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Archivio - dicembre 2009

[18 dicembre 09]

Una notte un uomo si svegliò in mezzo al deserto, senza sapere quanto aveva camminato, né perché.
Quando l'ultima nuvola scivolò via dalla luna, l'ombra dell'uomo si allungò come se sgorgasse dalla terra. Un filo d'acqua scorreva tenace nel greto screpolato del fiume, e non faceva più rumore di un respiro.
Alla nota del fiume si accordò un altro suono. L'uomo, con un bastoncino, batteva sul fango secco. Quel rumore ritmico, il pulsare di un cuore, richiamò qualcuno.

(Edizioni Feltrinelli, 2000)


[Trascritto da Ardesia | 18/12/2009 | p.link | segnala un errore | ]


[11 dicembre 09]

Il giorno in cui morii non fu affatto divertente. E non solo a causa della mia morte. A voler essere precisi, in effetti, l'evento si conquistò appena il sesto posto nella classifica dei momenti più spiacevoli di quella giornata. Al quinto andò l'attimo in cui Lilly mi chiese con sguardo assonnato: "Perché oggi non rimani a casa, mamma? E' il mio compleanno!"

Titolo originale: Mieses Karma (2007)
(Edizioni Sperling & Kupfer - traduzione di Laura Bortot)


[Trascritto da Ardesia | 11/12/2009 | p.link | segnala un errore | ]


[08 dicembre 09]

Don Giovanni, quinto del nome nella successione dei re, andrà questa notte in camera di sua moglie, donna Maria Anna Giuseppa, che è giunta da più di due anni dall'Austria per dare infanti alla corona portoghese e fino ad oggi non ce l'ha fatta a ingravidare. Già si mormora a corte, dentro e fuori del palazzo, che la regina probabilmente ha il grembo sterile, insinuazione molto ben difesa da orecchie e bocche delatrici e che solo fra intimi si confida. Che la colpa ricada sul re, neppure a pensarlo, primo perché la sterilità non è male degli uomini, ma delle donne e per questo tante volte sono ripudiate, e secondo, tangibil prova, se pur fosse necessaria, perché abbondano nel regno bastardi del real seme e anche ora la fila gira l'angolo. Oltre a ciò, chi si consuma nell'implorare al cielo un figlio non è il re, ma la regina, e anche qui per due ragioni. La prima ragione è che un re, e tanto più se del Portogallo, non chiede quel che unicamente è in suo potere dare, la seconda ragione perché, essendo la donna, naturalmente, vaso per ricevere, dev'essere naturalmente supplice, sia in novene organizzate che in orazioni occasionali.

Titolo originale: Memorial do Convento (1982)
(Edizioni Feltrinelli - traduzione di Rita Desti e Carmen M. Radulet)


[Trascritto da Ardesia | 08/12/2009 | p.link | segnala un errore | ]







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