In questo periodo non reggo chi si accanisce. E mi ci accanisco. Quindi, logicamente, non mi reggo. Però non diffido di chi diffida. Perciò posso tranquillamente diffidare di chi ama i libri della Yoshimoto senza rischiare una diffida.
La questione *è impossibile che questi romanzi piacciano a qualcuno quindi se ti piacciono sei di certo una persona impossibile* risale a circa un decennio fa, ma è tornata alla ribalta quando su anobii ho ricevuto l'invito per un gruppo dedicato alla Banana. Ah, tra l'altro questo mi ricorda che non reggo anche chi chiama gli scrittori per nome invece che per cognome (o nome e cognome).
E delle copertine improvvisamente lisce degli universali economici feltrinelli ne vogliamo parlare? Spero non sia la nuova tendenza. Anche perché se da ora in avanti tutti i feltrinelli usciranno contropermanentati quasi quasi quest'anno il premio per il miglior design l'assegno agli einaudi tascabili.
Mistero del giorno (sempre su anobii - ormai quel sito sta a me come il bar di Boe sta a Homer Simpson, doh!): perché la
mia notte della cometa ha l'isbn diverso dalle
notti cometarie altrui? Le ristampe di solito non mantengono lo stesso codice? Non so... Fatto sta che quando me ne sono accorta mi sono sentita molto reietta. E una reietta diffidente proprio non si regge, nevvero?