Giovedì prossimo molte reti televisive locali trasmetteranno uno spettacolo di
Dario Fo e Franca Rame, incentrato per lo più sui contenuti una piece teatrale intitolata "
Ubu Bas va alla guerra" che si è tenuta ieri sera al
Teatro Nazionale di Milano ("In occasione del 77° compleanno di Dario Fo, lunedì 24 marzo alle ore 21.00 al Ventaglio Teatro Nazionale, l’istrionico premio nobel, la sua compagna di sempre, Franca Rame, e il figlio Jacopo si esibiranno in uno spettacolo unico dal titolo
"Ubu-Bas va alla guerra". Il momento di festa in realtà cela il desiderio di analizzare e farci riflettere sul delicato momento politico internazionale che tutti noi stiamo vivendo.")
Un articolo a cura di Nicla Oldoini pubblicato il 23 marzo scorso su "
La Stampa Web" riportava la seguente affermazione di Fo:
"Cercheremo di uscire dal cliché dell'informazione da arido salotto della tivù; lo spettacolo sarà inframmezzato da interviste già registrate a Giorgio Bocca, a Luttazzi, ma anche dalla proiezione di filmati che mostrano i rapporti della Cia con Bin Laden. Leggerò infine la lettera di Gabriel Garcia Marquez a Bush dopo la tragedia delle torri gemelle e molte altre testimonianze. Saremo lì, sul palco, con la nostra faccia, esponendoci, per dire pace ad alta voce".
Inoltre alla domanda "Perché non ci hanno pensato Mediaset o la Rai?", sempre Fo aveva risposto:
"Mi viene da ridere. Se questo fosse accaduto, allora avremmo potuto gridare al miracolo e all'inizio della rivoluzione. Non vado in Rai dai tempi di Celentano e se le cose continueranno di questo passo credo che non ci metterò più piede. In Italia c'è la forca caudina berlusconiana: i media non sono liberi, sono obbligati a dire quel che piace al padrone. E io in questo giochino non ci casco".