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Archivio - luglio 2008

[28 luglio 08]

Appare sempre più probabile che riuscirò davvero ad intraprendere la spedizione che da alcuni giorni ormai tiene completamente occupata la mia fantasia. Spedizione, vorrei aggiungere, che intraprenderò da solo nella comodità della Ford di Mr Farraday; e che, a quanto prevedo, attraverso gran parte della più bella campagna inglese, mi condurrà fino alla costa occidentale del paese e riuscirà a tenermi lontano da Darlington Hall per cinque o sei giorni almeno. L'idea di un simile viaggio era nata, mi preme sottolinearlo, da una proposta delle più cortesi avanzatami da Mr Farraday in persona un pomeriggio di quasi due settimane orsono mentre spolveravo i ritratti in biblioteca.

Titolo originale: The Remains of the Day (1989)
(Edizioni Einaudi - traduzione di Maria Antonietta Saracino)




[Trascritto da Ardesia | 28/07/2008 | p.link | segnala un errore | ]


[24 luglio 08]

Al tempo in cui si diplomò al college, John Smith aveva scordato tutto della brutta caduta sul ghiaccio in quel giorno di gennaio del 1953. Effettivamente gli sarebbe stato difficile ricordarsene anche quando terminò le scuole secondarie. Suo padre e sua madre, poi, non ne avevano mai saputo niente.

Titolo originale: The Dead Zone (1979)
(Edizioni Sperling - traduzione di A. Terzi)


[Trascritto da Ardesia | 24/07/2008 | p.link | segnala un errore | ]


[20 luglio 08]

Miei cari,
vi ho promesso esatte relazioni della villeggiatura che sto facendo in questa amena spiaggia, ospite nella villa dei conti Gentilissimi, e voi sapete che non son uomo da non tener fede alla parola. Vi descriverò, per cominciare, la scena del mio arrivo, così come ho potuto ricostruirla per mezzo di frasi udite attraverso la parete di comunicazione.
Sono arrivato ch'era vicino mezzogiorno. Non avevo dato alcun preavviso, perché volevo fare un'improvvisata, e anche per evitare che i signori Gentilissimi mi facessero dire che non erano in casa. Quando Amalasunta, la cameriera, è venuta ad aprirmi la porta e mi ha visto con le mie due valige, mi ha fatto un mondo di feste.
- Accomodatevi - mi ha detto - avverto subito i signori.
Mentre aspettavo, ho potuto intercettare dalla stanza accanto il seguente dialogo, benché esso si svolgesse a bassa voce:
DOMESTICA - C'è il signor Celestino.
CONTESSA GENTILISSIMI - Il signor Celestino? E che vuole?
CONTE GENTILISSIMI - Sarà venuto dalla città. Hai detto che ci siamo?
DOMESTICA - Sì.
CONTE GENTILISSIMI - Accidenti alla cretina che sei.

(1942)
(Edizioni Rizzoli)


[Trascritto da Ardesia | 20/07/2008 | p.link | segnala un errore | ]


[16 luglio 08]

Di primule non ce n'erano più. Dalla parte del bosco - dove questo finiva, l'aperta campagna scendeva in pendio fino ad un vecchio recinto, oltre il quale c'era un fossato rivestito di rovi - si vedevano ancora rare chiazze di giallo ormai sbiadito, fra l'euforbia e le radici delle querce. Di qua da quel recinto, la parte alta del campo era crivellata di buchi: tane di conigli. In alcuni punti l'erba era del tutto scomparsa e dovunque c'eran mucchietti di escrementi secchi, intorno ai quali non cresceva altro che dell'erba cardellina. Un centinaio di metri più sotto, in fondo alla pendice, scorreva il ruscello, non più largo d'un metro, mezzo soffocato da ranuncoli, nasturzi e ciuffi di vischio.

Titolo originale: Watership Down (1972)
(Edizioni Rizzoli - traduzione di Pier Francesco Paolini)


[Trascritto da Ardesia | 16/07/2008 | p.link | segnala un errore | ]


[11 luglio 08]

La notte del trenta agosto 2039 un'ondata di caldo eccezionale soffocava gli Stati Uniti. Il termometro a New York segnò quarantadue gradi; a mezzanotte tutte le docce della città emisero un ululato di agonia, e il rantolo delle tubature annunciò che l'erogazione di acqua era sospesa fino alle otto di mattina. Metà degli abitanti invase le strade cercando scampo verso il mare. La Coca Cola vendette solo in quella notte quaranta milioni di litri di bibita, un lago nero e zuccherino che avrebbe potuto sostenere tutta la flotta Usa. I cubetti di ghiaccio valevano più dei diamanti, e si narra di famiglie che si bevvero la piscina di casa.

(1983)
(Edizioni Feltrinelli)


[Trascritto da Ardesia | 11/07/2008 | p.link | segnala un errore | ]


[06 luglio 08]

Chi a Zamonia sentiva il bisogno di una perfetta armonia andava in vacanza nella Grande Foresta. Un soggiorno nella Grande Foresta garantiva natura boschiva della specie più variegata, perché soltanto qui le latifoglie e le aghifoglie campavano insieme d'amore e d'accordo, le querce ciclopiche crescevano accanto alle druiche betulle, i larici megeri si ergevano verso il cielo accanto agli abeti fiorintesi, e vi si aggiravano unicornetti, scarpolastri e picchi oracolanti.

Titolo originale: Ensel und Krete (2001)
(Edizioni Salani - traduzione di Umberto Gandini)


[Trascritto da Ardesia | 06/07/2008 | p.link | segnala un errore | ]







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