<< post precedente - pagina principale - post successivo >>

[sabato 15 marzo 2003]
"Cara mamma, ti scrivo dal fronte di guerra"
Camp Silvio, deserto iracheno, 2 marzo.
Cara mamma, siamo in zona operativa. Ci hanno detto di non usare mai la parola guerra, locuzione antiquata e drammatizzante, ma piuttosto termini come intervento preventivo, motivi tecnici, obliterazione degli obiettivi. Anche noi soldati dobbiamo esprimere i nostri sentimenti in modo acconcio. Ad esempio non si dice “cagarsi addosso dalla paura” ma “elaborare lo stress in modo autoreferenziale”. Quindi sono il tuo Cosimo, e mi sto autoreferenziando perché ho paura che mi obliterino.

Inizia così lo scritto di Stefano Benni apparso su la Repubblica all'inizio dello scorso febbraio. Purtroppo, a distanza di un mese e mezzo, si tratta ancora di un argomento di pungente attualità.


[Ardesia | 4]

Commenti

Aggiungi un commento
This item is closed, it's not possible to add new comments to it or to vote on it



Creative Commons License
Diritti e rovesci
Quando non viene chiaramente speficato chi è l'autore delle parole che trovi qui sopra significa che è farina del mio sacco, quindi se riporti altrove qualche frase/capoverso/periodo/post sei pregato di indicare che si tratta di roba che arriva da questo blog e di segnalarne il link.
Se vuoi contattarmi puoi farlo qui.