Torna indietro

Cerca:


Risultati della ricerca:


[giovedì 19 luglio 07]

Ieri sera sono stata raccolta da un'astronave a 'propulsione d'improbabilità infinita'¹ che mi ha scaraventata nella platea di un concerto di Pat Metheny e Brad Mehldau, ovvero nell'ultimo posto al mondo in cui avrei pensato di andare se qualcuno mi avesse chiesto di pensarci, ma visto che chi mi ama mi segue ma si fa anche seguire - oltre che a prelevarmi di forza - le cose più improbabili spesso son proprio quelle che accadono sul serio.
Devo ammettere che vederli fare musica è molto più entusiasmante che *sentirli e basta*. Anzi, *sentirli e basta* continua a farmi scaturire barbari istinti omicidi. Osservarli è diverso perché non si può che restare rapiti da quell'abbandonarsi, quel fondersi alla musica con tutto il proprio essere, con anima, corpo e mente. Alla fine mi è talmente piaciuto che quando Mr. Metheny è uscito a lamentarsi di come non fosse stata una gran genialata organizzare un concerto jazz vicino a un locale da cui uscivano decibel su decibel di musica da discoteca, ho pensato che avesse tutto il diritto di incavolarsi e non mi è balenata nella mente nemmeno per un istante la parola 'bacchettone'. Non è mica una presa di posizione da niente per una che per colpa dei cd di quell'uomo ha spesso rischiato di cadere vittima di crisi di nervi e di fare stragi.


[Ardesia, 19/07/2007][p.link][]



[martedì 21 giugno 05]

Al mio moroso piace parecchio la musica di Pat Metheny. Ha non so quanti suoi dischi e li ascolta, ripetutamente. Nulla di male, se non per il fatto che a me, quella musica lì, fa uscir fuori i più reconditi istinti omicidi e questa non è di certo una novità. Comunque, Metheny nei giorni scorsi era in tour nel nosto paese, ma il mio moroso lo ha casualmente scoperto soltanto oggi, data dell'ultima sua tappa in Italia.
Ora, voi non ci crederete, ma invece di pensare "evvai, per questa volta l'ho scampata!", mi è dispiaciuto.
Così ho cercato on-line le date dei prossimi concerti, ho guardato se c'erano ancora biglietti in prevendita, e quando ho trovato disponibilità per una serata a Barcellona ho anche controllato orari e prezzi dei voli ed ho guardato su mappy le distanze tra aeroporto e teatro.
Ho fatto la superproposta al moroso in icq: "dai, andiamo la mattina a Barcellona, sentiamo il concerto la sera e la mattina dopo torniamo", e lui mi ha risposto: "uh! magari ne parliamo dopo, ok?".
Ne parliamo dopo?! Mossa sbagliata, gringo! Mi hai dato il tempo per tornare in me e per riattivare i neurotrasmettitori! Dovevi incastrarmi sul momento!


[Ardesia, 21/06/2005][p.link][]



[lunedì 27 giugno 05]

- esplora in lungo e in largo music store o simili
- trova brani di cui ignoravi totalmente l'esistenza e che nel giro di tre secondi netti ti sembrino davvero irrinunciabili (ma come cavolo hai fatto fin'ora a vivere senza?!? come? come? dimmi come?!?)
- svaligia music store o simili
- collega ipod o simili
- aggiorna ipod o simili
- scollega ipod o simili
- backuppa* brani
- ascolta ipod o simili
poi
ricomincia da capo
fino ad esaurimento scorte

Giusto per rendere l'idea di quanto questa cosa mi abbia dato alla testa: ho comprato un brano di Pat Metheny.
Ecco, mi si è definitivamente bruciato il cervello!
Beh, a dire il vero non è proprio un brano di Pat Metheny...
Per fortuna: cervello andato in fumo soltanto a metà!
E' un brano della colonna sonora di "Nuovo cinema paradiso", suonato da Metheny e Haden (chi sia costui per me al momente resta un mistero, ma se ha collaborato con Metheny, preferisco non sapere.)

E' un po' come il paradosso sociologico del rischio e dell'informazione**: per diminuire i rischi bisogna tenersi informati, ma l'informazione aumenta i rischi percepiti.
Ecco, per me è la stessa cosa: per comprare soltanto le canzoni che mi piacciono sul serio, ascolto preview a più non posso, ma ascoltando preview su preview scopro che in realtà le canzoni che vorrei sono molte di più di quelle che avevo intenzione di prendere inizialmente..... e il rischio è quello di restare squattrinata.
Lo dico giusto per informazione, dato che poi tanto al tastino "buy" proprio non so resistere!

* voce del verbo "backuppare": io backuppo, tu backuppi, egli backuppa, noi backuppiamo, voi backuppate, essi backuppano.

** -_-'

Ora scusatemi ma devo andare a cercare quella canzone là, suonata da quel tipo lì, nella versione dal vivo, rifatta con più fiato, impegno e pathos, nel rifacimento di 10 anni dopo e 4 giorni prima, mentre la folla sfollava, la voce vociava e l'atmosfera atmosferava.
Se non la troverò, pazienza: tanto, al limite, posso sempre comprare tutto il resto.
Mancia.


Aggiornamento:
Il Moroso legge questo post e commenta:
"L'avevo io quella canzone!"
A questo punto forse dovrei riconoscere che evidentemente sono stata avventata ad acquistare una canzone di uno dei suoi miti senza prima chiedergli se l'aveva già lui.
Invece non è così.
Mi sento, come dire, beffata e dannata (nel senso di "oltre il danno, la beffa").
Essì.
Mi fai ascoltare canzoni inascoltabili, che mi fanno venire gli spasmi alle budella, e l'unica che trovo bellissima me la tieni nascosta nascosta, e ti ricordi di informarmi della sua esistenza solo ora che ci ho spesso la bellezza di un quasi_euro che avrei potuto investire nella versione strafatta della canzone rifatta che quello là ha performanciato in occasione della sua partecipazione straordinaria all'unica edizione mai fatta del denoialtri festival di sta cippalippa???
Gente, tenetemi o lo metto all'asta su ebay (il Moroso, non il brano!)


[Ardesia, 27/06/2005][p.link][]



[lunedì 15 settembre 03]

Ieri nessuno mi ha costretta ad ascoltare Pat Mehteny [vedi post precedente].
Sempre ieri però qualcuno ci si è messo d'impegno a lodare la mia apertura mentale verso tutto ciò che non conosco, la mia intelligenza nel voler sempre approfondire le cose nuove, la mia buona volontà nel non fermarmi alle apparenze e la tolleranza che mostro nei confronti dei gusti altrui.
Insomma alla fine ho dovuto infilare spontaneamente nel lettore dell'auto il cd di Pat Metheny perché non potevo non sapere che "il jazz è un genere particolare, che i pezzi non si possono giudicare dopo il primo ascolto, che bisogna metabolizzarli e poi ascoltarli ancora, ancora e ancora..."
Però il "repeat" non l'ho nemmeno preso in considerazione: io ho il metabolismo musicale lento, mooolto lento, quindi dovrà passare mooooltissimo tempo prima del secondo ascolto del cd in questione.
Tra l'altro ieri notte ho avuto l'emicrania più tragica della mia vita, ma lungi da me imputarne la colpa a "Blue Asphalt".
E' molto più credibile che il mal di testa sia stato una sorta si somatizzazione della scossa sismica che, a mia insaputa, stava facendo traballare i miei familiari a qualche centinaia di chilometri di distanza da me.
Oppure si tratta di entrambe le cose messe assieme: va a finire che la musica di Metheny ha aperto nella mia mente nuovi canali di percezione spazio/temporale che mi permettono di "sentire" ciò che accade ai miei cari, ovunque essi si trovino.
--spazio che divide il suo cd dal cassonetto dei rifiuti giù in strada e l'intervallo temporale che mi servirà a decidermi di buttarcelo dentro.
Come dite? E dove ho intenzione di mettere la mia tolleranza nei riguardi dei gusti altrui?
Bé, ci sarà, da qualche parte, una campana per la raccolta differenziata di questo tipo di inflessioni caratteriali.
Nel caso non ne trovassi chiederò a uno di quelli che storce il naso o inizia a gridare "noooooo, noooooo, omiodddddio noooo" ogni qual volta salta fuori che a me picciono gli U2 ed i REM.


[Ardesia, 15/09/2003][p.link][]



[domenica 14 settembre 03]

Ieri:
- comprato cd colonna sonora "The last of the Moichans" (giusto per evitare di immedesimarmi troppo in "Lezioni do piano" - vedi post precedente - e di ritrovarmi legata ad un pianoforte sul fondo del Pacifico, anche se soltanto in sogno - che bastardi sono spesso i sogni. Oddio, non che sia una fine migliore essere rapita da un tipo in perizoma di pelle di mandingo, ma vabbè, nel caso io cercherò una valida alternativa a quello che succede nel film alla sorella della protagonista.)
- fatto prestare il libro "Perché le donne non sanno leggere le cartine e gli uomini non si fermano mai a chiedere?"
(Non l'ho ancora letto, ma scorrendolo rapidamente mi pare che il succo sia: uomini e donne sono diversi; essere diversi non significa essere migliori o peggiori; le donne, per fare contenti gli uomini, dovrebbero sforzarsi di trattarli come dei dementi rincoglioniti, perché loro sono semplici e i ragionamenti e gli atteggiamenti complessi, tipici dell'universo femminile, li confondono. Ora, non per partire nella lettura con pregiudizi, ma mi pare che ci sia qualcosa che non torna in questo modo di vedere le cose. Comunque io ora provo a parlare col mio moroso usando frasi brevi, dirette e sillabando bene le parole... vediamo che succede.)
Oggi:
- svegliata, pranzato, guardato - più o meno - GP F1 Monza
Dopo:
- un paio d'ore d'autostrada (sperando che a qualcuno non venga in mente di ascoltare i suoi nuovi cd di Pat Metheny. Nulla di personale contro il buon Pat, intendiamoci, ma a me il suo modo di far musica piace come potrebbe piacermi la peste, il tifo o un attacco di dissenteria acuta. Mi reputo abbastanza tollerante nei confronti dei generi musicali a cui non son abituata, ma Pat Metheny per favore no, non obbligatemi a sentirlo.)
- puntatina al supermercato (osssignore del consumismo sfrenato, fammi trovare, almeno per una volta, tutte le corsie deserte, casse senza fila chilometrica e risparmiami, se puoi, la squallida visione di due massaie in ciabatte ortopediche e bigodini d'annata che litigano scazzottandosi per l'ultimo litro di latte fresco)


[Ardesia, 14/09/2003][p.link][]





Creative Commons License