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Archivio - luglio 2014

[30 luglio 14]

Lione, 23 marzo 2008

Domenica, l'una del pomeriggio; il laboratorio sarebbe deserto se non fosse per due matematici indaffarati. Un incontro privato, per una giornata di lavoro in tranquillità, nell'ufficio che occupo da otto anni al terzo piano dell'École normale supérieure di Lione.
Seduto in una comoda poltrona, tamburello energicamente sulla grande scrivania, le dita aperte come zampe di un ragno: il mio maetro di piano me lo ha insegnato tempo fa.

Titolo originale: Théorème vivant (2012)
(Edizioni Rizzoli - traduzione di Paolo Bellingeri)


[Trascritto da Ardesia | 30/07/2014 | p.link | segnala un errore | ]


[28 luglio 14]

Non ci potevamo credere.
Lo guardammo. Dentro agli occhi come se volessimo cercare il cervello. Era tutto vero.

Le cose vogliono essere dette. L'illusione che siamo stati noi a dirle crolla nel momento in cui ci escono di bocca, perfettamente autonome, cullate da una mano di ostetrica troppo sapiente per essere la nostra. Ci usano, sfruttano il nostro apparato fonatorio: solleticano la glottide, si arrampicano sul velo del palato, bussano sui denti, premono contro le labbra e si danno al mondo nella forma di lessemi. Le cose che si sono fatte dire si librano davanti alle nostre facce per farci sapere che ormai è tardi, che non si può tornare indietro.

(Edizioni minimum fax, 2014)


[Trascritto da Ardesia | 28/07/2014 | p.link | segnala un errore | ]


[26 luglio 14]

William Stoner si iscrisse all'Università del Missouri nel 1910, all'età di diciannove anni. Otto anni dopo, al culmine della prima guerra mondiale, gli fu conferito il dottorato di ricerca e ottenne un incarico presso la stessa università, dove restò a insegnare fino alla sua morte, nel 1956. Non superò mai il grado di ricercatore, e pochi studenti, dopo aver frequentato i suoi corsi, serbarono di lui un ricordo nitido. Quando morì, i colleghi donarono alla biblioteca dell'università un manoscritto medievale, in segno di ricordo. Il manoscritto si trova ancora oggi nella sezione dei “Libri rari”, con la dedica: «Donato alla Biblioteca dell’Università del Missouri in memoria di William Stoner, dipartimento di Inglese. I suoi colleghi».

Titolo originale: Stoner (1965)
(Edizioni Fazi - traduzione di Stefano Tummolini)


[Trascritto da Ardesia | 26/07/2014 | p.link | segnala un errore | ]







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