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Archivio - agosto 2003 [domenica 31 agosto 03]
Conosco una persona meravigliosa che questa sera mi ha inviato una mail traboccante di parole affettuose, acute e luminose.
Ora, per merito suo, ho voglia di trovarmi.
Grazie di cuore per la tua spontaneità e per la nostra amicizia.
"Fino a che uno non si espone, c'è esitazione, possibilità di tornare indietro e sempre inefficacia. Rispetto ad ogni atto di iniziativa (e creazione) c'è solo una verità elementare, l'ignorarla uccide innumerevoli e splendidi piani. Nel momento in cui uno si espone definitivamente, anche la provvidenza si muove. Ogni sorta di cose accade per aiutare, cose che altrimenti non sarebbero mai accadute. Una corrente di eventi ha inizio dalla decisione, facendo sorgere a nostro favore ogni tipo di incidenti imprevedibili, incontri ed assistenza materiale, che nessuno avrebbe sognato potessero venire in questo modo. Tutto quello che vuoi fare, o sognare di poter fare, incomincialo. Il coraggio ha in sè genio, potere e magia. Incomincialo adesso."
(W. J. Goethe)
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[giovedì 28 agosto 03]
IL POST CHE SEGUE CONTIENE 13 PUNTINI DI SOSPENSIONE E BEN 7 PUNTI ESCLAMATIVI - PER NON CONTARE QUELLI PRESENTI NEL CORRENTE TITOLO - PERTANTO SE NE SCONSIGLIA VIVAMENTE LA LETTURA AI DEBOLI DI... PUNTEGGIATURA!
Leggo blog da circa un anno e posto quasi quotidianamente nel mio e in quelli di amici da 9 mesi..... Ho parlato di questo mondo soltanto in rare occasioni ed il più delle volte limitando la mia pseudo dissertazione a un qualche blog o blogger ben preciso..... Questo perché credo che parlare dei blog in generale significherebbe impantanarsi in un campo talmente vasto che si rischierebbe di cadere nel banale e nel ridicolo!
Come finora, a mio avviso, sono caduti nel banale e nel ridicolo tutti coloro che se ne sono usciti con le loro belle teorie professionali...
Odio le generalizzazioni!
Come si fa a mettere assieme, nello stesso polpettone, tutti i blog italiani?!?
Finché si cerca di dare una definizione dello "strumento blog" allora va tutto bene, lo trovo legittimo, ma quando si ha la presunzione di essere nella posizione di etichettare migliaia di persone che hanno in comune soltanto il fatto di usare il medesimo mezzo di comunicazione, allora la cosa diventa insana!
L'ultimo articolo che ho letto poi ha tutto il sapore di una barzelletta surreale, una di quelle che fanno ridere soltanto chi le racconta!!!
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Non male questo pianeta, lo sto rivalutando. Ha dato un grande spettacolo stanotte e non ho dovuto nemmeno faticare per avvistarlo; è stata la prima cosa che è entrata nel mio campo visivo quando ho guardato distrattamente fuori dalla finestra. Le stelle si vedono a malapena, invece lui è lì, tutto scintillante, talmente vistoso da poter essere immortalato anche dalla mia macchina fotografica.
Poi è arrivato lui.
Me lo sono ritrovato improvvisamente di fronte, proprio mentre stavo osservando il suo pianeta.
Inizialmente era un po' restio, ma poi si è anche messo in posa per una foto-ricordo.
Mi ha parlato lentamente, scandendo bene ogni parola, per qualche minuto, poi mi ha sorriso - bè, non son certa fosse proprio un sorriso, ma avrebbe potuto esserlo - ed un bagliore di luce violacea se l'è portato via.
Non ho capito bene quello che mi ha detto, ma non volevo fargli subito una brutta impressione così ho annuito con convinzione. Ora son un po' preoccupata... E se mi avesse voluto comunicare qualcosa di fondamentale per il genere umano? Ma più probabilmente mi ha soltanto chiesto un bicchier d'acqua... ed io mi ci son persa dentro.
Boh. Comunque mi è sembrato che avesse un'aria soddisfatta, quindi non dev'essere andata troppo male.
A iò vésst un marziàn, a iò vésst un marziàn, a iò vésst un marziàn
L'avèva trai gamb, ónna piò curta, sotili sotili pareven grissén,
con dòu stèva in pì l'ètra éra mórta pròpri cumpagna l'usèl ed Sandrén.
Al tranc parèva na murtadèla e i brazén du zuzizùt,
al man i avèven ventquàter dida e in vatta al pèt dagg' o tragg' tatt.
La tèsta cumpàgn un mlòn sanza cavì, ma in vatta, l'antanna dla televisiàn!
Quatr uc' trai uràcc' sett bus int al nès, na bacca davanti e ónna de dri.
"Ma cuss'èt détt, e lò l'ha parlè? Brisa tgnìres acsé a metè!"
La premma cósa da fèr l'éra dèri al benvenuto. Mé i ho tintè, ci ho detto: welcome… bienvenù… vut na cicles?
Pò an i ho nianc dett marziano parché s'l'é ed Venere l'é cumpagna dir a ón milanéssta s'l'é dl'Inter…
T'um pér un fat còs, t'ì tott stralanchè. Mo csèt adòs... un marziano dla mutua?
Di quèl? Oh! di qualo? Noi italiani amichi! Noi italiani nel Mec... ancora per poc!
T'né di baiuc tè, t'né di baiuc! Acciaio inossidabile!... e nueter què satta...
Sta zétt ch'al s'é mòs… sta zétt ch'al s'é mòs. Avérra la bacca e l'um dis "Taf red ni ed luc rocs ni nailati".
Cósa? "Taf red ni ed luc rocs ni nailati"... aspetta ch'a scriv…"Taf red ni ed luc rocs ni nailati"
Ai ho capé l'é alarvérsa... scòrr in italiàn, fat dèr int al cul…!
A iò vésst un marziàn, a iò vésst un marziàn, a iò vésst un marziàn, magnèva zivalla, zighèva cuntànt!
A iò vésst un marziàn.
(Andrea Mingardi - vai al testo completo >>>)
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[mercoledì 27 agosto 03]
http://www.softwarelibero.it/
Tratto da La Stampa Web del 27/06/2003:
"Ma cosa accadrebbe in pratica se il Parlamento Europeo decidesse di approvare la proposta sui brevetti?
«Si verificherebbero notevoli difficoltà nel campo della produzione dei programmi. Ogni sviluppatore sarebbe costretto a brevettare i suoi software, con tutti i costi del caso. E subito le grandi aziende americane, proprietarie del 60% dei brevetti software rilasciati illegalmente dall’Ufficio Europeo Brevetti, lancerebbero una battaglia legale per mettere le briglie alle piccole e medie imprese europee che sviluppano algoritmi ogni giorno, ovviamente ignare di calpestare qualche astruso brevetto»... "
La discussione al Parlamento Europeo sulla questione brevetti è iniziata oggi.
La votazione si terrà il primo di settembre.
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Lo sbarco è previsto per stanotte.
Faranno un salto di 55 milioni di chilometri e saranno fra noi.
Tutto secondo programma.
Arrivano i marziani.
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[martedì 26 agosto 03]
ORIZZONTALI: 1 E' anche detta "delle due dame" - 12 Lo era il sovrano in Russia - 13 Paese in cui avvenne la defenestrazione che fece scoppiare la "guerra dei trent'anni" - 14 Lo sono gli anni della peste e delle epidemie - 15 Fiume dell'Europa centrale, affluente del Danubio - 16 E' stato William Wallace in un film - 17 Arte senza vocali - 18 Dispari in ridi - 19 Oca al maschile - 20 Molto probabilmente Cromwell commentò così la condanna a morte di Carlo I - 21 Simbolo chimico del polonio - 22 Smirne, in turco e senza mir - 23 Di sicuro la aveva alla bocca Enrico VIII quando vedeva Anna Bolena - 25 Corrente Alternata - 26 Non lo erano i Guisa e i Borboni - 28 Anàfora che non fora - 29 Gnèo, giurista romano del IV secolo A.C.
VERTICALI: 2 Civiltà sterminata da Cortèz - 3 Amava ripetere che sul suo impero non tramontava mai il sole - 4 Quelle glaciali sono cinque - 5 La penisola in cui si trova il Paese che tra il 1521 e il 1530 conquistò il Brasile - 6 Era Franca quella che ereditò Filippo II dopo la pace di Augusta - 7 Attenzione, Evitate Domande! - 8 Marmorei... senza arore - 9 Simbolo chimico del bismuto - 10 Quelli aerei fanno veramente paura - 11 Nome proprio del fondatore della Compagnia di Gesù - 16 Dick... la balena più famosa del mondo - 18 E' molto grande, ma i lanzichenecchi riuscirono a metterla in un sacco - 21 Palafitte... non afitte - 22 Se il Re Sole avesse dovuto pagarla, viste le dimensioni di Versailles, avrebbe fatto bancarotta - 24 Nome di alcuni fiumi europei - 27 Ivan il Terribile in numeri romani.
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[lunedì 25 agosto 03]
- Uff, ormai siamo qui da più di un giorno, ci sono mucche ovunque e io non ne ho ancora fotografata una.
- ...
- Uff, ormai siamo qui da ben tre giorni, ci sono mucche ovunque e io non ne ho ancora fotografata una.
- ...
- Uff, ormai siamo qui da quasi una settimana, ci sono mucche ovunque e io non ne ho ancora fotografata una.
- ...
- Uff, ormai siamo qui da una settimana, ci sono mucche ovunque e io non ne ho ancora fotografata una.
- Senti, la prossima mucca che vediamo ci si ferma e fai tutte le foto che vuoi.
- Ok!
- Quelle vanno bene?
- Sì, son perfette, a parte il fatto che ce n'è una che mi guarda storto...
- Ehhh? Non sei nemmeno ancora scesa dall'auto, come fai a sapere che guarda proprio te??
- Ti dico che mi sta fissando...
- Al limite starà tenendo d'occhio la macchina...
- Sarà... Comunque io ora scendo e mi avvicino, però tu tieni il motore acceso e sta pronto che non si sa mai.
- Ma cos'hai paura di esser inseguita da una mandria di mucche imbufalite??? Non si accorgeranno nemmeno della tua presenza. Figurati!
- Muuuuu, ragazze, c'è una tipa strana al limite del recinto. Qualcuna di voi la conosce?
- Muuuuuuu, continua a stare lì. Non potete brucare come se nulla fosse, venite a vedere pure voi.
- Su, tutte ai posti di ammuccamento! Fissatela dritta negli occhi e se non alza i tacchi e se ne va state pronte a caricare.
Le mucche / le mucche dormono / e con il fiato fan le nuvolette / e sognano / le mucche sognano / un cielo azzurro bianco come il latte / in cui decollano come farfallette / e volano / le mucche volano / sopra le nuvole dall'alto puntano / le naturali loro artiglierie / e poi bombardano le macellerie / ma poi si svegliano / le mosche ronzano / è già mattino / e le mucche pensano / le mucche pensano / al loro destino / cos'è la vita infine? / oggi siam qui, domani scaloppine. ( Stefano Benni)
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- Ohhhhh, che bello! La Normandia! Quanto verde e quante mucche! Mi ricorda il Nebraska!
- Nebraska?! Sai com'è il Nebraska tu??
- No, ma lo immagino così.
- Sei solita immaginarti il Nebraska?
- Ma nooo. Però è il primo posto che mi è venuto in mente dando un'occhiata intorno.
- Ah.
La mattina seguente:
- Uhm, questa città mi ricorda qualcosa... Muble, muble... Sembra La Spezia!
- Eh, prima la Normandia/Nebraska, ora Le Havre/La Spezia, chissà cosa ci aspetta domani!
Il giorno dopo:
- Allora piaciuto Mont Saint Michel?
- Sì... se non fosse che fa tanto San Marino...
- !!!
- Ma sì, viuzze irte ed affollatissime e immancabile museo delle cere.
- Il profumo dell'oceano...
- Non è l'oceano; è la Manica.
- Bé, sì, sarà anche la Manica, ma non per questo non è oceano.
- Non è mare aperto però. Lì c'è l'Inghilterra.
- Vabbè, non sarà oceano, ma me lo ricorda parecchio.
- Ah, su questo non avevo dubbi!
- Che distese di granturco qua in Bretagna. Mi vien in mente l'Iowa.
- Ma se non ci sei mai stata...
- Eh, e che c'entra?? Hai presente il film "L'uomo dei sogni", con Kevin Costner?! Mi pare fosse ambientato proprio nell'Iowa.
- Ma non c'entra nulla!
- Il granturco però sembra proprio lo stesso.
"Se lo costruisci lui tornerà"
- Che atmosfera di sacralità in questa chiesa. Il gioco di colori e riflessi creato dalle vetrate ispira misticismo. Sembra Ravenna. Ci sei mai stato?
- Sì, una volta, in gita con la scuola, ma lì ci sono i mosaici e non le vetrate.
- Certo, certo, ma non ti ricorda Ravenna questo posto??
- Veramente no.
- Strano; è uguale.
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[venerdì 22 agosto 03]
Son un paio di quesiti con risposte guarnite di colpi di scena, che girano in rete da un pezzo. Mi son tornati alla mente imbattendomi in una recensione del film "Una cena quasi perfetta".
"Domanda 1:
Se conoscessi una donna incinta che avesse già 8 figli, di cui tre sordi, due ciechi, uno ritardato mentale, e lei avesse la sifilide... le consiglieresti di abortire?
Domanda 2:
E' il momento di eleggere il Nuovo Leader del Mondo e il tuo voto conta molto. Quale candidato scegli?
- Candidato A. è stato rimosso dal suo incarico due volte, dorme fino a mezzogiorno, all'università si faceva di oppio e ogni sera beve un litro di whisky.
- Candidato B. è in combutta con politici corrotti, consulta gli astrologi. Ha due amanti. Fuma come un turco e si beve dagli 8 ai 10 martini al giorno.
- Candidato C. è un eroe di guerra decorato. E' vegetariano, non fuma, beve una birra una volta ogni tanto e non ha mai avuto relazioni extraconiugali. Quale di questi tre candidati sceglieresti?"
Il quesito che si ponevano i protagonisti del film citato sopra invece era all'incirca il seguente: una macchina del tempo ti trasporta nell'Austria di inizio '900 dove incontri il giovane Adolf Hitler. Sapendo quello che poi sarebbe successo che fai? Lasci le cose come stanno o uccidi Hitler evitando all'umanità tutte le scelleratezze e le sofferenze che quell'uomo avrebbe causato qualche decennio più tardi?
Personalmente cercherei una terza alternativa.
Per quanto riguarda le due domande iniziali:
"Domanda 2: il candidato A è Winston Churchill; il candidato B è Franklin Roosevelt; il candidato C è Adolf Hitler
Domanda 1: se hai risposto "sì", hai appena ucciso Ludwig van Beethoven.
Interessante vero? Fa riflettere... E ricorda sempre che i dilettanti hanno costruito l'Arca, i professionisti il Titanic."
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Il 13 agosto scorso il logo di google si è trasformato per rendere omaggio ad Hitchcock nell'anniversario del giorno della sua nascita (13/08/1899).
Oddio, io avrei fornito il disegno anche di una confezione di fresh & clean che con un volatile appollaiato sulla testa prima o poi qualche salvietta umidificata sarebbe stata di certo utilissima, per non dire vitale.
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[giovedì 21 agosto 03]
Gli italiani all'estero ti salutano, ti sorridono, ti cedono il parcheggio e ti danno la precedenza anche quando non l'hai, perfino agli incroci pericolosi, a costo di rischiare la vita in tamponamenti a catena.
All'estero gli italiani ti consigliano cosa andare a visitare e in che trappole turistiche non cadere, ti ammiccano, ti fanno cenni allegri, si comportano da amici di vecchia data.
E tutto questo perché tu sei italiano come loro.
Poi rientri in Italia e le cose cambiano.
Nessuno si interessa più a te, a meno ché tu non stia rispettando i limiti di velocità... allora si accorgono che esisti e che gli stai intralciando il cammino, così iniziano a gesticolarti contro ed a mandarti, nemmeno tanto velatamente, a "quel paese", accompagnando il tutto da una sequenza frenetica di colpi di clacson.
Insomma, gli italiani all'estero, in fin dei conti, non sembrano poi nemmeno tanto italiani e gli italiani in Italia vorrebbero che ti levassi dai piedi e che te ne tornassi all'estero.
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[mercoledì 20 agosto 03]
Molte persone fanno il punto della situazione della loro vita a capodanno o il giorno del loro compleanno. Un esame di coscienza che li sprona a rispolverare vecchi progetti, a porsi nuovi obiettivi, piccoli o grandi che siano.
Personalmente non ho mai vissuto i primi giorni di gennaio come un nuovo inizio o cose del genere e per quanto riguarda i miei compleanni, bé solitamente me li godo spensieratamente e non mi viene di certo spontaneo tirar somme di alcun genere.
Per me il periodo di riflessione è questo; il ritorno dalle vacanze, la fine dell'estate. Probabilmente ho ancora i cicli biologici sincronizzati con l'anno scolastico - questo spiegherebbe perché dalla francia mi son portata a casa un agenda che va da settembre a settembre, invece che dal primo di gennaio all'ultimo di dicembre.
Fatto è che ora sono in piena crisi mistico/isterica.
Mi torna in mente il "Diario di Bridget Jones":
"Domenica 1° Gennaio Kg 58,6 (ma dopo Natale), alcolici 14 (ma in realtà coprono due giorni in quanto quattro ore di festa fanno già parte del 1° dell'anno), sigarette 22, calorie 5424"
I suoi propositi erano: dimagrire, smettere di fumare, smettere di bere e trovarsi un uomo decente.
A parte che già c'è da incazzarsi perché che cosa avrà da dimagrire una che dopo le abbuffate di natale pesa meno di 59 Kg, lo saprà solo lei. A meno ché non sia alta un metro e mezzo non mi pare ci sia poi tanto da sentirsi grassi.
Comunque io non bevo, non fumo e ho un fidanzato fantastico.
Quindi della sua lista mi resta solo il punto "dieta".
Purtroppo quello che affligge me ha meno a che vedere coi vizi terreni e più che altro si perde in blocchi e paranoie mentali.
Servirà fare una lista di buoni propositi?
Come mi pare di aver già scritto anche qui in passato, le liste non sono il mio forte.
Che faccio? Uno scarabocchio neoralista? Quasi, quasi....
Un bel garbuglio di linee incasinate, da sgrovigliare un po' alla volta.
Altro che lista della spesa composta da righe ordinate da barrare diligentemente man mano.
Tu hai una storia meno vaga di me / cominciata in un epoca con meno comodità / non avevi il cesso in casa e te ne vanti con me / ma non è / questo il punto
Lo so che sei meno volgare di me / Lo so che sei molto più alto di me più smaliziato... più virile
Lo so che sai molte più cose di me / lo so che sei tante più cose di me / Sei più potente, più invidiato / Più concentrato... più laureato
Ma fratellino attento / sai il punto qual è / è che non sei padrone / nemmeno di te
("Il punto", Luca Carboni)
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[martedì 19 agosto 03]
...se non fosse che i miei pensieri hanno deciso di soffermarsi ancora per un po' in cima ad un'alta scogliera, ad osservare il punto in cui il cielo si tuffa nell'oceano. Il vento addosso, odore di cose lontane, i richiami dei gabbiani nel loro planare.
Lungo la strada ho fatto scorta di luoghi, nomi, visi, profumi, sapori e sensazioni.
Mi serve un po' di tempo per tornare sulla terra e poterlo raccontare.
Di solito la mente si sposta molto più velocemente del corpo, ma alcune volte invece preferisce rallentare e restare un pochino indietro, da sola, per gustarsi meglio il cammino.
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[mercoledì 06 agosto 03]
... finché non finiscono i soldi, quindi non per molto.
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[lunedì 04 agosto 03]
Provate a ragionarci voi con uno così!
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Mi è venuta in mente questa parola. Se n'è uscita tutta d'un tratto, da chissà dove. Me la son vista comparire dinnanzi chiaramente ed insistentemente, come una scritta intermittente al neon, proiettata sul lato interno della mia fronte. ACREDINE. Non credo di aver mai usato questo termine attivamente, all'interno di una frase. Non mi sembra nemmeno di averlo sentito pronunciare di recente. Forse sono io ad essere aspra e semplicemente è giunto il momento della consapevolezza, così il mio IO più profondo ha deciso di comunicarmelo, dipingendomi di fronte al cervello un murales composto da quella singola parola. Ecco tutto quello che sei, tutto quello che c'è in te: ACREDINE. Dato che da sola non ci arrivavi te l'ho scritto io che son il tuo IO.
Se così fosse il mio IO a questo punto mi starebbe antipatico e lo rinnegherei. Non mi sento acre.
Stanotte ho sognato la mia classe delle medie. Era il primo giorno del secondo o del terzo anno; lo so perché conoscevamo già i professori. Mi piaceva tornare a scuola dopo le vacanze; i quaderni ed i libri nuovi, la prima settimana senza compiti, i miei compagni di classe un po' più alti. Sono sempre, o quasi, stata in un banco in fondo, di lato, dalle elementari alle superiori. Un po' perché ero alta, un po' perché non ho mai avuto problemi a veder la lavagna, ma principalmente perché sentivo la necessità di tenere tutto sotto costante osservazione.
Mi piacerebbe dilungarmi in questi discorsi, ma quell'ACREDINE ancora mi infastidisce, e mi ferisce.
Cos'ho fatto per essere perseguitata da questa parola? Forse non dovrei fermarmi al suo significato per comprendere. Devo cercare oltre.
Estraggo una carta delle oblique strategies: twist the spine.....hum....non so nemmeno come tradurlo correttamente... "Torci la spina"(?)
Quasi, quasi, torco anagrammando.
ACREDINE, ACREDINE. ACREDINE...
Potrebbe essere:
- CI DA RENE (?) (no, mi spiace, di reni per ora preferisco non cederne... sarò egoista, ma con questo caldo bevo parecchio ed è meglio tenersi l'impianto idrico tutto intero);
- DICA NERE - nere, nere, nere, nere... L'ho detto, ma non succede niente...
- RENDI ACE - Oh, cacchio, ecco cos'era! Mi son fatta prestare la candeggina dalla vicina e mi sono scordata di restituirgliela!
Ora rimedio.
Però, vabbé che è estate e l'enigmistica va più che d'inverno, ma che pure le comunicazioni "interne" fra conscio e inconscio debbano avvenire tramite anagrammi mi sembra esagerato! Comuque meglio non lamentarsi troppo che sarebbe peggio se si passasse ai rebus, che per quelli sono proprio negata.
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[domenica 03 agosto 03]
Ho la testa che mi scoppia.
Ho tenuto il ghiaccio sulla fronte per un po' ed il dolore è diminuito leggermente, ma ogni tanto si fa martellante e questo mi fa arrabbiare. Tra l'altro non sono nemmeno certa del fatto che il ghiaccio sia salutare e funzioni, ma, oggettivamente, un po' di sollievo lo procura.
La sofferenza mi irrita. Sia la mia che quella altrui.
Comunque un paio d'ore fa mi sono stesa sul divano con l'involucro del gel blu freddo sulla testa e mi son messa a guardare, quasi assente, un film di cui fino a quel momento ignoravo l'esistenza. Fortunatamente me ne sono dovuta sorbire soltanto una ventina di minuti dato che poi è terminato. Non so perché non ho cambiato canale; non vedevo l'ora che finisse perché trasmetteva una tristezza assurda, ma l'ho inspiegabilmente seguito fino ai titoli di coda.
Ora ho scoperto che si trattava de "Il giardino indiano", un film inglese del 1985.
"Rimasta vedova, Helen decide di dedicarsi al giardino esotico che il marito aveva "costruito" in molti anni, dopo il loro ritorno dall'India. E aiutata da Ruxmani, un'indiana sua vicina con la quale fa amicizia. Scritto da Elisabeth Bond e diretto dall'esordiente M. McMurray, è un film elegante al femminile di una malinconia evocativa e struggente. Grande duetto tra D. Kerr (tornata al cinema dopo 15 anni di assenza) e M. Jaffrey." - (Il Morandini, dizionario dei film).
Una storia triste e lenta. Tra l'altro a me il giardino al centro della vicenda non è piaciuto per niente.
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[sabato 02 agosto 03]
"Bologna - Una violenta esplosione ha fatto crollare parte della stazione centrale di Bologna. Ci sono morti e feriti". (Comun. Ansa, ore 10,47).
"Bologna - La deflagrazione, di enorme potenza, ha fatto crollare un tratto del fabbricato lungo 50 metri; ospitava i locali del ristorante e delle sale di attesa di prima e seconda classe; da una parte fiancheggiava la pensilina del primo binario; il fronte opposto dava sul parcheggio dei taxi. Il fabbricato è crollato al 90 per cento, seppellendo decine di persone. La forza d'urto ha mandato in frantumi i vetri di quasi tutti i palazzi che circondano la stazione." (Ib. ore 11,06).
"Bologna - La questura di Bologna ha reso noto alle 13,30 che il bilancio della sciagura è di 55 morti e circa 180 feriti; qualche decina di essi è in condizioni gravissime" (Ib. ore 15,37)
"Bologna - Cresce il numero delle vittime della strage; alle 19,30 erano 76" (Ib. ore 20.00)
"Bologna 16 agosto - Le vittime dell'esplosione alla stazione salgono a 83" (Ib. ore19,09)
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[venerdì 01 agosto 03]
Ieri nella colonnina qui a sinistra, ho aggiunto una lista (tragicamente incompleta) di film recenti che avrei voluto vedere, ma che per un motivo o per l'altro invece mi sono "scappati". Ogni film è linkato al sito relativo. Molti di questi sono veramente ben fatti e suggestivi. Basta poco per trasmettere un'emozione quando si tratta di un film, anche sullo schermo di un pc: una successione di immagini animate, le note più caratterizzanti della colonna sonora in sottofondo, una zummata sulle espressioni più intense degli attori protagonisti... Il rischio è quello di costruirsi una preventiva immagine mentale errata che, al momento della visione della pellicola, potrebbe trasformarsi in una cocente delusione.
Probabilmente è il rischio più grosso di internet: la costruzione di preventive immagini mentali errate.
Immagini di cose, di situazioni, di persone.
Filtriamo informazioni sommarie, la nostra fantasia colma le lacune, e proiettiamo il risultato fittizio ai nostri sensi.
Fortunatamente molti riescono a limitare questo processo. Alcuni trovano vie di mediazione accettabile.
Altri però restano delusi. E il più delle volte non si tratta soltanto di aver speso male i soldi per il biglietto del cinema.
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Leggendo questa spiritosaggine internettiana tutta dedicata alle donne sul blog di cazzeggionline ho pensato che gli appartenenti all'universo maschile avrebbero potuto sentirsi un tantino messi da parte. Che non sia mai!!!
Eccovi quindi una versione rivista e corretta dalla sottoscritta
Uomo INTERNET: ci si può fare di tutto, ma bisogna saper toccare i tasti giusti.
Uomo SERVER: quando lo cerchi è sempre in riunione.
Uomo WINDOWS: cerchi di evitarlo a tutti i costi, ma alla fine è l'unico che ti invita ad uscire. Tu ci caschi sempre ed ogni volta speri che sia quella buona, che il vostro rapporto possa finalmente funzionare, ma prima o poi, come al solito, si rivelerà tutto un fallimmento.
Uomo POWERPOINT: puntuale, di bella presenza, inizialmente intrigante, ma sono tutte apparenze. Dopo i primi momenti diviene insopportabilmente monotono e ripetitivo.
Uomo EXCEL: dicono che serve per tante cose ma si utilizza solo per le quattro operazioni di base ed inoltre pare non riesca a memorizzare una funzione elementare come quella d'abbassare la tavoletta del water.
Uomo WORD: non esce mai senza un invadente e petulante assistente.
Uomo D.O.S.: è un tipo all'antica, tetro e di difficile comprensione.
Uomo BACKUP: avete sempre creduto che avesse tutto quello che potesse servire ma al momento della verità manca sempre qualche... centimetro.
Uomo VIRUS: anche conosciuto come "marito", quando meno te lo aspetti arriva, si installa e si impossessa del telecomando. Se provi a disinstallarlo perderai qualcosa (uno scalda poltrona), se non ci provi... passerai il resto della tua vita a portargli birre davanti alla TV!
Uomo SCANDISK: per far colpo su di te azzarda consigli e soluzione che poi, se applicate, si dimostreranno essere un fallimento totale. Meglio assecondarlo per non farlo dispiacere, ma poi evitare accuratamente di seguire i suoi suggerimenti.
Uomo SCREENSAVER: non serve a niente, ma è perfetto da sfoggiare ad un eventuale raduno di ex-compagni di scuola!
Uomo PAINTBRUSH: inizialmente fa tenerezza, ma bisogna tenere presente che prima o poi inizierà a disegnare con i tuoi rossetti su specchi e piastrelle del bagno
Uomo RAM: appena si disconnette dimentica tutte le promesse che ti ha fatto e si mette a russare.
Uomo HARD-DISK: è buono solo per una cosa...
Uomo MOUSE: ha soltanto una rotella e spesso è anche bloccata.
Uomo MULTIMEDIA: per te sa rinunciare a vedersi la partita in TV, ma non c'è modo di convincerlo a togliersi anche gli auricolari. Al matrimonio della tua migliore amica se la sua squadra del cuore farà gol, si metterà a gridare come un pazzo ed a saltare fra le panche della chiesa dando il cinque a tutti i presenti.
Uomo MICROSOFT: si crede il più figo di tutti, ma è solo una brutta copia di sé stesso.
Uomo PASSWORD: indovinate un po' qual è la password in questione. Che fantasia, eh...
Uomo MP3: tutti vogliono scaricarlo allora lui canta per dimenticare.
Uomo UTENTE: Si lamenta in continuazione, senza nemmeno sapere il perché e non è mai soddisfatto.
Uomo CPU: da fuori sembra che abbia tutto, ma dentro è vuoto... Evitare di bussargli in testa; il rimbombo potrebbe stordire.
Uomo MONITOR: quello piatto è molto discreto, ma spendaccione; il vecchio tipo è più oculato nella gestione del denaro, ma invadente e ingombante.
Uomo LETTORE CD: se si pretende troppo da lui poi salta.
Uomo DATAWAREHOUSING: ti tiene al corrente di tutto tranne di quello che realmente ti interessa.
Uomo E-MAIL: ogni dieci cose che ti dice, nove sono stronzate.
Uomo WINAMP: ti canta sempre il solito ritornello.
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