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[venerdì 17 ottobre 2003]
"Mr Brother" di Michael Cunningham
INDICE
- Prefazione - 5
- Mister Brother - 13
- Mister Brother: partitura per ottetto - 33
- Puttana - 41
- Virginia Woolf, una tranquilla rivoluzionaria - 53
- Tutto qui (o del lavoro del traduttore) di Ivan Cotroneo - 105

Dalla quarta di copertina:
"Mr Brother" raccoglie tre testi brevi dell'autore di "Le ore".
Si tratta di due racconti, "Mr Brother" e "Puttana", che esplorano due straordinari momenti di rivelazione nella vita di due ordinari ragazzi, e di un breve saggio, "Virginia Woolf, una tranquilla rivoluzionaria", che racconta le relazioni e le influenze - reciproche, se in letteratura tutto esiste contemporaneamente - fra due scrittori separati dal tempo ma uniti da una comune visione del mondo. A legare e ad attraversare i testi, tre interventi sul significato, la tecnica e l'importanza della traduzione letteraria.


E' un libricino che consiglio spassionatamente. L'ho riletto stamattina e non ho potuto fare a meno di dedicargli un post anche se son quasi certa di averne già parlato mesi fa.
"Mr Brother" è un racconto intriso di una sincerità spiazzante.
L'ovvietà si trasforma in rivelazione letteraria e poche pagine riescono a trasmettere un'esperienza di vita talmente profonda che alla fine va a confondersi anche con i ricordi di chi, come me, fratelli da invidiare non ne ha mai avuti, ma che più di una volta ha provato una sgradevole sensazione di indeguatezza nei confronti di qualcuno o della vita.
L'altro racconto, "Puttana", - brevissimo - invece mi ha trasmesso un senso di vuoto e di incompiutezza.
Il saggio su Virginia Woolf ritengo possa essere di grande interesse per tutti coloro che hanno amato "Le ore" e per chi, leggendolo, si sia chiesto come mai tra tanti scrittori Cunningham prediliga a tal punto la Woolf da riuscire a creare con lei una sorta di alchemica simbiosi letteraria.
I brani riguardo il mestiere del traduttore sono illuminanti.
Tradurre un romanzo penso che sia un vero e proprio viaggio mentale al quale purtroppo spesso non si dà la giusta importanza; purtroppo si sente parlare di un determinato traduttore soltanto quando c'è da recriminare qualcosa in negativo.


[Ardesia | 24]

Commenti
Commento lasciato da Francesco il 17/10/2003 alle 18:05 :
Ho avuto modo di conoscere un traduttore piuttosto importante. Ogni volta che ci sentiamo o che ci vediamo io vedo la frustrazione nei suoi occhi. Ho comprato l'ultimo libro che ha tradotto per affezione nei suoi confronti. Ma questo non glielo dirò. Potrebbe emozionarsi. <br><i>Ciao L'Intercapedine. Sono arrivato al tuo blog leggendo i primi post di Inkiostro. E ho deciso che metto un link a te sul mio blog. A presto. </i>

Commento lasciato da Francesco il 17/10/2003 alle 18:05 :
Ovviamente i tag non funzionano. Scusa.

Commento lasciato da vale il 17/10/2003 alle 19:18 :
Grazie del contributo motivazionale al mestiere del traduttore (anche se non so se posso ancora in-categorizzarmi)! Cito in proposito una frase di Nergaard che mi ha colpito molto:'La traduzione è luogo privilegiato per far incontrare le lingue, le letterature, le culture; per unire il passato e il presente, il lontano e il vicino'.
Molto bello il tuo commento a Mr Brother...che mi passerai, vero? Baci!

Commento lasciato da Lizaveta il 17/10/2003 alle 21:06 :
Ho comprato Hawkw, son qui che lo guardo, non l'ho ancora aperto, lo annuso e lo liscio.
(e guardo la sua foto, managgia quanto è bello)
Ti dirò come è.

Commento lasciato da Lizaveta il 17/10/2003 alle 21:06 :
Hawke volevo dire :(

Commento lasciato da Ardesia il 18/10/2003 alle 11:21 :
velocissimamente che altrimenti mi lascian a piedi...
Francesco... ma ciao :)
Liza non farci cose strane con quel libro, eh! Ethan è un uomo sposato (anche se a me sua moglie sta sulle scatole!)
Valeeeee :))) Mi si illumina la giornata quando ti vedo qua! Metto subito il libro in valigia, così non me lo scordo ;)


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