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[sabato 16 dicembre 2006]
Guards! Guards!
Suona il postino. Due volte. Ma non è un cliché cinematografico; è il nostro codice: significa che c'è un pacchetto troppo grande per essere messo al sicuro dentro la buchetta delle lettere. Scendo, prendo il pacchettino, risalgo. Dalla busta esterna ne estraggo una seconda dentro la quale si annida una scatoletta nera decorata da ghirigori argentei e che ai miei occhi appare come un prezioso forziere intarsiato. Apro la scatola e dentro trovo una nevicata di soffice bambagia e adagiato al sicuro in quel nido di candore... niente. Niente? Niente! L'illuminazione arriva fulminea: ma certo, il regalo è la scatola! Sono stata proprio una stupida a non arrivarci subito. Ma poi leggo il biglietto allegato in cui si parla di un amuleto. E non un amuleto qualsiasi: un bracciale portafortuna assemblato con pietre, perle, sfere acquistate al mercato di Ank Morph - per l'occasione stanziato in Irlanda. Un dono giunto fino a me dal Discworld pratchettiano. Un sogno a occhi aperti. Ma la strada che unisce il mondo della fantasia a quello reale purtroppo è sempre più tortuosa e lungo il percorso ci sono i ladroni... che hanno pensato bene di trafugare la mia magica strenna.
Questo amuleto, pur essendosi volatilizzato in una delle tante voragini di avidità che si aprono fra i diversi piani esistenziali e specialmente negli uffici postali nostrani, è uno dei regali più belli che mi siano mai stati fatti. Ne conserverò gelosamente il ricordo e sono sicura che i suoi favolosi poteri taumaturgici opereranno anche a distanza perché quello che si usa dire di solito a proposito dei regali, forse più per abitudine che per convinzione, in questo caso è assolutamente vero: è il pensiero quello che conta.
All'infame impiegato delle poste che ha rubato un oggetto del quale non potrà mai conoscere la storia e comprendere il vero valore, dedico il seguente brano, tratto - casualissimamente (ehm...) - dal libro che sto leggendo:
"Che nessun giorno gli sembri luminoso, che nessun fuoco lo riscaldi, che nessun amore gli sia fedele, fino a quando non avrà espiato il suo crimine!"
Tiè.


[Ardesia | 1]

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