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Archivio - maggio 2009

[30 maggio 09]

"Marx cambia completamente la mia visione del mondo" mi ha dichiarato questa mattina il giovane Pallières che di solito non mi rivolge nemmeno la parola.
Antoine Pallières, prospero erede di un'antica dinastia industriale, è il figlio di uno dei miei otto datori di lavoro. Ultimo ruttino dell'alta borghesia degli affari – la quale si riproduce unicamente per singulti decorosi e senza vizi –, era tuttavia raggiante per la sua scoperta e me la narrava di riflesso, senza sognarsi neppure che io potessi capirci qualche cosa. Che cosa possono capirci le masse lavoratrici dell'opera di Marx? La lettura è ardua, la lingua forbita, la prosa raffinata, la tesi complessa.
A questo punto, per poco non mi tradisco stupidamente. "Dovrebbe leggere L'ideologia tedesca" gli dico a quel cretino in montgomery verde bottiglia.


Titolo originale: L'Élégance du hérisson (2007)
(Edizioni e/o - traduzione di Emanuelle Caillat e Cinzia Poli)


[Trascritto da Ardesia | 30/05/2009 | p.link | segnala un errore | ]


[23 maggio 09]

Mi è difficile descrivere cosa accadde.
Era il tardo pomeriggio di una qualsiasi domenica londinese. Quell'anno l'inverno era stato particolarmente clemente e nonostante alle quattro e mezza fosse già bello buio, non faceva freddo. Per di più Chester aveva il riscaldamento acceso. L'affare era guasto e quindi, o si andava arrosto o si gelava. Il flusso di aria calda mi metteva addosso un gran sonno. Non so se avete mai provato questa sensazione, quando viaggiate in auto - e non è necessario che si tratti di una vettura particolarmente confortevole: un senso di sonnolenza che vi toglie qualsiasi ansia di arrivare e vi fa sentire piacevolmente a vostro agio, come se da lì non doveste più alzarvi. Suppongo che sia questo vivere nel presente. Non è che me la cavassi molto bene e vivere nel presente, in quei giorni; mi riusciva soltanto in macchina o in treno.

Titolo originale: The Dwarves of Death (1990)
(Edizioni Marco Polillo Editore - traduzione di Mariagiulia Castagnone)


[Trascritto da Ardesia | 23/05/2009 | p.link | segnala un errore | ]


[13 maggio 09]

La mattina che si uccise anche l'ultima figlia dei Lisbon (stavolta toccava a Mary: sonniferi, come Therese) i due infermieri del pronto soccorso entrarono in casa sapendo con esattezza dove si trovavano il cassetto dei coltelli, il forno a gas e la trave del seminterrato a cui si poteva annodare una corda. Scesero dall'ambulanza, con quella che come al solito ci sembrò una lentezza esasperante, e il più grasso disse sottovoce: "Mica siamo in tivù, gente: più presto di così non si può". Stava spingendo a fatica le apparecchiature per la rianimazione accanto ai cespugli cresciuti a dismisura, sul prato incolto che tredici mesi prima, all'inizio di quella brutta storia, era perfettamente curato.

Titolo originale: The Virgin Suicides (1993)
(Edizioni Mondadori - traduzione di Cristina Stella)





[Trascritto da Ardesia | 13/05/2009 | p.link | segnala un errore | ]







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