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[venerdì 13 giugno 2003]
I BLOGGER? NON ESISTONO!
(post dichiaratamente accaldato)
Ho appena finito di guardare tutti i sessantottominuti ed otto secondi del filmato che riprende la presentazione del libro "Mondo Blog" di la Pizia alla Feltrinelli di Milano, che il Signor GNUeconomy ha gentilmente messo a disposizione sul suo blog e il risultato è che mi sento un'emarginata.
Ma non un'emarginata normale; mi sento emarginata da un qualcosa che non mi appartiene, che non mi è mai appartenuto e che forse nemmeno esiste.
Chi sono tutte quelle persone presenti nel filmato? Non ne ho la minima idea.
Mi interessa? Relativamente.
La cosa interessante sono i blog (non tutti, solo quelli che amiamo leggere) ed eventualmente, le persone che ci sono dietro, che non sono i blogger.
Ragionamento tortuoso e contorto? Probabile.
Ora so che faccia ha l'artefice di la Pizia, ma cosa mi è cambiato? Nulla, nel senso che non la conosco come persona e quindi aver avuto questa sorta di contatto visivo con lei non mi cambia nulla nella lettura del suo blog.
L'altra notte, incuriosita da questo concorso, ho dato uno sguardo al Signor GNUeconomy, attraverso la sua webcam. Cosa mi è cambiato? Niente; a parte il fatto che mi son sentita una guardona, continuo a non sapere chi è e continuo a vedere il suo blog esattamente sotto la stessa luce (al limite vorrei dirgli che con i capelli tagliati a spazzola modello riccio spinoso incacchioso (foto 05) e con i ciuffi alla Bobby Solo (foto 06) non sta un granché bene, e che invece ci guadagna molto in fascino con le chiome di lunghezza medio/corta (foto 03) :p )
Comunque, anche dopo averli sentiti parlare sono rimasti degli sconosciuti quasi totalmente scollegati dai blog che scrivono e che io leggo.
I loro blog, i pensieri e le parole che ci mettono dentro, i colori e la grafica che han scelto per il loro template; questo sì che son cose a me note.
I blogger non esistono.
Esistono blog, esistono persone, ma i blogger no.
Oh, di certo si può usare il termine blogger per definire colui che scrive un blog, ma che i testi non si scrivessero da soli era scontato e un blog esiste anche se non si conosce la faccia, la voce, le movenze e la vita di chi ci sta dietro.
Emarginata dicevo, da blogger inesistenti e dalla loro voglia di teorizzare.
Loro si conoscono, si incontrano, fanno i dibattiti, filosofeggiano a proposito dello stumento blog.
A loro piace scrivere i blog, essere liberi di dire quello pensano senza compromessi, non si sentono minacciati dai nuovi giovani blogger (inesistenti anch'essi), non temono la volgarizzazione dello strumento blog, amano questo mondo virtuale che poi trova riscontri anche nel reale.
Ma nel virtuale loro non esistono; ad esistere sono i loro blog.
Nemmeno nella vita esistono come blogger perché lì diventano persone.
Nemmeno io esisto qui; esistono solo questi mucchietti di parole sparsi un po' a caso, esistono quelli che leggono, esiste l'immediatezza dei pensieri.
Ma io no.


[Ardesia | 4]

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