Ieri sera sono stata raccolta da un'astronave a 'propulsione d'improbabilità infinita'
¹ che mi ha scaraventata nella platea di
un concerto di
Pat Metheny e
Brad Mehldau, ovvero nell'ultimo posto al mondo in cui avrei pensato di andare se qualcuno mi avesse chiesto di pensarci, ma visto che chi mi ama mi segue ma si fa anche seguire - oltre che a prelevarmi di forza - le cose più improbabili spesso son proprio quelle che accadono sul serio.
Devo ammettere che vederli fare musica è molto più entusiasmante che *sentirli e basta*. Anzi, *sentirli e basta* continua a farmi scaturire barbari istinti omicidi. Osservarli è diverso perché non si può che restare rapiti da quell'abbandonarsi, quel fondersi alla musica con tutto il proprio essere, con anima, corpo e mente. Alla fine mi è talmente piaciuto che quando Mr. Metheny è uscito a lamentarsi di come non fosse stata una gran genialata organizzare un concerto jazz vicino a un locale da cui uscivano decibel su decibel di musica da discoteca, ho pensato che avesse tutto il diritto di incavolarsi e non mi è balenata nella mente nemmeno per un istante la parola 'bacchettone'. Non è mica una presa di posizione da niente per una che per colpa dei cd di quell'uomo
ha spesso rischiato di cadere vittima di crisi di nervi e di fare stragi.