[ HOME ! BLOG ! MAIL ]

Archivio
.Oggi
:: 08/2014
:: 07/2014
:: 02/2013
:: 12/2012
:: 11/2012
:: 08/2012
:: 02/2012
:: 06/2011
:: 02/2011
:: 01/2011
:: 06/2010
:: 05/2010
:: 04/2010
:: 03/2010
:: 02/2010
:: 01/2010
:: 12/2009
:: 11/2009
:: 10/2009
:: 09/2009
:: 08/2009
:: 07/2009
:: 06/2009
:: 05/2009
:: 04/2009
:: 03/2009
:: 01/2009
:: 12/2008
:: 11/2008
:: 10/2008
:: 09/2008
:: 08/2008
:: 07/2008
:: 06/2008
:: 05/2008
:: 04/2008
:: 03/2008
:: 02/2008
:: 01/2008
:: 12/2007
:: 11/2007
:: 10/2007
:: 09/2007
:: 08/2007
:: 07/2007
:: 06/2007
:: 05/2007
:: 04/2007
:: 03/2007
:: 02/2007
:: 01/2007
:: 12/2006
:: 07/2006
:: 05/2006
:: 03/2006
:: 01/2006
:: 12/2005
:: 11/2005
:: 10/2005
:: 08/2005
:: 05/2005
:: 01/2005
:: 12/2004
:: 09/2004
:: 08/2004
:: 07/2004
:: 06/2004
:: 05/2004
:: 04/2004
:: 03/2004
:: 02/2004
:: 01/2004
:: 12/2003
:: 11/2003
:: 10/2003
:: 09/2003

feed rss


Cerca nel blog:




<< indietro - pagina principale - avanti >>

Archivio - giugno 2010

[10 giugno 10]

Mio padre aveva una faccia in grado di fermare gli orologi. Non voglio dire che fosse particolarmente brutto; era un'espressione usata dalle CronoGuardie per descrivere qualcuno che aveva il potere di ridurre lo scorrere del tempo a un rigagnolo ultralento. Papà era stato colonnello nella CronoGuardia e parlava molto poco del suo lavoro. Al punto che non sapevamo che avesse disertato, finché i suoi compagni cronoguardiani non fecero irruzione una mattina a casa nostra brandendo un mandato di Cattura e Sradicamento con le date in bianco, e ci interrogarono su dove fosse e quando. Papà è rimasto uccel di bosco da allora; quando in seguito ci venne a trovare apprendemmo che considerava l'intero organismo "moralmente e storicamente corrotto" e stava combattendo una battaglia solitaria contro tutti i burocrati dell'Ufficio per la Stabilità Temporale. Non capivo che cosa intendesse e non lo capisco tuttora; speravo solo che sapesse quello che faceva e non si mettesse nei guai facendolo.

Titolo originale: The Eyre Affair (2001)
(Edizioni Marcos y Marcos - traduzione di Emiliano Bussolo e Daniele A. Gewurz)


[Trascritto da Ardesia | 10/06/2010 | p.link | segnala un errore | ]


[03 giugno 10]

Una gioviale scossetta elettrica, trasmessa dalla sveglia automatica incorporata nel modulatore d'umore che si trovava vicino al letto, destò Rick Deckard. Sorpreso - lo sorprendeva sempre il trovarsi sveglio senza alcun preavviso - si alzò dal letto con indosso il pigiama multicolore e si stiracchiò. Ora, nell'altro letto, anche Iran, sua moglie, dischiuse gli occhi grigi, tutt'altro che gioviali, sbatté le palpebre, quindi gemette e li richiuse.
"Hai programmato il tuo Penfield a volume troppo basso", le disse. "Te lo alzo e ti sveglierai come si deve e..."
"Giù le mani dai miei programmi". La voce della donna aveva un tono di tagliente amarezza. "Non voglio svegliarmi".

Titolo originale: Do Androids Dream of Electric Sheep (1968)
(Edizioni Fanucci - traduzione di Riccardo Duranti)



[Trascritto da Ardesia | 03/06/2010 | p.link | segnala un errore | ]







BlogItalia.it - La directory italiana dei blog