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Archivio - febbraio 2007

[martedì 13 febbraio 07]

"Ogni minuto che passa è un'occasione per rivoluzionare tutto, completamente." (da Vanilla Sky)

Che probabilmente, a guardarmi da fuori, non si direbbe, ma nella mia testa di solito è così che girano le cose.
Di quelli che funzionano al contrario, che fanno un gran fracasso fuori, ma che dentro restano immoti, tendo a diffidare parecchio.


[Ardesia, 13/02/2007][p.link][]



[mercoledì 07 febbraio 07]

"Il pane lo abbiamo conservato come era oro. Mamma, quando mai io farei 'ste cose."
A sentirlo mi si sono attorcigliate le trombe di Eustachio.
Alfredo, dai, hai 27 anni e un diploma di licenza media appallottolato da qualche parte in fondo a un cassetto, non puoi esprimenti come se avessi passato gli ultimi anni a stracciare e maledire sussidiari e grammatiche... è umanamente impossibile!
Non voglio far la bacchettona; una forma verbale sbagliata può scappare a tutti, ma un'infilata del genere fa venire i brividi.
Altro che Grande Fratello; questo dovrebberlo chiuderlo a doppia mandata nelle segrete dell'Accademia della Crusca.


[Ardesia, 07/02/2007][p.link][]



[martedì 06 febbraio 07]

Dato che si fanno sondaggi per le questioni più inutili dell'universo perché non inventarsene uno che, se ascoltato dalle orecchie giuste, potrebbe anche dare un po' di soddisfazione e portarci qualche ora di intrattenimento cinematografico decente? Sì, ok, non si può certamente dare per scontata l'uguaglianza 'buon romanzo = buon film', ma se il materiale di partenza è speciale si avrà certamente qualche possibilità in più di trarne qualcosa di fantastiglioso, no? E poi si può desiderare di vedere una storia che si ama trasformata in un film anche soltanto per la curiosità di confrontare/scontrare la propria immaginazione con quella altrui... o per una miriade di altre motivazioni.

Quali sono i romanzi italiani che i blogger vorrebbero vedere al cinema?

Le mie scelte:
- La chimera, Sebastiano Vassalli
- Castelli di rabbia, Alessandro Baricco
- Questa storia, Alessandro Baricco


[Ardesia, 06/02/2007][p.link][]



Ammollata fino al collo in un acuto ritorno di fiamma per le affabulazioni baricchiane, ammetto di aver accolto con più di una punta d'emozione la notizia della realizzazione della trasposizione cinematografica di quel gioiello di romanzo che è Seta. Dal teaser sembra promettere bene, anche se Hervé Joncour me lo immaginavo un po' più bruttarello di Michael Pitt e, per dirla proprio tutta, al solito faccino da cerbiatta smunta di Keira Knightley avrei preferito un volto meno noto ché ormai lei ce la rigirano in tutte le salse. Comunque sia per le critiche forse è meglio aspettare la prossima vendemmia, ovvero l'uscita del film prevista a settembre.
Ecco, a questo punto però vorrei far presente che la sottoscritta, per la serie "entusiasti sempre, ma soddisfatti mai e poi mai", apprezzerebbe molto anche il film di Castelli di rabbia e quello di Questa storia. Invece, di Oceano mare, City e Senza sangue per il momento faccio volentieri a meno. Lo dico così, tanto per la cronaca; magari prima o poi qualcuno che può legge, gli viene un prurito e mi fa il film su ordinazione. Non si sa mai.

* * *

Dal risvolto di copertina di Seta:
"Questo non è un romanzo. E neppure un racconto. Questa è una storia. Inizia con un uomo che attraversa il mondo, e finisce con un lago che se ne sta lì, in una giornata di vento. L'uomo si chiama Hervé Joncour. Il lago non si sa.
Si potrebbe dire che è una storia d'amore. Ma se fosse soltanto quello, non sarebbe valsa la pena di raccontarla. Ci sono di mezzo dei desideri, e dei dolori, che sai benissimo cosa sono, ma un nome vero, per dirli, non ce l'hai. E comunque non è amore. (Questa è una cosa antica. Quando non hai un nome per dire le cose, allora usi delle storie. Funziona così. Da secoli.)
Tutte le storie hanno una loro musica. Questa ha una musica bianca. È importante dirlo perché la musica bianca è una musica strana, a volte ti sconcerta: si suona piano, e si balla adagio. Quando la suonano bene è come sentir suonare il silenzio, e quelli che la ballano da dio li guardi e sembrano immobili. È una cosa maledettamente difficile, la musica bianca. Molto altro da aggiungere non c'è. Forse è meglio chiarire che si tratta di una storia ottocentesca: giusto perché nessuno si aspetti aerei, lavatrici e psicanalisti. Non ci sono. Magari un'altra volta."
Alessandro Baricco


[Ardesia, 06/02/2007][p.link][]



[lunedì 05 febbraio 07]

Quindi, arrotondando per difetto, si può ipotizzare che l'ultimo Harry Potter uscirà in Italia sempre per la befana, questa volta del 2008.
Personalmente non ho fretta. L'unico mio problema è capire come fare a schivare sei mesi di spoiler allo stato brado.


[Ardesia, 05/02/2007][p.link][]



[giovedì 01 febbraio 07]

Ieri, ipnotizzata da uno splendido led blu e abbindolata da un prezzo bassissimo, ho sbagliato a comprare un duplicatore di porte usb: mi serviva la versione 2.0 e invece mi son ritrovata con la 1.0. Arretrata. Io. In pratica posso attaccarci mouse e stampante, ma non le altre n-mila robe per cui mi serviva. Accecata dalle apparenze non ho prestato attenzione alla sostanza e ben mi sta.
Morale: se anche un cazzabubbolo è della giusta forma per entrare in un buco, non è detto che poi, una volta dentro, sia in grado di far funzionare le cose a dovere.
Appunto mentale: la prossima volta che servirà una componente del pc, prima di procedere all'acquisto, azzardare un parallelismo funzionale con uno o più organi sessuali.


Aggiornamento dell'ultima ora
Scongiurato il pericolo di un'esistenza priva di cazzabubboli all'altezza della situazione.


[Ardesia, 01/02/2007][p.link][]



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