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[venerdì 12 gennaio 2007]
Tremors
Oggi mi sento molto solidale con quanto scrive Silvia.

Niente bambini qui, al momento, ma sono comunque circondata da una combriccola di infaticabili rumoristi.

Dal piano di sotto arrivano a tutte le ore del giorno e della notte i cigolii ritmici e persistenti di una rete ormai ridotta allo stremo da un evidente routine sessuale morbosa. Davvero, quelli del primo piano non fanno altro: tornano dal lavoro, desinano e fanno sesso. Fine dei loro interessi. Oh, magari hanno trovato la strada per raggiungere il nirvana, chi lo sa, ma più probabilmente hanno allestito un set a luci rosse e un sito internet porno a pagamento e si stanno arricchendo dandoci dentro come ricci, ripresi da una web-cam. E non è finita: quando la rete termina il suo straziante lamento, lui, invece di fumarsi una sigaretta, inforca la chitarra e si mette a cantare a squarciagola.

Al piano di sopra invece vive una signora di una certa età che di giorno vince la noia passando l'aspirapolvere per ore e ore, e di notte combatte l'insonnia trascinandosi dietro per tutto l'appartamento un qualcosa che a giudicare dal rumore tonante che fa deve essere veramente ingombrante e pesante. Secondo me si porta a spasso una bara. Probabilmente la sua.

I vicini di pianerottolo sono in piena fase di ristrutturazione dell'appartamento. Basti dire che per risparmiare stanno facendo fare i lavori a degli amici che si presentano ad aprire il "cantiere" nei ritagli di tempo, il che significa che da tre mesi a questa parte non fanno altro che trapanare, sbatacchiare, martellare, sfondare muri (e non soltanto i loro) nei giorni festivi e nelle notti feriali.

Infine c'è un bastardino dal pelo e dall'umore neri come la pece che soffre di solitudine e che quando viene lasciato solo abbaia ininterrottamente... e i suoi bipedi - chetelodicoafare - passano in media dieci ore fuori casa al giorno.

Chi non capisce come si possa perdere la bussola per il casino che fanno i vicini evidentemente non vive in condominio, elementare Watson.
Poi vabbé, spero che nessuno abbia bisogno di una puntualizzazione del genere, ma per sicurezza tanto vale specificare: di fatto un conto è snervarsi, incazzarsi, dannarsi e un altro è uscire completamente di testa e trasformarsi in sadici assassini psicopatici. Anche perché poi in prigione non ti sistemano di certo in una suite privata e insonorizzata.


This is my dance space.
This is your dance space.
I don't go into yours.
You don't go into mine.

(Dirty Dancing)



[Ardesia | 37]

Commenti
Commento lasciato da silvia il 13/01/2007 alle 19:49 :
probabilmente no, ma quante volte ho sognato di pestare come un pìnolo la mia vicina?
soprattutto quando alle mie lamentele mi risponde, con quella sua volte da jervolino, "ma noooo, non è veeeeero, devi essere più tolleeeerante"

Commento lasciato da pietroizzo il 14/01/2007 alle 16:56 :
lo sapete vero che è pericoloso scrivere certi post di questi tempi? :-))
comunque anche i miei vicini trombano molto più di noi (o forse fanno solo più rumore). Sono fortunato che tutti gli altri abitanti del condominio superano gli 80 anni, quindi se volete tra qualche anno potrete diventare miei vicini di casa...! :-))

Commento lasciato da Ardesia il 14/01/2007 alle 18:43 :
Silvia, come un pinolo? Evvai col pesto, allora ;)

Pietro, pericoloso dici? Ma no, dai. Scommetto che quelli che poi passano ai fatti evitano di scrivere post del genere su un blog :p
Io non ho intenzione di alzare un dito contro nessuno anche perché mi rendo conto che anche i miei vicini a volte devono subire i miagolii isterici modello antifurto del mio gatto... quindi alla fine siamo pari ;)
Ecco, ma forse la maleducazione nelle risposte di cui parla Silvia, la tollererei di meno. Solo che l'unica soluzione, se si vuole evitare di passare il resto della vita in carcere e - per chi ci crede - il resto della morte all'inferno, alla fine temo sarebbe un bel trasloco, ingiusto e brigoso sì, ma se l'alternativa è trasformarsi in Mr Hyde forse bisognerebbe farci un pensierino.


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