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Archivio - novembre 2004

[martedì 23 novembre 04]

Sto allestendo un ordine per IBS.
Al momento ho in lista, tra le altre cose, questi libri:
Una storia del mondo in 10 capitoli e 1/2
Le correzioni
Le rane di KO Samui

Suggerimenti?!


[Ardesia, 23/11/2004][p.link][]



[giovedì 18 novembre 04]

Ci sono avvenimenti che meriterebbero un post(o) tutto per sé, ma uno spazio condiviso, quando non si può aspirare a niente di meglio, è sicuramente preferibile ad un'attesa che quasi sicuramente si risolverebbe in un nonnulla.
Ho appena ascoltato l'ultimo album degli U2.
E questo è un fatto.
L'antefatto è che prima li ho sentiti alla radio, in una trasmissione registrata l'altro ieri (Fio, ne sai qualcosa? :p Non hai idea di quanto mi stai antipatica al momento! Per tacita protesta nemmeno l'ho commentato il post del fattaccio! :p) e "Beautiful day" continua ad apparirmi una promessa troppo allettante... e così ancora ci casco, e ci credo. Ma questa è una storia vecchia. Ora ci sono le canzoni nuove e bisogna decidere se credere o no a quelle. Sul Bono uomo non saprei cosa scrivere. Sul Bono cantante, sulla sua voce, e sulla musica degli U2 non voglio dire nulla: ognuno ha le proprie orecchie su cui fare affidamento.
Ieri notte ho terminato "Mercoledì delle ceneri" di Ethan Hawke. Se siete trentenni innamorati e disorientati vi consiglio di leggerlo. Ma leggetevelo anche se non lo siete. Tanto prima o poi lo sarete, o se i trenta ormai li avete passati, allora lo siete stati una volta. Trentenni, disorientati e innamorati. Se ve lo siete perso questo pezzo di vita, che dirvi? Beati voi. O forse poveri. Non saprei: io trent'anni non li ho ancora. Il libro comunque mi è parso tragicamente spassoso e scritto dannatamente bene. Pare che alcuni dentro ci abbiano visto delle trovate non proprio originali, ma gente, a chi non è innamorato l'amore o appare come il sentimento più bello del mondo, o come la cosa più monotona in cui possa capitare di sbattere in un momento di distrazione (magari mentre si sta cercando a testa china la chiave per aprire il portone del palazzo - questo mi è venuto in mente ripensando alla consorte di Brad Pitt - che prima era in TV in "ocean's eleven" - che, nel dvd che ho videonoleggiato domenica pomeriggio, per trovare le chiavi di casa rovesciava tutto il contenuto della borsa sul marciapiede).
Consiglio caldamente di fare un salto a Brescia alla mostra "Monet, la Senna, le ninfee": è spiazzante ritrovarsi davanti così tanta vita racchiusa nei colori e nelle forme delle tele. Personalmente ho sempre trovato che le esperienze spiazzanti facciano un gran bene alla salute dell'anima. Il bello è che mi sono innamorata di quadri che non avrei mai creduto potessero piacermi ed invece alcune mie convinzioni estatiche si sono rivelate molto diverse da come mi apparivano nelle immagini attraverso cui le avevo formulate. Ecco, questo lo sottoscrivo in pieno, qualsiasi cosa significhi! Il fatto è che un conto è vedere la riproduzione di un quadro sulle pagine di un libro d'arte o su di una cartolina ed un altro paio di maniche è portare il proprio naso a cinquanta centimetri dalla tela originale. Ci sarebbe tanto da dire su questa mostra. Lo sapevate che esistono fotografie che affiancate ad un quadro che ritrae il medesimo soggetto, possono apparire di gran lunga meno reali e veritiere di quello che in realtà altro non è che una mistura di colore? Io non ci avevo mai pensato, e me ne sono sbalordita. Sono colori vibranti, certo, ma pur sempre inerti elementi da plasmare.
Della gitarella a Brescia ne avrei di cose da dire; ho tenuto la bocca parecchio spalancata dalla meraviglia quel giorno.
Ma tutto passa. Anche il treno dei desideri (che nei miei pensieri non è andato soltanto al contrario, bensì ha fatto sia l'andata che il ritorno). Era un gran caldo quel giorno, ma i finestrini non si potevano proprio aprire perché il fumo del carbone non scherza mica. Entra anche se si tiene tutto sigillato, figuriamoci se ci si azzarda a cercare uno spiraglio. Deve esserci una specie di tacita formula matematica secondo la quale se sei sopra ad un treno tirato da una locomotiva a vapore ed apri un finestrino, nel giro di qualche secondo ti ritroverai imprescendibilmente nell'oscurità di una galleria, intossicato, col finestrino incastrato.
Che altro aggiungere...
Per dire tutto non basterebbe un fiume e qui io da un po' vado avanti a pozzanghere (sì, mi è presa la fissa delle pozzanghere ultimamente, e le metto un po' ovunque. a mia discolpa però posso dire che di documentari sulle pozzanghere e sulle forme di vita che le popolano, durante la mia infanzia ne trasmettevano un sacco).
Le foto di com'era Brescia quando ci sono andata io sono qui - 16 scatti - (l'edicola incasinata mi ha allibito non poco), invece il ciuff-ciuff lo potete ammirare in tutto il suo splendore qua - son 11 foto -.
La pubblicità della "patatina tira", con annesso messaggio subliminale (ma neanche tanto) e doppio, triplo, quadruplo senso intrinseco, posizionata strategicamente sulla patatina virtuale della signorina dello spot sopra, non trovate faccia molto Pigalle de noialtri ?! :)


[Ardesia, 18/11/2004][p.link][]



[lunedì 15 novembre 04]

C'era un tempo in cui prima di addormentarmi, se non ero talmente stanca da piombare per direttissima dentro alle mie manifestazioni oniriche, pensavo.
A volte erano riflessioni sensate, altre una serie inconcludente di grovigli di elucubrazioni intermittenti, di invenzioni, di realtà parallele ed estraneazioni, ma erano pur sempre pensieri.
Ultimamente è cambiato qualcosa: per una cosa o per l'altra succede che non vengo più spesso qui a scrivere ed allora la notte stesa al buio nel letto, con la testa stropicciata fra i cuscini, scrivo mentalmente dei post.
E sono post bellissimi, molto più interessanti, introspettivi, ironici, divertenti e poetici di qualsiasi post abbia mai messo qui.
Poi mi addormento e sogno.
Sono sogni molto realistici ed articolati e spesso sono collegati fra loro.
Se c'è una cosa di cui sono sempre stata grata al mio essere più profondo è il modo in cui sogno.
C'è chi mi prende in giro per tutte le ore di sonno di cui mi beo quotidianamente, ma se solo potessero immaginare quello che succede nella mia testa quando sono in quello stadio di apparente inerzia, allora terrebbero la bocca chiusa!
Comunque è questo che mi succede da qualche settimana a questa parte: posto invece di pensare, poi mi addormento e la mattina mi ricordo perfettamente la trama e le sensazioni provate durante i sogni, ma ho totalmente dimenticato i post che mi erano nati in testa poco prima di perdere contatto con la realtà dei sensi.


[Ardesia, 15/11/2004][p.link][]



[lunedì 08 novembre 04]


Io sono innamorata, profondamente innamorata.
Se provo anche soltanto ad immaginare che in un qualche ipotetico futuro potrei desiderare di rimuovere tutti i ricordi legati ai momenti belli e brutti vissuti attraverso questo mio amore, mi sento così sperduta da non riuscire nemmeno ad esprimere uno sgomento di tale portata.
"Eternal sunshine of the spotless mind" è un film dalle atmosfere oniriche, a tratti angosciante e malinconico, a tratti luminoso e soleggiato come soltanto certi momenti di consapevolezza cristallina sanno essere.

Prendete per mano il vostro amore e andatela a vedere anche voi la presunta infinita letizia di una mente candida, che male non vi fa!
E comunque, se la pensate diversamente da me, e ritenete che aver la possibilità di far tabula rasa non sia poi una brutta idea, potete sempre rivolgervi alla "Lacuna Inc."!

Devo ringraziare tutti i blogger che hanno parlato di questa pellicola nei giorni scorsi perché se non fosse stato per loro non sarei certamente andata al cinema a vedere un film che in italiano è stato tristemente intitolato "Se mi lasci ti cancello"; che "traduzione" infelice per una storia così ipnotica e poetica...

"How happy is the blameless Vestal's lot!
The world forgetting, by the world forgot
Eternal sunshine of the spotless mind!
Each pray'r accepted, and each wish resign'd"

(Alexander Pope)


[Ardesia, 08/11/2004][p.link][]



[giovedì 04 novembre 04]

Obiettivo primario: raggiungimento della felicità.
Definizione di felicità (?!?): permanente condizione di benessere frastagliata da una miriade di fugaci istanti di estasi di diverso genere, durata e fattezze.
Mettersi nelle condizioni di poter provare gioia estatica ogni giorno.
Progetti a breve termine: piccoli dettagli che rallegrano le giornate.
Progetti a lungo termine: netta divisione fra i sogni che procurerrebbero più felicità una volta realizzati e quelli da cui invece si trae maggior forza lasciandoli chiusi in fondo ad un cassetto per poter così continuare a fantasticarci sopra all'occorrenza.
Non sempre un desiderio realizzato è meglio di un desiderio soltanto desiderato.
Necessità di dare un senso alla propria esistenza: non esiste. Il senso è nell'esistenza stessa.
Troppa fretta di arrivare non fa gustare il viaggio; troppo affanno nel volersi ritagliare ad ogni costo un pezzetto riconosciuto di mondo distoglie l'attenzione dalla bellezza del quotidiano.
Pensavo:
sono cresciuta
ho imparato
se solo potessi avere un'altra possibilità,
questa volta non mi farei fregare.
E invece...
Se non mi fermo un attimo a pensare, ad apprezzare, a respirare, scivolerò nella pozzanghera, di nuovo.
Trovare sempre qualcosa per cui gioire incondizionatamente.
Inizialmente ci si dovrà sforzare un po', ma poi tutto verrà da sé, basta entrare nell'ottica giusta.
E per quanto riguarda la sofferenza...
C'è anche quella, certo, ma fortunatamente esistono i "ma" i "però" ed i "domani".
Vita.
Spesso scrivo a vanvera.
Picchiettio irregolare dei polpastrelli sui tasti. Cose scritte senza pensare.
Felicità.
Basta poco.
Sto imparando.
E comunque una pozzanghera non è poi il posto più brutto in cui può capitare di cadere.


"Felicità, improvvisa vertigine / illusione antica /occasione da prendere"
(Samuele Bersani, Chiedimi se sono felice)


[Ardesia, 04/11/2004][p.link][]



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