Ieri sera un attimo prima ero qui boccheggiante davanti al pc ed un attimo dopo mi son ritrovata seduta in terra, al Parioli, di fianco allo sgabello di Costanzo! Stavo per perdere i sensi dallo spavento quando mi son resa conto che si era trattata soltanto di un'allucinazione provocata dalla concomitanza di due tragici eventi: un momentaneo cedimento del ventilatore che si è bloccato per qualche secondo ed il volume elevato della tv davanti alla quale, tre stanze più in là, stava sonnecchiando mia nonna.
Quando sono andata ad abbassare mi son accorta che ospite da Costanzo c'era lo scrittore
Paulo Coelho, allora ho lasciato l'audio così come stava e me ne son tornata in camera, tendendo le orecchie per sentire quel che diceva!
Ha presentato il suo nuovo libro, "
Undici minuti" e ad un certo punto, raccontando di sé e della sua scelta di diventare uno scrittore ha detto che da ragazzo i suoi genitori non avendolo compreso hanno cercato di "farlo ragionare" facendolo internare varie volte in manicomio. Allucinante! Ma quel che è ancora più sconvolgente è che Coelho ha definito questo comportamento "
un atto d'amore disperato", poi ha continuato spiegando:
"...volevano proteggermi dall'idea di diventare un artista e dato che non sono riusciti a convincermi hanno pensato che avessi bisogno di disciplina e mi hanno internato..."
Il bello è che ha detto queste cose con una tale
leggerezza d'animo che pareva quasi esserne divertito.
Dev'essere il
perdono; quando ci si sforza di
comprendere realmente i gesti delle persone che amiamo, poi ci si sente più leggeri e
sereni.O che si tratti soltanto di un atteggiamento di facciata?
Se l'autore de
"Il guerriero della luce" e de "L'Alchimista" parlasse dei propri genitori intonando una
tiritera incazzosa alla maniera di
Eminem presumo perderebbe una certa dose di credibilità!
Comunque le pareti di casa mia quando parlava lui emanavano
fortissime vibrazioni positive.
Come dite? Era il volume a palla che faceva traballare le fondamenta della casa?!
Uff, ma voi di new-age non capite una cippa, eh?! Bisogna ascoltare le
vibreessssscionnnnnnnn!!!