora i punti di domanda, forse per l'entusiasmo o forse in seguito ad una mutazione genetica causata dall'inquinamento del terriccio in cui li avevamo interrati, diventano esclamativi... e noi non possiamo che alzare gli occhi al cielo e prenderne atto: i piccoli e grandi quesiti esistenziali che ci poniamo continuamente prima o poi vengono sempre chiariti.
Ecco, Barricco era riuscito a dire pressappoco la stessa cosa con molte meno parole, ma che ci devo fare io se oggi mi sento parolosamente espansiva!?
Comunque, quella che avete appena letto era l'introduzione.
Ora veniamo alla questione vera e propria.
Guardate l'immagine a sinistra, sotto al titolo, poi leggete il testo del post, che è il seguente:

Ieri sera ho letto "Il trattamento ridarelli", un libro per bambini di Roddy Doyle - che per intenderci è lo stesso Doyle che ha scritto "La triologia di Barrytown" - ed ora finalmente so perché il 16 agosto scorso, di pomeriggio, ho pestato un'enorme, puzzolentissima cacca di cane: il giorno dopo sarebbe stato il compleanno di una mia cuginetta ed io, essendo a zonzo per la Bretagna, non ci sarei andata.
Bravi ridarelli, quando ce vo' ce vo'.


Ora forse qualcuno di voi penserà:
"Tutto 'sto spreco di parole per farci sapere che hai pestato una merda?"
E di seguito si domanderà:
"Ma perché poi continuo a venire a leggere questo blog??"
Tranquillo, amico smoccolante e portatore ignaro di punti interrogativi instabili, un giorno lo saprai! Non ci credi?
Eh, ma allora non hai letto bene quanto ho appena scritto!
Anche perché non ho semplicemente detto che ho pestato una merda!
Non ne sei del tutto convinto?
Perché?
No, no, non prenderti la briga di rispondermi...
Prima o poi la vita lo farà al posto tuo ed allora mi darà una risposta molto più coinvolgente e convincente di quella che mi propineresti ora tu!


[Ardesia, 26/11/2003][p.link][]





[Ardesia, 26/11/2003][p.link][]



[martedì 25 novembre 03]

Osservava spaesato il proprio riflesso che lo fissava di rimando da una vetrina di giubbotti troppo eleganti e costosi.
Trance da pre-shopping o più probabilmente inebetimento da iper-vita.
Ecco cos'era quell'espressione ebete che si era appena scoperto scalfita sul volto. La passività nell'accogliere il flusso del suo destino lo aveva segnato anche fisicamente, nelle rughe del volto, nella singolarità in cui tendeva i muscoli della mascella ed aggrottava le sopracciglia. Era un uomo corrucciato e probabilmente se ne erano resi conto anche i manichini al di là del vetro ed ora lo stavano deridendo, in quel modo inopponibile con cui le cose inanimate si prendono gioco di chi una vita l'ha, ma non non ci fa troppo caso.
Ad un certo punto si rese conto che qualcosa era andato a riempire il vuoto della sua mano, che fino ad un istante prima non era altro che un'inerte estremità ciondolante lungo un fianco.
Si girò di scatto e quel che vide fu un piccolo arruffato cucciolo d'uomo dall'aria soddisfatta e computa, anch'esso intento a studiare il proprio riflesso nella vetrina.
La mente lucida, la calma ritrovata.
Ora che la mano di suo figlio era andata a cercare la sua, non era nemmeno più tanto sicuro di avere qualcosa per cui valesse la pena aggrottare la fronte o sentirsi insoddisfatto.
In fin dei conti quei manichini avrebbero avuto più motivi per invidiarlo che per deriderlo.


[Ardesia, 25/11/2003][p.link][]





[Ardesia, 25/11/2003][p.link][]



[lunedì 24 novembre 03]

Visionaria ecatombe di mutamenti repentini da cui scaturiscono nervosismi irrazionali e stonati.
L'indignazione dell'essere inermi di fronte all'ineluttabilità degli accadimenti non serve a ripristinare il normale scorrere degli eventi.
Siamo solo spaghetti attorcigliati ad un'enorme ed impietosa forchetta di plexiglass, spaghetti numero 3, di quelli fini e fragili quindi, il più delle volte scotti ed infelici.
Ma imperterriti continuiamo a dibatterci frenetici e speranzosi per non affondare nelle promiscue profondità del sugo, per non affogare prima del tempo e non essere ingoiati dalle vastità del divenire quando ancora potremmo avere qualcosa da aggiungere alle ricette dei nostri destini.


[Ardesia, 24/11/2003][p.link][]



Una commedia inglese romantica e divertente ogni tanto non guasta.
"Love actually" è un film scanzonato e divertente che fa sorridere, ma anche riflettere sugli infiniti risvolti delle storie d'amore. Alcune scene sono davvero esilaranti, d'altronde il cast è composto da un gruppo d'attori formidabili che con le loro interpretazioni - ora scanzonate e irriverenti, ora lucide e drammatiche - danno verve e ritmo alla storia, che alterna momenti di divertimento sfrontato, ad attimi di grandi drammatiche verità... proprio come accade nella vita di tutti i giorni, ma sempre con la voglia di sdrammatizzare ed andare oltre.


[Ardesia, 24/11/2003][p.link][]





[Ardesia, 24/11/2003][p.link][]



[domenica 23 novembre 03]

- Guarda come si sono sbiadite le bandiere della pace appese ai balconi...
- D'altronde si è sbiadita anche la pace.


[Ardesia, 23/11/2003][p.link][]



Anch'io la penso come il Monaco a proposito di questo test: considerato il mio risultato evidentemente nel calcolo dei tempi di reazione deve esserci qualcosa che non va...
Però se invece fosse giusto allora finalmente si spiegherebbe il motivo per cui non riesco mai a far fuori le zanzare mentre volano: sono troppo veloce... e non troppo lenta, come ho sempre creduto! O forse sarà che in fin dei conti ho il cuore tenero e il mio inconscio mi impedisce di uccidere quei malefici insettacci succhia-sangue.

(Trovato da Iaia)


[Ardesia, 23/11/2003][p.link][]



[sabato 22 novembre 03]

Ai é vgnó fòra Al Pränzip Fangén in bulgnais! Tradótt da Bertéin ed Sèra e publichè da Wesak, al srà presentè prèst a Bulåggna e lé, ala presentaziån, a l prî cunprèr, pò pôc dåpp a l prî anc catèr in tótti äl librarî! As trâta dal clâsic cgnusó in tótt al månnd e scrétt da Antoine de Saint-Exupéry. La versiån bulgnaisa, naturalmänt, l'adrôva l'urtugrafî lesicogrâfica e dånca as i pôl anc studièr al bulgnais in vatta!

Alzi la mano chi ha capito ^^
Hum, vediamo; uno, due, tre, quattro in tutto.
Urge una breve traduzione per tutti gli altri:
"Il piccolo principe", capolavoro di Antoine de Saint-Exupéry, è stato tradotto in bolognese da Roberto Serra e tra qualche giorno verrà presentato al pubblico e distribuito nelle librerie.

La trovo un'iniziativa simpatica e lodevole... anche se avrei preferito una versione in dialetto romagnolo!

Dal sito -> http://www.bulgnais.com/
(via Tassoman's)


[Ardesia, 22/11/2003][p.link][]



Dando un'occhiata agli ultimi referrers mi sono resa conto che se qualcuno arriva qui dalla makkeronik english version del mio vecchio blog su splinder (- > YOU GO To the NEW BLOG <-), appare come proveniente da "the interstice".
Subito mi sembrava una cosa di cattivo gusto... "Interstice" infatti mi ricorda più "interstizio" che "intercapedine", ma poi ho realizzato che nel bannerino di skip ads ho usato anch'io quel termine, mettendo come "slogan" -> "interstizi di parolosismi".
Quindi evviva il karma delle coincidenze linguistiche!


[Ardesia, 22/11/2003][p.link][]



[venerdì 21 novembre 03]

Ieri, per circa una mezz'ora di affannose ricerche, ho creduto di aver perso un oggetto a cui sono profondamente legata, per via del sentimento che rappresenta per me e per la persona che me lo ha donato.
Senza quell'oggetto naturalmente il sentimento sarebbe rimasto invariato, ma l'impensabile agonia che mi ha procurato il crederlo smarrito per sempre mi ha fatto capire con più forza quanto sia fondamentale ed importante per tutto il mio essere il pegno che vi si cela dietro.
Non è una questione di valore affettivo... è molto di più.
Qui si tratta di Amore.


[Ardesia, 21/11/2003][p.link][]





[Ardesia, 21/11/2003][p.link][]



[mercoledì 19 novembre 03]

Uno e due.


[Ardesia, 19/11/2003][p.link][]



Che notizia meravigliosa!!!
A febbraio uscirà un DVD contenente la versione integrale e completamente restaurata del film "Fino alla fine del Mondo" di Wim Wenders, in tutta l'imponenza delle sue 5 ore e mezza di durata!
In italia ci hanno sempre propinato il film ridotto a 160 minuti, ovvero praticamente dimezzato. Che infamia!
Per festeggiare ora mi procuro "Il cielo sopra Berlino" , che purtroppo non ho mai avuto occasione di vedere.

*Si allontana per un momento dal computer, infila estasiata un cd nel lettore dello stereo e mentre dalle casse escono le prime note della colonna sonora di Until The End Of The World, sul viso le si accende un sorriso ebete rivolto all'infinito poiché nella sua mente continua a balenare un'esaltante scritta intermittente rossa: 5 ore e 30 minuti - 5 ore e 30 minuti - 5 ore e 30 minuti *


[Ardesia, 19/11/2003][p.link][]



[martedì 18 novembre 03]

Vorrei tanto leggere il romanzo dalla copertina verde di questo autore qui.
Qualcuno sarebbe così gentile da tradurmelo??
Già da qualche mese il mio istinto ha preso a scalpitare a riguardo e mi suggerisce insistentemente che si tratta di un libro assolutamente da non perdere.
Editori italianiiiii, traduttoriiii & tutti voi, invischiati negli sporchi ingranaggi editoriali nostrani -> svegliaaaaaaaaaaaaaaaaaaa che il lettore freme!

"On the Origins of Joy Boy's Chasm" by Liam James Leaven

Me lo sento, deve essere per forza qualcosa di esilarante.

Hurry up!



[Ardesia, 18/11/2003][p.link][]





[Ardesia, 18/11/2003][p.link][]



[lunedì 17 novembre 03]

I have studied english for a long, long time, but now I don't remember practically nothing. This situation is very unpleasant and indigestible, 'cause I'd like to buy a couple of discounted DVD on Amazon web site, but the movies I like are only in english language.Therefore the question is following: I buy the DVD knowing that I will not understand a word that it is one or I aspect in saint patience the italian editions?
Ohhhhhh, my head screams for desperation!
Just a question, at this linguistic high point of sbichment: in your opinion is this makkeronik english post comprehensible? Or have I exceeded the point of no return of the invented words and the unexpected sintax?
To the intelligent descendants the arduous sentence...


[Ardesia, 17/11/2003][p.link][]



E' uscito "Arcobaleno", il nuovo romanzo della Yoshimoto.
Mi rifiuto di comprarlo e di leggerlo.
Protesto contro le storie che escono dalla penna di questa scrittrice e contro un successo di pubblico che non riesco a spiegarmi.
Ci ho provato a leggerla Banana, eccome se ci ho provato.
Volevo capire.
Atmosfere sature, concatenazioni di eventi nefasti, dialoghi irreali e teatrali, narrazione di una lentezza esasperante.
No, no, non ci casco più.
Se qualcuno dovesse vedermi con un altro libro della Yoshimoto fra le mani lo autorizzo a svergognarmi, incatramarmi e impiumarmi seduta stante.
Non opporrò resistenza, perché voglio dar battaglia a qualsiasi forma di masochismo letterario che si cela in me! Non ha senso autoinfliggersi la lettura forzata di un romanzo che si sa già, a priori, che farà sanguinare il cervello dalla disperazione.


[Ardesia, 17/11/2003][p.link][]



Sono gelatinosi e monocromatici.
Uno adora le crocchette, l'altro ha la bocca cucita... ed anche tutto il resto.
Probabilmente mi hanno già totalmente assoggettato la mente, anche perché non saprei in che altro modo spiegarmi un post totalmente cretino ed inutile come quello che sto scrivendo.
Si salvi chi può e chi vuò(le).
Io forse può, ma non vuò.
In attesa di ripristinare le normali procedure mentali, auguro a tutti un buon ingranaggio.
Ce la si vede... se ce la si guarda.

welcome... bienvenù... vut na cicles?


[Ardesia, 17/11/2003][p.link][]





[Ardesia, 17/11/2003][p.link][]



[venerdì 14 novembre 03]

"Questa sera c'è l'ultima puntata"
"Sì"
"Allora..."
"Eh?"
"Chi vincerà??"
"Non ne ho la minima idea"
"Ma non voti?"
"No"
"Poi dopo però non ti lamentare"
"Ok"
"Se vince Nudo son contenta"
"Hai votato per lui?"
"No"
"E se perde?"
"Fatti suoi"
"La Ventura la strizzano sempre in vestitini che le fanno esplodere il seno"
"E' per far votare gli uomini, poi ci credo che la contessina De Blanc è avvantaggiata..."
"Speriamo non vinca lei. Ha una voce insopportabile"
"Sì... Invece Nudo..."
"Nudo ha una bella voce, peccato che la usi per dire certe vaccate"
"Eggià. E' una bella lotta"


[Ardesia, 14/11/2003][p.link][]





[Ardesia, 14/11/2003][p.link][]



Speravo meglio.
Attendo speranzosa il #6... anche per vedere come sono andati i G.U.F.O.


[Ardesia, 14/11/2003][p.link][]



[mercoledì 12 novembre 03]

Dall'altra parte della strada, da qualche mese a questa parte, sono spuntati pali d'acciaio nel terreno intorno ai quali si aggirano operai indaffarati e pesanti macchinari che spianano, spostano, spingono, sostengono e trasportano.
Affisso da ieri, sull'alto steccato di tavole di legno che nasconde alla vista dei passanti il fermento dell'imponente cantiere, c'è un enorme cartellone col disegno del progetto del complesso di case e negozi che sta sorgendo: una sorta di insieme di palazzine a tre piani a forma di ferro di cavallo, con una larga e lunga piazzetta al centro.
Ho cercato di immaginare l'orientamento che avrà la grande costruzione basandomi sul posizionamento dello scheletro delle fondamenta, ma in qualsiasi modo la mia mente faccia sorgere il complesso, resta sempre un particolare che mi confonde.
C'è una piccola casa abiatata su di un lato del cantiere, circondata da cumuli di ghiaia e terriccio molto più alti di lei, che quasi passa inosservata, talmente è fitto il polverone in cui è immersa durante il lavorio dei macchinari. Di notte però, quando il cantiere è buio e tetro, le sue finestre scintillano del bagliore delle luci accese all'interno ed è allora che non riesco più a capire...
Che fine farà quella casupola?
Sarà distrutta, inglobata, evitata?!
Sarebbe interessante vedere la reazione dei futuri proprietari degli appartementi del supermegacondominio se si dovessero ritrovare con una casettina in mezzo a quella che sulla carta figurava come un'avveniristica, elegante, spaziosa piazzetta.


[Ardesia, 12/11/2003][p.link][]



[martedì 11 novembre 03]

Non ho resistito e con la scusa che è capitata l'occasione di acquistarlo in società e che quindi ho dovuto sborsare "soltanto" 12 euro su 24, mi sono procurata una copia dell'ultimo Harry Potter.
Al momento sono una babbana totalmente immersa nella lettura.
Il maghetto mi mette di buonumore!

Un paio di link sull'argomento:
- genesi di Harry Potter
- intervista alla traduttrice italiana di "Harry Potter e l'Ordine della Fenice"


[Ardesia, 11/11/2003][p.link][]





[Ardesia, 11/11/2003][p.link][]



[lunedì 10 novembre 03]

Strepitoso.
Dogville è una cittadina tutta da immaginare poiché viene rappresentata sul palco di un teatro soltanto grazie a dei segni tracciati in terra, come se si trattasse di una gigantesca piantina, ed essendo tutta caraterizzata da muri invisibili, le azioni ed i comportamenti dei suoi 15 abitanti sono sempre tutti visibili, messi totalmente a nudo... inoltre quello che potrebbe sfuggire è puntualmente sottolineato dalla voce fuoricampo di un narratore onniscente che introduce i nove capitoli in cui è suddivisa la vicenda.
Tolte quasi tutte le scenografie, quello che resta è la recitazione, allo stato puro, e la scelta delle inquadrature.
Dogville è teatro portato al cinema e reso superbamente film.
Una violenza inaudita percorre tutta la seconda parte della vicenda.
Sconcerto.
Le bassezze mentali degli esseri umani possono raggiungere livelli impensabili e condurli, con un candore disarmante, a comportamenti di una malvagità assoluta.
Niente effetti speciali d'avanguardia, nessun artificio scenico, nessun aiuto esterno.
Tutto Dogville è creato dalla bravura degli attori e dalle scelte del regista, così tutto quello che non c'è, ma dovrebbe esserci, viene elaborato e prende vita direttamente nella mente dello spettatore.
Credo che film di questo genere possano o entusiasmare totalmente o non piacere in modo assoluto.
Non esistono vie di mezzo... a Dogville - se non si considera Elm Street.


[Ardesia, 10/11/2003][p.link][]



E' un peccato, un peccato davvero non essersi fermati alla visione del primo film di Matrix, ed aver deciso invece di autoinfliggersi i due seguenti polpettoni allucinati.
Tutto quello che vorrei ricordarmi di Matrix sono lo stupore, la sorpresa, il rovesciamento di prospettiva dell'originale, che magari ad effetti speciali era indietro anni luce dai suoi fratellini maggiori, ma che alla fine risultava essere un film strabiliante e non un minestrone cotto, ricotto e stracotto.
Matrix Revolutions è squallido: non crea aspettative e non aggiunge niente di nuovo alla storia.
Oh, sì, di cose ne succedono, ma non c'è pathos e gli straordinari effetti speciali da soli non riescono di certo a colmare tutte le altre mancanze e a sorreggere sulle loro spalle il peso di una storia che non trasmette allo spettatore il minimo senso di partecipazione.
La Bellucci parla, fortunatamente poco, con la solita salsiccia che le ostruisce il cavo orale; l'irritantissimo agente Smith continua a chiamare Neo "Signor Anderson" e verrebbe voglia di infilare un insaccato in bocca pure a lui; l'oracolo ha cambiato volto(l'attrice che lo interpretava negli altri due film è morta quindi han dovuto sostituirla) e mi ha infastidito non poco il fatto che nella finzione scenica a questa sua diversità d'aspetto non venga data una spiegazione esaustiva.
Inoltre che non si riesca più a fare un film di Matrix senza allestire il solito rave party orgiastico la dice davvero lunga sul degrado a cui è giunta la mente dei registi.
Ora, il mio piano è il seguente: tenterò di rimuovere tutto questo dalla mia mente e quando i dettagli mi appariranno sfuocati ed imprecisi riguarderò Matrix "the original", cercando di fermare il mio ricordo a Neo che segue il coniglio bianco, alle pillole di Morpheus, all'impatto con la realtà di Matrix e a tutti gli avvenimenti del primo, straordinario capitolo della triologia.


[Ardesia, 10/11/2003][p.link][]



[domenica 09 novembre 03]

Dato che alcuni mi han fatto notare che la cosa non è chiara, specifico -> le foto che appaiono nella colonna sulla sinistra vengono tutte raccolte nell'apposito blog.
Inoltre, cliccando sopra la scritta "clik" non si apre semplicemente l'ingrandimento dell'immagine piccina, bensì la versione intera della foto. Infatti quello che si vede qui a fianco è un particolare e non una preview rimpicciolita.


[Ardesia, 09/11/2003][p.link][]





[Ardesia, 09/11/2003][p.link][]



[sabato 08 novembre 03]

Meglio appuntarselo che poi passano i mesi, il tempo sfugge e le mostre terminano.
Volendo, potendo e riuscendo -> andare qui.


[Ardesia, 08/11/2003][p.link][]



Francesca, della nobile famiglia dei Da Polenta di Ravenna, quando sposa Paolo Malatesta, non sa che in realtà si tratta di un matrimonio "per procura" e che quindi l'unione che si sta celebrando è quella fra lei ed il fratello di lui, ovvero Giangiotto Malatesta. Lei resta comunque innamora del cognato Paolo che continua a frequentare segretamente.
Un giorno suo marito li scopre mentre, abbandonati al trasporto a cui li ha spinti la lettura della storia di Lancillotto e Ginevra, si stanno baciando ed in preda ad uno scatto d'ira e gelosia uccide il fratello... nella colluttazione però resta uccisa anche Francesca che viene trafitta della spada del consorte mentre tenta di proteggere il suo amato Paolo.
Posizionati da Dante nell'inferno dei lussuriosi, i due amanti, che hanno preferito passare l'eternità insieme da dannati, piuttosto che rinunciare alla loro passione terrena, sono destinati ad essere tormentati perennemente da una violenta bufera, simbolo dei travolgenti sentimenti d'amore a cui han ceduto da vivi.

Personalmente, nel caso in cui dovesse veramente esistere un qualche inferno, preferisco pensare che nella realtà ci siano precipitati dentro Giangiotto e tutti gli artefici del "finto" matrimonio.

Un giretto a Gradara me lo farei volentieri.

Amor, ch'al cor gentil ratto s'apprende
prese costui de la bella persona
che mi fu tolta; e 'l modo ancor m'offende.

Amor, ch'a nullo amato amar perdona,
mi prese del costui piacer si forte,
che, come vedi, ancor non m'abbandona.

Amor condusse noi ad una morte:
Caina attende chi a vita ci spense."
Queste parole da lor ci fuor porte.





[Ardesia, 08/11/2003][p.link][]



[venerdì 07 novembre 03]

Non so spiegarne scientemente il motivo, ma sono irresistibilmente attratta dall'ultimo film di Von Trier.
Mi attira più di "Matrix3", di "The Dreamers" e di "Kill Bill" messi assieme.
Daidaidai non resisto e poi tanto Neo&Co. ci saranno anche il prossimo fine settimana.



[Ardesia, 07/11/2003][p.link][]



Gli iscritti alla newsletter di e{eqi:libri}*blog al momento sono 99!!!
Su, si faccia avanti il centesimo!
Forza, forza, non si vince niente, però è gratis!


[Ardesia, 07/11/2003][p.link][]



Lorenz nacque a Vienna esattamente 100 anni fa, il 7 novembre 1903.
Fondatore dell'etologia, sviluppò, insieme all'inseparabile ochetta Martina, la teoria dell'imprinting e nel 1973 fu insignito del Premio Nobel per la fisiologia e la medicina nel 1973.
Leggendo i suoi libri, primo su tutti "L'anello di Re Salomone" (di cui riporto alcuni brani sotto), è impossibile non percepire tutto l'amore ed il rispetto che egli nutriva per le creature che studiava e la sua strabiliante capacità di riuscire a descrivere in modo semplice ed immediato l'intrigata matassa del comportamento animale anche ai non addetti ai lavori.


"Qual'è dunque l'aspetto positivo che fa da contrappeso a questi fastidi e guai infiniti provocati dagli animali che circolano liberamente per casa ? ... L'animale in libertà, che potrebbe fuggire e invece rimane perchè mi è affezionato, costituisce per me una fonte di gioia ineffabile ... "

"Non crediate che sia crudele tenere un cane in un appartamento cittadino: la sua felicità dipende soprattutto dal tempo che potete trascorrere con lui ... al cane non importa nulla aspettare per ore e ore davanti alla porta del vostro studio, se poi ne avrà in premio dieci minuti di passeggiata al vostro fianco. Per il cane l'amicizia personale è tutto. Ricordate però che in questo modo vi assumete un impegno tutt'altro che lieve, perchè dopo è impossibile rompere l'amicizia con un cane fedele, e darlo via equivale a un omicidio ... "

"La scelta del padrone da parte di un buon cane è un fenomeno magnifico e misterioso. Con rapidità sorprendente, spesso in pochissimi giorni, si stabilisce un legame che è di gran lunga più saldo di tutti, tutti i legami che possono mai stabilirsi fra noi uomini. Non esiste patto che non sia stato spezzato, non esiste fedeltà che non sia stata tradita, all'infuori di quella di un cane veramente fedele ... "


[Ardesia, 07/11/2003][p.link][]



E' da ieri mattina che il palmo della mia mano destra rilascia inspiegabilmente una pungente fragranza di miele.
Come dite? La trovate una situazione bizzarra e divertente?
Bé, subito anch'io, ma dopo essermi resa conto che lavarmi con tre tipi di sapone diverso (normale, di marsiglia, liquido), con il bagnoschiuma, con l'acqua da bucato e con il detersivo per i piatti, non è servito a cambiare minimamente quell'odore apparso dal nulla, un pochino di inquietudine mi è venuta.
Sono mesi che non tocco un barattolo di miele, però stanotte ho sognato di essere l'ape maia.
Aiuto.


[Ardesia, 07/11/2003][p.link][]





[Ardesia, 07/11/2003][p.link][]



[giovedì 06 novembre 03]

Sono casualmente capitata in un blog il cui contatore segna più di mille visitatori giornalieri.
L'ho perlustrato in lungo e in largo e son giunta alla conclusione che considerato il genere di contenuti alquanto striminziti e "scopiazzati", ha già fin troppi accessi.
Del mio può tranquillamente fare a meno.
Ci sono un sacco di "poveri blog di periferia" che mi sembrano molto più interessanti.
Pertanto che ognuno legga i blog che si merita.


[Ardesia, 06/11/2003][p.link][]



C'è ancora un'ora prima dell'imbarco così decidi di andare a farti un giro nel negozio di dischi dell'aeroporto.
La vacanza è terminata e sai che ora il futuro è lì, a portata di mano, e che se non sarai tu a decidere che farne della tua vita, ci penserà lui ad investirti con tutta la veemenza di cui è capace e a te non resterà che tenere i nervi saldi e cercare di arginare i danni.
Ti aggiri distratta fra gli espositori dei cd sapendo di essere osservata dal bel ragazzo appollaiato dietro al bancone, all'ingresso. E' il tipico irlandese: capelli rossi, lentiggini e occhi chiari. Ripensi a tutti gli occhi azzurri e verdi con cui il tuo sguardo si è incrociato nelle ultime settimane, per strada, in autobus, in piedi nella metro e ti senti per la prima volta smarrita, forse anche un po' irritata.
Alla fine acquisti "Rattle & Hum" degli U2 e un cd dei R.E.M. che ha attirato la tua attenzione per via della foto in copertina e che molti anni più tardi rappresenterà per te qualcosa di speciale ed unico, ma ora questo non lo sai.
In cielo ti aspettano i fulmini di un temporale che per i tuoi gusti è un po' troppo vicino all'aereo e la consapevolezza che comunque non sarebbe stato un brutto momento per morire, quello.
Non avresti lasciato nulla di sospeso se la tua vita fosse finita prima di tornare, ma non è successo, così l'ennesima parentesi si è chiusa, tutto ha ricominciato a scorrere lieve e nuovi capitoli ti si sono parati innanzi, avidi di essere assemblati, poi nuovamente smontati, riarrotolati ed infine archiviati.


That's great, it starts with an earthquake, birds and
snakes, an aeroplane.....
It's the end of the world as we know it.
It's the end of the world as we know it and I feel fine.


[Ardesia, 06/11/2003][p.link][]



Scrivi e sputa sui tasti il marciume che ti stringe il cuore e che ti fa vorticare paurosamente il cervello.
Scrivi con la bile, con il sudore del tuo vivere sempre un passo indietro per non essere d'intralcio a nessuno, per non disturbare il fluire di destini che ti circonda, per non essere notato.
Scrivi come sai, nella solitudine ermetica di una stanza in cui sfilano intensità di stati d'animo e passioni, isterismi e timori inconfessabili.
Scrivi perché è quello che vuoi, contro tutti e nonostante tutto.
Scrivi perché lo scrivere sei tu con quello che hai dentro e con ciò che vivi là fuori.
Scrivi quanto inspiri, quando espiri, quando ti senti vivo e quando pensi di essere sul punto di morire.
Fallo e basta, fallo e scrivine.


[Ardesia, 06/11/2003][p.link][]



[mercoledì 05 novembre 03]

Quando tornerò all'ikea se dovesse costare ancora mezzo euro al pezzo me ne comprerò una camionata.
Si tratta del mouse-pad più economico e funzionale che abbia mai usato.
Le righine più scure sono impercettibilmente sopraelevate ed il topetto ci scorre sopra che è un piacere!
Anche il mio, che necessiterebbe di una profonda e radicale pulizia delle rotelline interne e che con il vecchio tappettino inchiodava o deragliava ad ogni spostamento.



A proposito di topi: ieri sera, in un casolare di campagna, ne ho intravisto uno passarmi repentinamente fra i piedi e mi son ritrovata inaspettatamente a strillare.
Ma giuro, io non volevo farlo!
Era un topolino di campagna dall'aria simpaticissima.
Assomigliava a quello del film "Il miglio verde"...
Comunque sono una donna, ora ne ho le prove.
Però non son balzata su nessuna sedia o tavolo.
Dopo l'urlo degno di Psyco, che se non altro è servito ad informare i presenti del fatto che eravamo in sorcesca compagnia, tutto è tornato tranquillo.


[Ardesia, 05/11/2003][p.link][]





[Ardesia, 05/11/2003][p.link][]



[martedì 04 novembre 03]

Sulla faccia del pianeta ormai mi conoscono tutti; sono il motore di ricerca più cool del secolo.
Trovo tutto e di più. Non per niente sono google, il più tosto, il più colorato, il più efficace, insomma, il più.
Le vedete nel mio nome quelle che sembrerebbero due "o"? In realtà non si tratta di lettere, sono i miei attributi, messi lì in bella vista, orgogliosamente ostentati, perché io sono il motore di ricerca con le palle. Ecchecazzo.
Datemi una parola è io vi aprirò le porte della conoscenza.
Rombo come il tuono e vado come un treno, hai capito o no che sono google, il motore senza freno?
Ecco, ora però scordatevi tutto questo perché si tratta soltanto di un mucchio di stupidaggini.
Quella del motore di ricerca strafottente è solo una copertura, uno specchietto per 6 miliardi di allodole credulone.
"Google" è soltanto il mio nome in codice.
In realtà io mi chiamo Pensiero Profondo e sono il secondo più grande computer dell'Universo, del Tempo e dello Spazio.
E toglietevi quelle espressioni incredule dai volti: posso dimostrarvi tutto.
C'è un libro di un certo Adams che racconta parte della mia storia; sono stato progettato per dare risposta alla domanda delle domande, ovvero la risposta alla vita, all'universo e a tutto quanto.
Ancora non ci credete? Be', guardate voi stessi.
Piaciuta la rivelazione?
Comunque ora che ho scoperto le carte, manifestandomi per quello che realmente sono, mi è venuto un certo languorino e quindi vi lascio tornare alle vostre squallide ed insignificanti vite augurandomi che la soluzione a quella che ritenevate la domanda delle domande possa in qualche modo tornarvi utile.
Male che vada potete sempre giocarvela al lotto.
Buon appetito a tutti voi... e per quanto riguarda me, CAMERIERE, C'E' UN HOOLOOVOO CHE GALLEGGIA NELLA MIA MINESTRA!


[Ardesia, 04/11/2003][p.link][]





[Ardesia, 04/11/2003][p.link][]



[lunedì 03 novembre 03]

Donami quell'istante in cui so di essere amata, in cui si può esistere senza dover dimostrare niente a nessuno ché fra le tue braccia talmente superfluo sarebbe ogni tentativo di rivalsa nei confronti della vita...
Donami quell'istante dunque, stringendomi a te, facendomi vibrare mentre il tuo respiro mi muove i capelli sulla fronte, cullandomi con tutto il tuo essere semplicemente quello che sei e rapendomi con la semplicità dei tuo gesti.

Cristallino è l'attimo in cui siamo insieme, consapevoli che sarà così anche domani semplicemente perché noi vogliamo che lo sia.


[Ardesia, 03/11/2003][p.link][]



[domenica 02 novembre 03]



[Ardesia, 02/11/2003][p.link][]



Hai il naso talmente chiuso che nemmeno l'idraulico liquido riuscirebbe a sturartelo e ad ogni respiro sembri una caffettiera gorgogliante lì lì sul punto di esplodere?
Quando vedi delle scritte proiettate in sequenza davanti a te non riesci a trattenerti dal leggerle ad alta voce?
Non riesci a seguire un film dalla trama semplice, semplice e tutta suddivisa in spezzoni dallo stesso regista e quindi senti continuamente il bisogno di chiedere cosa stia accadendo al tuo fidanzato, che tra l'altro è uno che è in grado di esprimersi soltanto a grugniti?
Ecco, allora d'ora in poi guardateli a casa tua i film. Chiuditici dentro a doppia mandata e sistemati sul divano comoda comoda col tuo barile di nachos alla salsa piccante e non pensare nemmeno lontanamente di risederti di fianco a me al cinema.
Mai più.
L'odio sarà anche un sentimento infame, ma ti assicuro che è quello che provo nei tuoi riguardi.
Ti odio.
Come odio tutti quelli che al cinema parlano senza freni, irrispettosi nei confronti di sé stessi e degli altri.
Volete intortare?
Bene, usate le mani, i piedi, i gomiti e tutte le protuberanze che vi pare, ma state zitti!
Siete capaci di leggere e volete dimostrarlo?
Incollatevi in fronte il diploma delle elementari, ma state zitti!
Vi sfugge la trama del film?
Ecchissssenefrega!
Non è difficile: qualsiasi cosa succeda dovete semplicemente starvene zitti.
Ieri ho desiderato ardentemente che Uma Thurman alias Black Mamba uscisse dallo schermo e facesse fuori la mia vicina di posto. Tanto... uno più, uno meno...
Ho anche visualizzato la scena: Black Mamba ha volteggiato sulle poltrone, di fila in fila, l'ha raggiunta e le ha mozzato la lingua di netto, poi l'ha obbligata a soffiarsi il naso, prima una narice per volta e poi tutte e due insieme.
Ho cercato di controllarmi, ma il mio sguardo truce non deve essere stato molto discreto dato che il mio aitante accompagnatore ad un certo punto mi ha SILENZIOSAMENTE - perché è così che si dovrebbe fare - invitata ad alzarmi e ad andar a sedere qualche fila dietro.
Dopo qualche minuto anche la coppia che stava nella fila prima della tacchina starnazzante ha deciso di migrare verso un punto della sala più tranquilla.
Insomma, ho rischiato di finire in galera per percosse.
Ne sarebbe valsa la pena? Se avessi preso bene la mira probabilmente sì, chenonsenepotevaveramentepiùùù!


[Ardesia, 02/11/2003][p.link][]



[sabato 01 novembre 03]




Il "numero zero" della newsletter realizzata dalla sottoscritta e dal Monaco è stato inviato da un paio di giorni e già ci sono 20 iscritti in più!
Ora siamo in 52.
A me sembra un numero enorme!
Per questo però devo ringraziare tutte le persone che hanno pubblicizzato l'iniziativa sui loro blog, invogliando in tal modo altri temerari ad iscriversi!
Iuma, gattostanco, nondevoverificare, Iaia, lizaveta, mauron, Chiara, sil, Silvy... grazie a tutti voi!

(Ehm, se per caso ho mancato di citare qualcuno, fatemelo sapere nei commenti!)


[Ardesia, 01/11/2003][p.link][]





[Ardesia, 01/11/2003][p.link][]



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