Con l'intero testo di Cyrano di Bergerac a disposizione per sottolineature e ghirigori alla fine l'unica parola che è riuscita a farmi interrompere un momento la lettura per andare alla ricerca del pastello blu qual è stata? Un
forse. E allora appare lampante perché mi esalti tanto il
monologo del "no, grazie". Avercela quella sicurezza, almeno riguardo a qualcosa. Invece qui è sempre tutto un coacervo di
mah,
però,
boh,
chissà… Certo, sempre meglio un po' di sano dubbio, piuttosto che la flebile e irritante presa di posizione di un
Bartleby che con quel suo assurdo "
preferirei di no" verrebbe da prendere a schiaffi seduta stante, ma un pizzico della spavalderia di quel "
no, grazie" a Cyrano gliela invidio proprio. Che poi non abbia avuto l'ardire di dichiararsi apertamente a quella squinternata di Rossana è irrilevante; Cyrano sarà anche stato d'aspetto orribile, ma lei con quelle due fette di prosciutto sopra gli occhi meritava giusto di stare assieme a quel pezzo di manzo di cui si era invaghita.
[Un grossissimo
grazie (senza "
no" davanti) a chi si è fidato a prestarmi la sua amata copia di Cyrano!]
PS: qualcuno sa dirmi se on-line esiste il testo del Cyrano tradotto più di un secolo fa da Mario Giobbe? Dopo aver letto la traduzione in prosa di Franco Cuomo mi piacerebbe vedere anche quella in versi. Ho cercato da me, ma non ne ho trovata traccia. --> Trovato!