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[lunedì 28 luglio 2003]
ANATOMIE DELLA VITA INTERIORE

Chissà a cosa avrebbe deciso di rinuciare Camille Claudel se la vita le avesse chiesto di scegliere tra la scultura ed il suo amante e maestro Auguste Rodin.
Probabilmente non avrebbe saputo cosa fare, forse sarebbe impazzita... come poi avvenne nella realtà.
Trent'anni di manicomio.
Ha avuto due vite Camille: la prima di passione, amore, creatività e la seconda, di follia, incomprensione ed isolato abbandono.

Intensità.
Ecco una delle prime sensazioni che provo quando osservo una sua scultura.
L'intensità dei sentimenti.
Nella pienezza del termine, nella totalità del suo significato.
Le sculture di Camille fanno fermare ciò che le circonda, tutto l'universo trattiene il respiro e si sofferma ad osservare il movimento dei sentimenti che traspare dal bronzo.

Tutto è fremito. Viscerale, intenso fremito.



[Ardesia | 64]

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