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[mercoledì 04 giugno 2003]
Boni, state boni, boni che c'è Matt Dillon
C'è un film di Coppola del 1983 intitolato "I ragazzi della 56° strada" ("The outsider") che per le adolescenti di qualche anno fa rappresentava una sorta di Eldorado testosteronico/cinematografico. Erano i tempi in cui Patrick Swayze sculettava suadente in "Dirty dancing" e Tom Cruise/Maverik svolazzava irriverente fra il letto della sua istruttrice di volo e lo spazio aereo nemico, e si favoleggiava di un fantomatico film, in cui entrambi questi sex symbol avrebbero recitato insieme quando ancora non gli cresceva la barba. Poiché io ero un tipo intraprendente non ci ho messo molto a farmi la tessera al viedeo noleggio de a vedermi "The outsider". Scoprii così che fra i ragazzi della 56° strada c'era anche un certo Matt Dillon, la cui presenza scenica surclassava quella degli altri.
Ieri sera, quando nel bel mezzo di un selvaggio zapping televisivo, mi son ritrovata davanti Costanzo che intervistava Dillon in occasione dell'uscita del suo ultimo film ho avuto un sussulto! Mia nonna direbbe che "l'è propri un bel'omàn"........ehm, non Costanzo; intendo Dillon!
Altro che il tamugno Cruise e l'ormai decadente Swayze: Dillon è meglio ora che vent'anni fa. Inoltre solitamente quando si vede un attore al di fuori di un film non si può non rimanere delusi nel rendersi conto che quello che sembrava una sorta di bronzo di riace holliwoodiano, al di fuori del set ha più le sembianze di una statua di cera lasciata accidentalmente in spiaggia a ferragosto o di una mela raggrizita e andata a male. Quindi quando questo non accade non si può non rimanerne colpiti!
Peccato che lo abbiano spedito tra le grinfie di Costanzo, che lo ha trattato come una specie di burattino, spingendolo a ballare il mambo con una ragazza della scorsa edizione di "saranno famosi" (trasmissione che ora è stata ribattezzata "gli amici di Maria" in quanto a nessuno pare fosse venuto in mente che non si può prendere e sfruttare deliberatamente il logo di un'altra trasmissine televisiva, senza avere prima l'accortezza di chiedere l'autorizzazione). Alla fine poi Costanzo ha tessuto le lodi di Dillon dicendo che gli attori italiani quando vanno ospiti in trasmissioni per promuovere i propri film dovrebbero prendere esempio da lui e da tutti gli americani in genere che non si fanno problemi a stare al gioco e a scherzare.
Questa cosa mi ha fatto imbestialire; se uno, come Dillon, se la sente di farsi il ballettino, buon per lui, niente di male, ma se un poveraccio italiano che di mestiere fa l'attore e non lo show man, si rifiuta di fare un qualcosa che non rientra nelle sue competenze artistiche poiché non ama far caciara e non gli viene spontaneo, non vedo perché debba essere additato come bacchettone da uno che da più di vent'anni passa tutte le sere appollaiato su di uno sgabello.

Il casto completo di "The outsider": C. Thomas Howell (Ponyboy Curtis), Matt Dillon (Dallas Winston), Ralph Macchio (Johnny Cade), Patrick Swayze (Darrel Curtis), Rob Lowe (Sodapop Curtis), Emilio Estevez (Two-Bit Matthews), Tom Cruise (Steve Randle), Glenn Withrow (Tim Shepard), Diane Lane (Cherry Valance), Leif Garrett (Bob Sheldon), Darren Dalton (Randy Anderson), Michelle Meyrink (Marcia), Tom Waits (Buck Merrill), Gailard Sartain(Jerry), William Smith (Store Clerk).


[Ardesia | 19]

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