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Archivio - aprile 2004 [mercoledì 28 aprile 04]
BlogRodeo anche di mattina! Olè.
Chi indovina per primo l'identità dei protagonisti del dialogo qui sotto riceverà in dono una copia omaggio di una mia mail con gli auguri di un Natale o di una Pasqua - a scelta - passati! Cosa si potrebbe desiderare di più?! Yuppidù!
- Ah, ma allora ci sei!
- Certo. Son qui da un pezzo. Tu invece che fine avevi fatto?
- Mi sono svegliato poco fa. Però mi fa piacere che la mia entrata in scena non ti abbia lasciata indifferente. D'altronde quando arrivo mi faccio sentire, anche se cerco d'esser discreto... Sai, è una questione di tatto.
- Macché tatto e tatto: ti ho sentito dall'odore, mica per altro!
- Uff, dai non prendermi per il culo, così, di prima mattina, che poi mi intimidisco...
- Tu intimidito di prima mattina??? Ora sei tu che vuoi prendere per il culo me! Ti alzi sempre prima del gallo!
- Lo so, ma stamattina stavo facendo un sogno erotico niente male e la voglia di interromperlo a metà era poca.
- Ah, bravo! Arrivare in ritardo proprio la prima volta del BlogRodeo mattutino, farmi aspettare qui tutta sola soletta, quasi in lacrime, preferendomi ad una visione onirica pornografica! Sai che ti dico?! Arrangiati!
- E dai, non farla tragica! Di solito sei tu che la mattina non sei mai pronta!
- Ma lascia perdere: sei bravo a girare la frittata, ma oggi non ci sono giustificazioni o scuse! Per una volta che non era una cosa casuale, ma programmata...
- Oh, senti, forse è proprio questo il motivo della mia defaiance: io sono un tipo istintivo, sanguigno... Non posso scattare in piedi a comando. Mi ci vuole atmosfera, passione...
- Vabbè, vabbè... E se ti facessi uno zabaione?
- ...
- Ho capito, ho capito. Allora lasciam perdere la cavalcata per oggi...
- Per oggi?? Non esageriamo! Lasciamo perdere per il momento, questo sì, ma la giornata è lunga.- Giusto quella...
- Dai, piantala!
- Ok, ok. Evidentemente in questo momento il mio miglior amico è il sonno.
- Basta che non diventi un'abitudine...
- Hey, non mi sembra sia dipeso da me.
- Bè, di solito la mattina sei tu che preferisci spassartela con Morfeo piuttosto che con me!
- Sì, ma non oggi! Quindi lascia perdere che mi fai incavolare già in partenza.
- ...
- Piuttosto, chiama quelli del BlogRodeo e digli che il mio toro da monta oggi ha dato forfait.
- Devo proprio?
- Certo! Altrimenti poi passo io per la dormigliona che non partecipa perché non riesce a svegliarsi in tempo.
- Ma poi però passo io per quello che ha finito i colpi in canna...
- Che palle quando fai così!
- Un complimento, finalmente!
- Macché complimento... Vabbè, ho capito, stamattina non è proprio aria. Buonanotte.
- Ma dai, scherzavo! Uff...
- Ronf.
- Sob.
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[lunedì 26 aprile 04]
BlogRodeo alla riscossa: ecco la tornata odierna:
"I nemici dell'uomo sono i suoi parenti?
I parenti sono persone legate da vincoli di parentela.
La parentela è determinata dalla consanguineità.
Essere consanguinei significa avere uno o più progenitori comuni.
Progenitor comune mezzo gaudio?
E l'altro mezzo? Dipende dal bicchiere, pieno o vuoto che sia.
Chi non beve in compagnia o è un ladro o è una spia.
Le spie non si fanno mai i fatti loro.
"Loro" sono i parenti.
Se non si fanno i fatti loro, per esclusione, si fanno i fatti tuoi.
Ma dato che tu non sei spia (e anche se lo fossi non lo ammetteresti mai!) e che qui ci siete solo voi, ovvero tu ed i tuoi parenti, le spie sono loro!
E si fanno i fatti tuoi!
'stardi!
Io i miei parenti non li vedo da un pezzo.
Si sono volatilizzati l'ultima volta che li ho tediati con un discorso del genere...
Dicevano che farnetico. Dicevano che dico cose senza senso. Dicevano che non mi capivano.
Poi ad un certo punto non hanno detto più niente e sono spariti.
Forse mi stanno spiando!
D'altronde, ora che ci penso, erano anche astemi.
Tutto gli gioca contro.
Il fatto che io sia più astemia di tutti loro messi assieme non conta... perché loro sono di più e quindi c'è più da contare!
Detesto la gente che conta, perciò loro sono miei nemici!
Io non sono un uomo, ma avrei potuto esserlo, quindi ormai posso affermarlo con certezza: i nemici dell'uomo sono i suoi parenti.
Fetenti!
Sia nei successi che negli stenti; sempre a spiare con avidi intenti.
Scusa, siamo parenti? No?!? Infame, tu menti!"
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[venerdì 23 aprile 04]
Ennesima manches del BlogRodeo Online.
Il tema di oggi era quello scritto in maiuscolo due righe più in su, il mio post invece lo trovate qui sotto:
"Apriti cielo... e mostraci l'universo che ci culla!
Sopra le nostre teste invece delle apette della Chicco ballonzolano miliardi di stelle, che seguono il ritmo dei nostri sospiri, ansiose tiritere di animi incontenibili.
E' un'impresa riuscire a guardare lassù, lo so.
Si rischia grosso, perché grande è lo stupore quando l'infinito ci avvolge, e abbandonandosi completamente allo sbalordimento cosmico cala inesorabilmente la mascella e la zanzara tigre si infiltra bastarda.
Graffiante e pungente disgusto.
Ognuno la vede a modo suo perché ognuno la guarda da un differente punto di vista.
Ovvio.
A parte per quanto riguarda le zanzare naturalmente: ingoiarle, seppur distrattamente, fa schifo a tutti, o quasi.
Quand'ero piccola io, le zanzare erano una cosa e le tigri un'altra.
Le prime si spiaccicavano contro i muri a suon di ciabattate e le seconde stavano da qualche parte in Africa e in India con Sandokan e la sua tipa, quella che per tirarsela un po' si era fatta incastonare da Labuan, illustre luminare del tempo, una perla nel cervello.
Ora c'è una gran confusione: se tiri le DeFonseca contro una zanzara rischi di essere sbranato da una tigre e a farsi un piercing si passa per l'ennesima pecorona che non riesce a non conformarsi al gregge... e, al solito, c'è il pericolo di essere usati come antipasto dalle zanzare, 'ché alle tigri le pecore piacciono parecchio, specialmente come antipasto.
A volte mi viene da pensare che in fin dei conti sarebbe stato meglio farla finita da bambini, quando nella vita c'era ancora tutta questa confusione di ruoli, ma quando il cielo finalmente si decide scostare il suo sipario di nubi per farmi dare una sbirciatina agli spazi siderali, tutto sembra improvvisamente avere un senso e la soluzione a questo marasma esistenziale appare semplice e lineare: voi fate un po' come vi pare, ma io mi compro il Vape!
Si fottano le zanzare, le tigri, e tutti quelli che portano rogna asserendo che era meglio morire da piccoli!"
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L'ho abbandonato un paio di volte, l'ho ripreso, l'ho inframezzato ad altre letture, l'ho citato, l'ho consigliato ad alcuni, l'ho sconsigliato ad altri e finalmente, ieri, l'ho terminato.
Penso non si possa fare a meno di apprezzare il modo in cui Guedj accompagna per mano il lettore attraverso i millenni della matematica, facendo apparire quella che per la maggior parte delle persone non è altro che una poco amata materia scolastica, più una storia di uomini che di asettiche formule, dimostrazioni e teoremi.
Però il romanzo l'ho trovato di un'inconsistenza disarmante.
Dopo qualche capitolo, per non dire dal titolo, erano già chiare situazioni che i protagonisti scoprono soltanto dopo cinquecento pagine.
Insomma, innegabili la fluidità di scrittura e la più che riuscita caratterizzazione dei personaggi, intrigante il contesto matematico - anche se spesso sembra di trovarsi ad un seminario accademico piuttosto che tra le pagine di un romanzo - ma totalmente inconsistente,deludente e sbiadita la trama "gialla", che ha tutta l'aria di essere un pretesto per parlare di numeri, frazioni e derivate.
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[martedì 20 aprile 04]
- Ma cos'hai combinato?? Sei proprio una banana!
- No, caro mio. Tu sei una banana: io al limite sono una Chiquita.
Ecco, quando inizio a parlare snocciolando gli slogan degli spot pubblicitari, so che ho bisogno di un integratore multivitaminico e multiminerale completo dalla A allo Zinco.
Scommettiamo una Dreher che attraverso la strada col rosso?
Chi perde offre a tutti due o tre giri di Algida Love Potion - limited edition - perché du gust is mei che uan e three is a magic number.
Sì, ok, lo so, oggi sono alla frutta: arance di sicilia, naturalmente arance; fresche come se tu stesso le avessi raccolte!
Tra l'altro ho recentemente scoperto che le arance, se invece di mangiarle a spicchi, le taglio a fette trasversal-orizzontali e le addento quindi senza bisogno di levargli preventivamente la buccia, sono molto più gustose! (Oggi mi spiego a pera - abate - quindi se qualcuno ha capito cosa intendo alzi la mano.)
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[lunedì 19 aprile 04]
Ho sempre trovato gustose le storie che parlano di libri, di scrittori e di librai, quindi era quasi scontato che "Il libraio che imbrogliò l'Inghilterra" e "Lo scrittore automatico" mi sarebbero piaciuti. Per una volta mi trovo anche, stranamente concorde col commento con cui è stata condita la copertina dell'edizione Tea di questo libro:
"Due racconti sul mondo dei libri: due frecciate gustose, affilate, caustiche"
E' una lettura veloce, apparentemente semplice e sbrigativa, ma che a mio avviso offre non pochi spunti di riflessione... nel senso che le riflessioni, se ci si sofferma un attimo ad aspettarle, poi spuntano.
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[domenica 18 aprile 04]
- Sei pronta? Andiamo?
- Solo un attimo che provo a darmi la crema idratante alla pappa reale che ho comprato ieri.
- Ma non è pericoloso?
- Cioè??
- Per la api...
- Che api??
- Qelle che potrebbero aggredirti richiamate dal profumo della crema.
- Ma dai!!! E poi per provarla la metto soltanto sui gomiti che quest'inverno mi si son tutti screpolati.
- Fa come credi... Però quando ti toccherà andare in giro con un alveare di qua e uno di là non venirmi a dire che non ti avevo avvertita!
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[venerdì 16 aprile 04]
Oggi ho partecipato al secondo appuntamento on-line del BlogRodeo, ma ho come la sensazione di aver scritto un post di merda:
Mi tolgo le mutande, così facciamo prima
"Ogni giorno che passa la merda da spalare aumenta.
E' un fatto.
Progressione aritmetica, accumulo casuale, lesionistico risucchio esistenziale.
Non importa: il puzzo si avverte comunque, a prescindere dalle origini del mucchio di letame che ci circonda, circuisce , circonfonde, confonde, fonde.
Una barriera di fetidume che gradualmente ci estranea dal mondo e che ci obbliga a comunicare col prossimo nell'umida penombra di lerce gallerie mentali e sensoriali.
Ecco perché ultimamente riuscire a reperire un valido esponente del sesso maschile con cui intraprendere un proficuo scambio di vedute, di passioni e di liquidi corporei è diventata un'impresa più che ardua.
Uomini... sono secoli che non sanno fare di meglio che darsi la zappa sui piedi, figurarsi se sono in grado di spalarsi via un po' di merda di dosso!
L'uomo ha da puzza'?! Tipica saggezza paracul-popolare che nelle mie vedute non hai mai spopolato un granché.
Ma veniamo al dunque.
Poiché di questi tempi indelebilmente striati di marrone la prestanza di un uomo si evince in primis dalla destrezza con cui esso riesce a maneggiare la pala, tesoro avvicinati che è giunto il momento di testare la rapidità con cui, se decideremo di stare insieme, sarai in grado di allontanare dalla mia persona tutta la merda che la vita mi getterà addosso.
Non ti agitare, è solo un piccolo esperimento, una prova d'amore, una dimostrazione d'ardore e di resistenza all'odore.
Sei pronto? Concentrati che nel frattempo io mi tolgo le mutande, così facciamo prima."
Il prossimo Rodeo diurno si svolgerà mercoledì 21 aprile dalle ore 13 alle 14.
L'appuntamento per i nottambuli invece è martedì alle 23.
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[giovedì 15 aprile 04]
Trovato dal Monaco:
Un'idea divertente trovata sul blog di Caterina.net. Ve la propongo anch'io, leggermente modificata a mio piacere:
1. Prendi il libro più vicino.
2. Aprilo alla pagina 23.
3. Trova la prima frase degna del benché minimo interesse.
4. Posta il testo della frase nel tuo blog insieme a queste istruzioni.
[La vita istruzioni per l'uso]
Dal primo libro che mi è capitato tra le mani pescando ad occhi chiusi dallo scaffale qui a fianco:
"Gli rompevano le palle i filosofi in generale, ma soprattutto i filosofi da provinciale, e soprattutto gli dava fastidio che il viaggiatore non volesse assumersi la responsabilità del proprio sogno."
Storie di fantasmi, di Manuel Vázquez Montalbán
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Subjet: Lo hai scritto tu?
From: [cut]
Date: 14/04/2004 0.57
To: ardesia
"Esistono una miriade di blog che apparentemente non dicono nulla, ma che, se si riesce per qualche attimo a trattenere la frenesia del mouse, li si può sentire respirare.
La blogosfera è un universo composto da un'infinità di stelle, alcune più visibili perché più vicine ai propri interessi o più conosciute perché maggiormente esplorate, altre talmente diverse e lontane che si intravedono appena, ma qui dentro fortunatamente almeno per ora c'è posto per tutti!
I blog migliori sono quelli su cui si approda per caso e sui quali non si riesce a fare a meno di tornare. Son quelli leggendo i quali si percepisce subito una simpatia, un feeling, un'attrazione inspiegabile. Ognuno di noi è un mondo in cerca di un qualcosa attorno a cui gravitare (ci sono anche individui che gravitano attorno a sé stessi, ma non fanno testo perché prima o poi ognuno di loro cadrà con un tonfo bello grosso in terra) e lo stesso vale per i blog; amiamo gravitare attorno a quelli che ci danno qualcosa e di certo questo "qualcosa" non è generalizzabile.
Quindi la mia proposta per il tuo ultimo post sul "diario dei diari" è di astenerti dal segnalare uno o più blog in particolare, ma trovare il modo di invogliare tutti quelli che ti leggeranno ad una personale esplorazione della blogosfera, a lasciarsi trasportare dall'istinto e dalla sorte link dopo link, a farsi sorprendere da un ritrovamento insperato, a stupirsi di fronte alla lettura di un blog di cui fino a qualche attimo prima ignoravano l'esistenza.
Approdare per caso su di un blog interessante, senza aver seguito nessuna segnalazione, dà un gusto che è difficile spiegare. E' un po' come soffiare via la polvere del tempo da un vecchio baule dimenticato in soffitta."
Ma ci credi?
Ciao
ps: mettimi pure in sul tuo blog con la mail. no problema.
ps2: ti leggo quando mi ricordo anche se a volte passa tempo.
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[mercoledì 14 aprile 04]
Sabato mi sono fatta male ad un occhio.
Da sola. Scema.
Esiste anche un reperto filmato.
Io che rido.
La corda elastica che mi sfugge dalle mani.
Io che ahiahiahiahiiii.
Ieri sono andata dall'oculista che mi ha esortato a ringraziare i miei riflessi.
La palpebra si è chiusa in tempo.
Grazie riflessi miei.
Ho ancora due occhi, entrambi funzionanti.
Per fortuna: temo che la garanzia fosse scaduta.
Ora devo darmi il collirio, tre volte al giorno, per una settimana.
Una goccia quando mi alzo, una a mezza giornata, una prima di coricarmi.
Ho appena scoperto che il mezzo della mia giornata cade esattamente alle sei del pomeriggio.
Temo di essere una spostata.
Lancetta impazzita. Bioritmo esagitato.
In pratica vivo proiettata nel futuro.
Sono troppo avanti?
Il collirio mi insegue e brucia dentro (all'occhio) perché teme che io rifugga il suo ardore.
Prendere coscienza dei doni che possediamo anche senza dover correre il rischio di perderli.
Sarà possibile in qualche modo?
Non lo so.
Videbimus et cogitabimus. Vedremo e rifletteremo.
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[martedì 13 aprile 04]
Per una come me che del caffé non sopporta nemmeno l'odore e che una gassosa di preciso non sa nemmeno cosa sia, vedersi arrivare in mail un questionario che per argomento ha la gassosa al caffé è a dir poco anomalo. Comunque dato che una delle cose che amo di internet e dei blog è la possibilità di darsi vicendevolmente una mano grazie ai passaparola di varia natura, vi rigiro il messaggio in questione.
Se vi va potete scrivere le risposte direttamente nei commenti.
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Per chi conosce la gassosa al caffé:
Potresti rispondere a delle domande?
1- dove ed in quale occasione hai provato la gassosa al caffè?
2- la consideri una bevanda alternativa a quale altra bevanda?
3- a quale pubblico e a quale periodo dell'anno, dovrebbe essere legata?
4- a cosa la leghi?
5- marche conosciute?
6- la tua proposta pubblicitaria per la g. al caffè......
Mi aiuteresti nel capire quali sono le prospettive di sviluppo del mercato, per la gassosa al caffè. Oggetto della mia tesi.
Puoi anche aiutarmi dicendomi otre che di dove sei, cosa ne pensano i tuoi amici sia che abbiano provato o no, la gassosa al caffè.
rispondimi al mio indirizzo e-mail che è [cut] grazie della disponibilità!
Per chi non conosce la gassosa al caffé:
non conosci la gassosa al caffè ma puoi rispondere a queste domande mi
saresti molto utile
- cosa ne pensi di una bibita al caffè frizzante?
- pensi che consumeresti un caffè frizzante?
se si
- in alternativa a cosa?
- quando?
- dove?
- perchè?
se no
- perchè?
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Dove Ardesia non proferisce parola riguardo alla settimana appena trascorsa lontano dal blog e riprende a postare come se nulla fosse.
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[lunedì 05 aprile 04]
Se parlo sento dolore.
Se mi nutro sento dolore.
Se mi stupisco sento dolore.
Se mi annoio sento dolore.
Se mi spavento sento dolore.
Che sia dotata di un animo troppo sensibile?
Ormai sono due giorni che le mie parole mi feriscono.
Forse sarebbe meglio tacere per un po', anche se la soluzione più efficace sarebbe quella di comprare un nuovo stick emolliente per queste povere labbra screpolate.
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[venerdì 02 aprile 04]
Quando evito di aggiornare il blog di solito è perchè non ho voglia di un confronto pacifico col mondo, ma è proprio questo atteggiamento apatico uno dei drammi maggiori del nostro tempo. Io me ne sto per conto mio... e prima o poi passa; altri invece decidono di andarci pesante, di diventare scorretti, di fregarsene delle vite altrui e forse anche delle proprie.
Che schifo.
C'è chi non si accorge di nulla: si alzano la mattina, colazione, auto, ufficio, pausa caffé, pausa pranzo, ufficio, auto, un salto al supermercato, baule auto, traffico, casa, cena, tv, un po' di sesso rapido... forse, doccia, letto, buio, la domenica si fa un bel giro se c'è il sole, magari alla fiera della porchetta, altrimenti si sta a casa ad annoiarsi, se va di lusso si guarda un film.
Che schifo, e due.
L'unica è intraprendere una strada diversa, andando contro tutti e recitando la parte di quello che della vita non ha capito un cazzo, che si crede il più furbo, ma che poi se ne accorgerà... oh, come se ne accorgerà! Purtroppo il più delle volte i percorsi alternativi sono resi impraticabili da bastardissime frane di merda che ti travolgono quando meno te lo aspetti.
Che schifo, e tre.
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