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[martedì 15 luglio 2003]
SPLASH
Nel leggere "La notte in cui stavo per morire" sul blog di martebit mi è tornata in mente "Splash", sempre di Bukowski.
Continua a vorticarmi nella testa e tutt'intorno, ormai è ovunque... perciò tanto vale trascriverla anche qui.

Splash

L'illusione è che tu semplicemente
stia leggendo questa poesia.
La realta' è che questa è
più di una
poesia.
Questo è il coltello
di un accattone.
è un tulipano.
è un soldato che marcia
attraverso Madrid.
questo sei tu sul tuo
letto di morte.
questo è Li Po che ride
sottoterra.
no, non è una dannata
poesia.
è un cavallo
che dorme.
una farfalla dentro
il tuo cervello.
questo è il circo
del diavolo.
e non la stai leggendo
su una pagina.
è la pagina che legge
te.
la senti?
è come un cobra.
è un'aquila affamata
che sorvola la stanza.
questa non è una poesia.
la poesia è barbosa,
ti fa venire sonno.
queste parole ti incitano
a una nuova
follia.
ti ha toccato la grazia,
sei stato spinto
dentro una
abbacinante regione di
luce.
adesso l'elefante
sogna insieme
a te.
la volta dello spazio
curva e ride.
adesso puoi morire.
tu puoi morire adesso come
si doveva morire da uomini:
grande,
vittorioso,
con l'orecchio alla musica,
essendo tu la musica,
che romba,
romba,
romba.



Qui
la trovate in lingua originale.


[Ardesia | 6]

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