E' da ieri che il repeat non si schioda da "When the sun goes down" degli Arctic Monkeys: prima lenta poi pompata poi di nuovo lenta, con uno stacco di schitarramenti talmente energico da far vibrare di piacere anche le vibrisse del mio gatto perennemente impennicato (e si sa: le vibrisse del gatto-ronfone non mentono!). Per ora non mi sono nemmeno preoccupata di capire il testo: ho soltanto "nasato" che si parla delle faccende di una ragazza col suo protettore affaccendata o di qualcosa del genere. L'unica cosa di cui son sicura è che c'è un riferimento, probabilmente un tributo, a "Roxanne" dei Police - he told Roxanne to put on her red light - e tanto mi basta.

UNO
"Osservate con quanta previdenza la natura, madre del genere umano, ebbe cura di spargere ovunque un pizzico di follia. Infuse nell’uomo più passione che ragione perché fosse tutto meno triste. Se i mortali si guardassero da qualsiasi rapporto con la saggezza, la vecchiaia neppure ci sarebbe. La vita umana non è altro che un gioco della follia. Il cuore ha sempre ragione."
[Adattamento da "Elogio alla follia" di Erasmo da Rotterdam]


DUE
"At 17 I went to prison for murder [*]
By 19 I was penniless and heartbroken [*]
I almost drowned at 20 [*]
My mind started to go at 24 [*]
Then I had my memory erased at 28 [*]
And by 29 ..... I was in neverland [*]
My real life doesn't need any extra drama
thats why my card is American Express"


TRE
(Da notare assolutamente il cagnolino sul cornicione e la rana che salta via dalla doccia della grondaia.)