Aggirandomi fra i titoli delle offerte in corso attualmente su
IBS ho trovato una collana di libri della Rizzoli che mi incuriosisce, ma al contempo mi rende un po' scettica.
Si tratta di volumi curati da studiosi che tentano di ricostruire la quotidianità di un determinato periodo storico e luogo. Mi piacciono i romanzi storici, ma questi più che altri pare siano una serie di trattati, dei saggi che i curatori della collana hanno avuto l'infelice idea di titolare allo stesso modo. L'effetto che mi arriva è quello di una catena di montaggio della quotidianità storica che mi rende perplessa, ma la curiosità di leggerne almeno uno, per rendermi effettivamente conto di cosa si tratti, è tanta.
Alcuni dei titoli in questione sono:
La vita quotidiana degli eserciti di Alessandro Magno
La vita quotidiana in Grecia ai tempi della guerra di Troia (1250 a. C.)
La vita quotidiana nelle colonie greche ai tempi di Pitagora
La vita quotidiana degli alchimisti nel Medioevo
La vita quotidiana a Roma nel tardo impero
La vita quotidiana a Versailles nei secoli XVII e XVIII
La vita quotidiana a Firenze ai tempi dei Medici
La vita quotidiana a Berlino sotto Hitler
La vita quotidiana degli egizi e dei loro dèi
La vita quotidiana a Roma ai tempi di Gian Lorenzo Bernini
La vita quotidiana a Roma negli anni santi
Il punto è: quanta realtà è presente in questi libri e quanta finzione?
La risposta forse si può trovare nel commento de
"L'INDICE" relativo al volume
"La vita quotidiana di Freud e dei suoi pazienti":
"Frutto di un vastissimo lavoro, paziente e sistematico, l'opera appare molto documentata e molto seria sul piano della ricostruzione storica. Non c'è affermazione riguardante cose, persone, fatti, avvenimenti, ambienti o situazioni per cui non sia indicata la fonte. E le invenzioni che cuciono i vari elementi del puzzle sono un artifizio retorico per introdurre un altro elemento documentato nel quadro.Così è per le pulci nell'alloggio di un amico di uno dei pazienti di Freud; o per i fiori freschi che Lou Salomé voleva sempre in camera; o per il negozio di macelleria gestito da un altro Sigmund proprio sotto casa di Freud; o per le vicende da romanzo di alcuni personaggi che gravitarono intorno al grande maestro. "Sono piccole storie, aneddoti, forse 'tempeste in una tazza di tè'", riconosce l'autrice (p. 114), "ma ci invitano a sognare su quei trascurabili eventi della vita quotidiana di Freud e dei suoi pazienti a partire dai quali fu scoperto l'inconscio e fu inventata la psicoanalisi. Ci restituiscono lo schizzo di un certo ambiente, un odore, un gesto, qualche traccia attenuata della vita che fu vissuta".