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[mercoledì 20 agosto 2003]
QUESTO È IL PUNTO
Molte persone fanno il punto della situazione della loro vita a capodanno o il giorno del loro compleanno. Un esame di coscienza che li sprona a rispolverare vecchi progetti, a porsi nuovi obiettivi, piccoli o grandi che siano.
Personalmente non ho mai vissuto i primi giorni di gennaio come un nuovo inizio o cose del genere e per quanto riguarda i miei compleanni, bé solitamente me li godo spensieratamente e non mi viene di certo spontaneo tirar somme di alcun genere.
Per me il periodo di riflessione è questo; il ritorno dalle vacanze, la fine dell'estate. Probabilmente ho ancora i cicli biologici sincronizzati con l'anno scolastico - questo spiegherebbe perché dalla francia mi son portata a casa un agenda che va da settembre a settembre, invece che dal primo di gennaio all'ultimo di dicembre.
Fatto è che ora sono in piena crisi mistico/isterica.
Mi torna in mente il "Diario di Bridget Jones":
"Domenica 1° Gennaio Kg 58,6 (ma dopo Natale), alcolici 14 (ma in realtà coprono due giorni in quanto quattro ore di festa fanno già parte del 1° dell'anno), sigarette 22, calorie 5424"
I suoi propositi erano: dimagrire, smettere di fumare, smettere di bere e trovarsi un uomo decente.
A parte che già c'è da incazzarsi perché che cosa avrà da dimagrire una che dopo le abbuffate di natale pesa meno di 59 Kg, lo saprà solo lei. A meno ché non sia alta un metro e mezzo non mi pare ci sia poi tanto da sentirsi grassi.
Comunque io non bevo, non fumo e ho un fidanzato fantastico.
Quindi della sua lista mi resta solo il punto "dieta".
Purtroppo quello che affligge me ha meno a che vedere coi vizi terreni e più che altro si perde in blocchi e paranoie mentali.
Servirà fare una lista di buoni propositi?
Come mi pare di aver già scritto anche qui in passato, le liste non sono il mio forte.
Che faccio? Uno scarabocchio neoralista? Quasi, quasi....
Un bel garbuglio di linee incasinate, da sgrovigliare un po' alla volta.
Altro che lista della spesa composta da righe ordinate da barrare diligentemente man mano.

Tu hai una storia meno vaga di me / cominciata in un epoca con meno comodità / non avevi il cesso in casa e te ne vanti con me / ma non è / questo il punto
Lo so che sei meno volgare di me / Lo so che sei molto più alto di me più smaliziato... più virile
Lo so che sai molte più cose di me / lo so che sei tante più cose di me / Sei più potente, più invidiato / Più concentrato... più laureato
Ma fratellino attento / sai il punto qual è / è che non sei padrone / nemmeno di te

("Il punto", Luca Carboni)



[Ardesia | 6]

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