Sto leggendo "
Artemis Fowl" e come lettera veloce e poco impegnativa, utile a spezzare la lunga e complessa narrazione della storia della matematica racchiusa ne "Il teorema del pappagallo", devo dire che non è male. D'altronde ho sempre avuto un debole per il libri "per bambini", tranne che quando ero bambina, naturalmente. Nei giorni scorsi mi son anche tuffata in "
Coraline" di Gaiman, ma devo ammettere che l'immersione non è stata degna delle mie aspettative. Ridatemi "
Nessun dove", vi prego! Insomma, "Coraline", è una storia molto più "semplice" di quanto mi sarei aspettata, anche se bisogna dare a Gaiman quel che è di Gaiman, che riesce a creare atmosfere terrorizzanti anche all'interno di una favoletta apparentemente lineare.
Per quanto riguarda "
Il teorema del pappagallo", son ferma a pagina 421 che in termini di storia matematica equivale dire che son arrivata circa al diciottesimo secolo e che dovrei quindi affrontare Leonhard Euler, ovvero Eulero, ma la voglia non è molta. Intendiamoci, il romanzo tutto sommato mi "prende", ma credevo che la matematica vi ricoprisse un ruolo marginale e non che fosse il motore traente di tutta la vicenda.