TOSSONA
Non mi sento molto bene. Tutti mi dicono, giustamente, che dovrei andare subito dal medico, ma a me non va. Non ci voglio andare. Non sono ragionevole, lo so. Ma non ho nemmeno la forza di spostarmi da una stanza all'altra, figuriamoci se posso prendere, rendermi decente, uscire, attraversare mezza città e starmene minimo due ore seduta immobile in una sala d'aspetto.
Non ce la faccio. Non ce la voglio fare.
Al limite schiatto.
Se succede significa che era la mia ora.
Sono fatalista in queste cose.
Se invece me la cavo, alla fine avrò sviluppato degli anticorpi con le palle!
Non è così che funziona?
Senti, ma tu da quant'è che non vai dal medico per una influenza?
Hum, che io mi ricordi, saranno almeno almeno 18 anni buoni.
Ma in tutto questo tempo non ti sei mai ammalata?
Certo che mi sono ammalata, ma sono guarita così.
Ah. Però questo non mi pare un atteggiamente molto saggio.
Non ho mai preteso che i miei atteggiamenti fossero ritenuti saggi.
Sì, ma...
Sì, ma, sto paio di palle. Io oggi dal dottore non ci vado. Vediamo che succede domani.
Ok. Che la forza sia con te.
Io confido più che altro nel sacro potere rigenerante dell'aspirina.
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