Presa da un momento di sconforto e spinta da un gesto quasi inconsapevole, poco fa ho fatto una ricerca su
google con la parola
"insoddisfazione"; forse speravo di ritrovarmi davanti le sfogo di qualche compagno di sventura a cui sembrasse di avere una vita più insensata della mia; è brutto a dirsi, ma si sa, le sfighe altrui spesso fanno dimenticare, almeno momentaneamente, le proprie. Invece dove finisco? Sulla
pagina di un sito in cui sono riportate le parole di un certo
Krishnamurti, un non meglio identificato filosofo indiano, che in pratica esalta la condizione d'insoddisfazione personale e la reputa una spinta indispensabile alla riflessione esistenziale:
"Non abbiate paura dell'insoddisfazione, anzi, alimentatela fino a che la scintilla diventa una fiammata e vi ritrovate perennemente insoddisfatti di ogni cosa - il lavoro, la famiglia, la tradizionale ricerca di denaro, prestigio, potere - di modo che cominciate davvero a pensare, a scoprire..."
Quando ho letto all'interno del suo discorso
"scintilla", ovvero il mio nick, mi son sentita una specie di predestinata; è un segno del destino - mi son detta - il buon Krishnamurti si sta rivolgendo proprio a me!
Ma predestinata a cosa? Bhe, all'autocombustione naturalmente, dal momento che il saggio pensatore mi consiglia di evolvere in una fiammata di insoddisfazione perenne...
Se continuo a leggere:
"Dunque bisogna avere dentro di sé questa insoddisfazione totale - ma con gioia. Capite? Bisogna essere completamente insoddisfatti, ma non lamentandosi, bensì con gioia, con allegria, con amore.", mi accorgo che il tipo pare sfottere! Gente siete insoddisfatti di voi? Bene quale occasione megliore per gioire tutti insieme? Ma valàvalà! Se i sentimenti negativi rendessero felici, allora non sarebbero poi tanto negativi, ma qui si sta facendo un po' troppa confusione.
A questo punto che fare? Cercare un link magari più impersonale e benevolo? Oppure lasciare perdere e rendersi conto che non si è nemmeno in grado di essere insoddisfatti come si deve? Boh. Non saprei... Mi gioco di nuovo la carta
"google"...
L'oracolo, avendomi accettato la ricerca analizzando le parole
"questo punto che fare cercare un magari più impersonale" si è espresso segnalandomi la pagina di un sito di
chirurgia toracica in cui ho potuto apprendere, tra l'altro, le
"10 tesi di Popper sull'errore in medicina":
9 - Se siamo noi che attiriamo l'altrui attenzione sugli errori altrui, dovremmo ricordarci di errori simili che noi abbiamo fatto. Dovremmo tenere a mente che errare è umano e che i più grandi scienziati commettono errori.
Rassicurante, vero? Che fosse insoddisfatto anche Popper?! Non saprei, ma considerata la natura delle sue tesi sull'errore medico, di certo soffriva di una forma acuta di
paraculaggine! Ci tengo a precisare che comunque io non sono un medico e che quindi questa mia diagnosi potrebbe anche
NON essere sbagliata!