Quando meno te l'aspetti arriva una notte d'agosto con una luna immensa, talmente luminosa da far saltar fuori dall'ombra anche i pensieri più reconditi e tutto quello che puoi fare è cercare una qualche distrazione per non pensare a niente, per non rischiare d'impazzire. È ancora presto perciò ti giochi la carta del film e ti ritrovi davanti a
una storia popolata da personaggi instabili e discorsi sulle interconnessione esistenziali. Va bè, fa nulla, mi sono divertita, proprio una rivelazione, e che ridere!, ma ora mettiamo a fuoco meglio: serve un bel po' di distrazione/estraneazione/decontestualizzazione. Ce la posso fare. Sì, ce la puoi fare. Facciamocela! Apri
un libro per seguire il percorso segnato sulla mappa nootica e tempo un paio di pagine arriva l'Anguilla Sibilla (marinata chilogrammi 1,400) che prima d'uscire di scena dichiara che
a volte per arrivare dove si vuole bisogna mandar giù un po' di merda. Ah, ma allora è una persecuzione. Non ci siamo. Te ne vai a letto, inforchi le cuffie e fai partire una playlist random.. e tre secondi dopo senti cantare:
forse già lo sai che a volte la follia sembra l'unica strada per la felicità.... Oh, ma insomma! Che stress! Non voglio pensare! E stasera? Luna piena.
* Canto notturno di un pastore errante dell’Asia - Giacomo Leopardi