REGRESSIONI CROMATICHE
Mi son appena resa conto, anzi a dir la verità me ne sono accorta circa una settima fa, ma l'llusoria imminenza della scoperta aumenta il pathos, quindi -> mi son appena resa conto che i colori che sto usando per i link e per i dettagli del blog sono gli stessi dei pastelli che preferivo da bambina.
Verde veronese e viola chiaro.
Di comprare la scatola da 12 o da 24 pastelli non se ne parlava proprio perché i due colori che bramavo erano soltanto nella confezione da 36.
Risultato: il verde veronese e il viola chiaro si finivano in poche settimane, ma in compenso i miei astucci straripavano d'innumerevoli tonalità di grigi, marroni, arancioni che detestavo e che quindi restavano pressoché inutilizzati, e di azzurri e di verdi consumati a metà, perché non ero mica una di quelle che facevano una misera striscetta di cielo e di prato, io coloravo tutto; a volte mi spingevo persino sul restro del foglio pensando a coloro che sarebbero giunti nel paesaggio del mio disegno percorrendo un'altra strada.
Sono andata a rovistare nei cassetti della scrivania alla ricerca dei colori della mia infanzia, sicura che non li avrei trovati. Mi sbagliavo. Ad uno manca la punta, ma son passati così tanti anni, mi sembra il minimo e comunque basta un temperino per porvi rimedio.
Sono dei "Giotto supermina", numeri 32 e 36.
Chissà se li fanno ancora.
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