Ecco, non faccio in tempo a dichiarare che in questo momento per me è meglio evitare come la peste storie tristi e giustamente, da deficente quale sono, mi impantano fino alla punta dei capelli nei colori di Krzysztof Kieślowski - sia resa lode all'inventore del copia/incolla.
Avvolta dalla disperazione del
Film Blu, dalla sua musica malinconica e dai cori greci del finale, devo però ammettere di essermi sentita meno sola nella mia tristezza. Sarà anche una meschinità, ma a volte le sfighe altrui si rivelano un toccasana per il morale in quanto ci spingono a ridimensionare la portata dei nostri drammi.
Ammissione ignobile? Probabilmente.
Ma ritengo che un sentimento rivelato, per quanto basso e abietto possa essere, abbia sempre più ragione d'essere di un qualcosa tenuto celato, fosse anche il più nobile dei pensieri.
"Se anche parlassi la lingua degli angeli
se non avessi l'amore
non sarei che un bronzo risonante"