Oggi mi sento molto solidale con quanto
scrive Silvia.
Niente bambini qui, al momento, ma sono comunque circondata da una combriccola di infaticabili rumoristi.
Dal piano di sotto arrivano a tutte le ore del giorno e della notte i cigolii ritmici e persistenti di una rete ormai ridotta allo stremo da un evidente routine sessuale morbosa. Davvero, quelli del primo piano non fanno altro: tornano dal lavoro, desinano e fanno sesso. Fine dei loro interessi. Oh, magari hanno trovato la strada per raggiungere il nirvana, chi lo sa, ma più probabilmente hanno allestito un set a luci rosse e un sito internet porno a pagamento e si stanno arricchendo dandoci dentro come ricci, ripresi da una web-cam. E non è finita: quando la rete termina il suo straziante lamento, lui, invece di fumarsi una sigaretta, inforca la chitarra e si mette a cantare a squarciagola.
Al piano di sopra invece vive una signora di una certa età che di giorno vince la noia passando l'aspirapolvere per ore e ore, e di notte combatte l'insonnia trascinandosi dietro per tutto l'appartamento un qualcosa che a giudicare dal rumore tonante che fa deve essere veramente ingombrante e pesante. Secondo me si porta a spasso una bara. Probabilmente la sua.
I vicini di pianerottolo sono in piena fase di ristrutturazione dell'appartamento. Basti dire che per risparmiare stanno facendo fare i lavori a degli amici che si presentano ad aprire il "cantiere" nei ritagli di tempo, il che significa che da tre mesi a questa parte non fanno altro che trapanare, sbatacchiare, martellare, sfondare muri (e non soltanto i loro) nei giorni festivi e nelle notti feriali.
Infine c'è un bastardino dal pelo e dall'umore neri come la pece che soffre di solitudine e che quando viene lasciato solo abbaia ininterrottamente... e i suoi bipedi - chetelodicoafare - passano in media dieci ore fuori casa al giorno.
Chi non capisce come si possa perdere la bussola per il casino che fanno i vicini evidentemente non vive in condominio, elementare Watson.
Poi vabbé, spero che nessuno abbia bisogno di una puntualizzazione del genere, ma per sicurezza tanto vale specificare: di fatto un conto è snervarsi, incazzarsi, dannarsi e un altro è uscire completamente di testa e trasformarsi in sadici assassini psicopatici. Anche perché poi in prigione non ti sistemano di certo in una suite privata e insonorizzata.
This is my dance space.
This is your dance space.
I don't go into yours.
You don't go into mine.
(Dirty Dancing)