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Archivio - novembre 2007

[30 novembre 07]

LA SPECIALITÀ DEL GIORNO
La barbabietola è il genere di verdura più profondo. Il ravanello, è senza dubbio il più febbrile, però il suo è un fuoco freddo, il fuoco dell'insoddisfazione e non della passione. I pomodori sono già più gagliardi, attraversati però da una vena frivola. Le barbabietole, invece, sono mortalmente serie.
I popoli slavi traggono le loro caratteristiche fisiche dalle patate, la loro latente inquietudine dal rafano, la loro gravità dalle barbabietole.
La barbabietola è un tipo di verdura malinconico, quello più disposto a soffrire. Non si può di certo cavar sangue da una rapa...
La barbabietola è l'omicida che torna sul luogo del delitto. La barbabietola è quel che succede quando la ciliegia la fa finita con la carota. La barbabietola è l'antenna della luna d'autunno, barbuta, sepolta, pressoché fossilizzata; le vele verde scuro del vascello lunare impantanato percorse da vene di plasma primordiale; il filo dell'aquilone che una volta legava la luna alla terra e che adesso è un peluzzo infangato che scava disperatamente in cerca di rubini.

Titolo originale: Jitterbug Perfume (1984)
(Edizioni Baldini&Castoldi - traduzione di Francesco Franconeri)


[Trascritto da Ardesia | 30/11/2007 | p.link | segnala un errore | ]


[23 novembre 07]

Sono diventato la persona che sono oggi all'età di dodici anni, in una gelida giornata invernale del 1975. Ricordo il momento preciso: ero accovacciato dietro un muro di argilla mezzo diroccato e sbirciavo di nascosto nel vicolo lungo il torrente ghiacciato. È stato tanto tempo fa. Ma non è vero, come dicono molti, che si può seppellire il passato. Il passato si aggrappa con i suoi artigli al presente. Sono ventisei anni che sbircio di nascosto in quel vicolo deserto. Oggi me ne rendo conto.

Titolo originale: The Kite Runner (2003)
(Edizioni Piemme - traduzione di Isabella Vaj)


[Trascritto da Ardesia | 23/11/2007 | p.link | segnala un errore | ]


[17 novembre 07]

Il fornaio si grattò i baffi neri con l'indice infarinato, imbiancandoli quanto bastava per apparire più vecchio di dieci anni. Intorno a lui gli scaffali e i banchi erano pieni di lunghe pagnotte fresche e croccanti e quel profumo casalingo gli saturava le narici e gli faceva gonfiare il petto di orgoglio soddisfatto. Era la seconda infornata della mattina: le vendite andavano bene perché il tempo era splendido. Bastava un po' di sole per indurre le casalinghe di Parigi a uscire per comprare il suo ottimo pane.

Titolo originale: The Modigliani Scandal (1976)
(Edizioni Mondadori - traduzione di Roberta Rambelli)


[Trascritto da Ardesia | 17/11/2007 | p.link | segnala un errore | ]


[12 novembre 07]

Hai mai contemplato le stelle? Sei mai rimasto fuori a lungo, soltanto per contemplare le stelle? Così a lungo da sentirti girare la testa. Non perché tenevi la testa piegata all'indietro, ma perché il tuo sguardo arrivava tanto lontano.
Più la notte è nera, più in là riusciamo a vedere nello spazio celeste...
Hai mai pensato cosa c'è dietro le stelle? Altre stelle, naturalmente. Ma dietro a quelle?
Cosa c'è al di là di tutto?

Al di là tutto ciò che esiste, c'è il paese di Sukhavati.

Titolo originale: Barna Fra Sukhavati (1987)
(Edizioni Salani - traduzione di Laura Congemi)


[Trascritto da Ardesia | 12/11/2007 | p.link | segnala un errore | ]


[05 novembre 07]

Chiamo il nostro mondo Flatlandia, non perché sia così che lo chiamiamo noi, ma per renderne più chiara la natura a voi, o Lettori beati, che avete la fortuna di abitare nello Spazio.
Immaginate un vasto foglio di carta su cui delle Linee Rette, dei Triangoli, dei Quadrati, dei Pentagoni, degli Esagoni e altre Figure geometriche, invece di restar ferme al loro posto, si muovono qua e là, liberamente, sulla superficie o dentro di essa, ma senza potersene sollevare e senza potervisi immergere, come delle ombre, insomma - consistenti, però, e sai contorni luminosi. Così facendo avrete un'idea abbastanza corretta del mio paese e dei miei compatrioti. Ahimè, ancora qualche anno fa avrei detto: "del mio universo", ma ora la mia mente si è aperta a una più alta visione delle cose.

Titolo originale: Flatland - A Romanve of Many Dimensions (1882)
(Edizioni Adelphi - traduzione di Masolino d'Amico)


[Trascritto da Ardesia | 05/11/2007 | p.link | segnala un errore | ]







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