Lo scetticismo che mi aveva colto quando ho sentito dell'uscita del nuovo libro di
Francesca Mazzucato è aumentato nel leggere la
recensione che ha postato un certo "Daniele" su
IBS; non credo che comprerò mai "
Diario di una blogger".
Considero questa pubblicazione una sorta di tradimento alla dimensione comunicativa che si viene a creare in queste nicchie virtuali.
Non è un sentimento razionale, intendiamoci; non ho idea di come sia il romanzo in questione e chissà, forse potrebbe anche piacermi, ma la sensazione che mi trasmette è quella di un confine malamente varcato, di un ingiusto ammutinamento cartaceo.
Ho cercato di valutare la cosa con distacco, ma quando sono capitata nel
sito dell'autrice tutti i miei propositi si son dati alla fuga; non ha né capo, né coda!
Forse sarò superficiale a valutare l'acquisto di un libro basandomi, tra le altre cose, anche sulla configurazione del sito del suo autore, ma secondo me una persona che vorrebbe trasmettere qualcosa ambientando il suo racconto nel mondo dei blog, come minimo dovrebbe premurarsi di avere un sito, non dico sensazionale, ma almeno più curato. Non tutti hanno confidenza con html e simili? Legittimo. Ma queste persone non vanno in giro a pubblicizzare i propri romanzi cercandolo di farli passare (questa è l'impressione che ho avuto io) come la prima, stravolgente, rivelatoria istantanea letteraria sull'universo blog italiano.
L'importante sono i contenuti e non l'apparenza? Altrettanto legittimo, ma in questo caso, io non la penso così. Il blog è costituito dall'insieme di contenuti e grafica, che per quanto possa essere scarna, è parte integrante di questo modello comunicativo.
D'altronde, da quanto mi risulta, "Diario di una blogger" è fornito della sua bella copertina. Doppio tradimento quindi; la Mazzucato, oltre a confinare il virtuale su un improprio supporto cartaceo, riserva ai lettori del suo libro quell'accuratezza grafica che non trovano i frequentatori dei suoi siti.
Detto ciò, naturalmente autorizzo la Signora Mazzucato a dirne di cotte e di crude sul mio conto quando, contrariandomi irrecuperabilmente ed autolesionisticamente, mi condraddirò fino al midollo e mi rivelerò totalmente incoerente pubblicando a mia volta un romanzo sui, sotto, di fianco e tutt'intorno ai blog.