"I was born twice: first, as a baby girl, on a remarkably smogless Detroit day in January of 1960; and then again, as a teenage boy, in an emergency room near Petoskey, Michigan, in August of 1974."
Così inizia il racconto di Cal, la voce narrante di Middlesex, l'ultimo romanzo di Jeffrey Eugenides (già autore de "Le vergini suicide") che giusto un paio d'ore fa è stato insignito del premio Pulitzer per la narrativa del 2003.
Middlesex narra le vicende tragi-comiche di un quarantenne ermafrodito americano e della sua famiglia di origini greche, ma non lo fa limitandosi ad una descrizione canonica; questa saga familiare affonda le radici in profondità, scavando nelle parentele genetiche dei personaggi, nella loro storia e in quella del loro paese, nell'evoluzione intima del singolo componente ed in quella interpersonale. Il tutto viene sviscerato attraverso una scrittura fluida e brillante che non dà adito a rallentamenti di sorta.
Tratto dal LATIMES dello scorso settembre: "...we come to know his brother, parents, grandparents, aunts, uncles and teenage crushes just as we have come to know our own. And in his exhaustive family inventory, we recognize the many baffling forces at work during our childhoods that shaped us into the adults we became."
Dai commenti dei lettori americani e dalla decisione dei componenti della giuria del Pulitzer sembrerebbe di trovarsi davanti ad un raro gioiello letterario. Staremo a vedere, ma le premesse sembrano esserci tutte.
Avrebbe dovuto uscire la traduzione italiana il mese scorso, ma evidentemente la questione ha subito dei rallentamenti; probabilmente ora che si è aggiudicato il Pulitzer il suo percorso verso lo scaffale delle librerie sarà meno scosceso.

Per chi volesse vedere la lista completa dei vincitori delle varie categorie del Pulitzer, ma come me, non riuscisse momentaneamente ad aprire il sito ufficiale del premio (presumibilmente sarà sovraccarico di contatti dato che i risultati sono usciti da poco), può trovare tutto leggendo questo articolo sul sito della CNN.

Gli altri romanzi finalisti al Pulitzer...
...erano "Servants of the Map: Stories" di Andrea Barrett e "You Are Not a Stranger Here" di Adam Haslett.