La mia adorata torre è stata inserita
qui, nel blog
Italian-Bell Towers :)
Avete presente tutti il primo verso della
Divina Commedia, giusto? Quel "Nel mezzo del cammin di nostra vita..." che se ci pensate bene è tutto un programma. Sì, lo so che quella frase sta solo a indicare l'età approssimativa di Dante quando si è fumato l'impossibile e ha iniziato a far bisboccia con Virgilio, ma quando la sento mi viene sempre da prenderla alla lettera. Il mezzo preciso. Hai vissuto tot anni e per certo ne vivrai altrettanti. Nessuno di noi sa quando si trova esattamente nel mezzo della propria vita. Non si può. Invece quella torre per me è come un faro: quando arrivo vicino alla sua ombra so che che lì è il mezzo e più o meno fino ad ora la mia vita è gravitata attorno alle lancette di quel suo orologio. Sapere dove si è e dove si vuole andare non è forse più importante che conoscere l'esatto numero di giorni, mesi, anni che ci restano da vivere? Del resto il secondo e il terzo verso dell'
Inferno, sempre se presi alla lettera, in un certo senso non avvalorano questa tesi? "Mi ritrovai per una selva oscura / ché la dritta via era smarrita."