Ho iniziato a leggere delle
Fortune e sfortune della famosa Moll Flanders e ci son rimasta di stucco: è tutto diverso rispetto al film! Maddai! Uff. A me la
trasposizione cinematografica di Robin Wright era piaciuta, con la bambinozza indisponente, tronfia e saccente, che teneva indispettita il broncio a un Morgan Freeman tutto preso dalla lettura della storia delle peripezie della madre di lei, così sfrontata e sfigata, e palesemente stracotto di quella donna così tempestosa (anche se questo non viene mai dichiarato, ma si evince, no? Basta sprosciuttarsi un attimo gli occhi). E invece ora mi son spariti tutti! Niente Moll in miniatura immusonita, niente voce narrante fuoricampo e niente di tutto il resto! Insomma, per il momento di uguale c'è solo il titolo. Anzi, a voler esser puntigliosi, nemmeno quello. Solo il nome della protagonista, che comunque è fittizio. Beh, almeno così non so come va a finire, a meno che gli sceneggiatori non abbiano avuto la bella pensata di cambiare tutto tranne il finale.
I'm a joker
I'm a smoker
I'm a midnight toker
I get my lovin' on the run'm a picker
I'm a grinner
I'm a lover
And i'm a sinner
I play my music in the sun
I'm a joker
I'm a smoker
I'm a midnight toker
I sure don't want to hurt no one
(The Joker, Steve Miller Band)