Il romanzo più famoso di
Richard Brautigan è "Pesca alla trota in America", ma dato che questo è dichiaratamente, già a partire dal titolo, un blog di nicchia - ultimamente mi gira così, non fateci caso - oggi parlerò di un paio di suoi libri meno conosciuti.
"Sognando Babilonia" è un romanzo che si stranisce da solo, che si estrania e fa estraniare. La scrittura è quasi elementare; continue ripetizioni di concetti ed azioni, passaggi brevi, capitoli lunghi al massimo qualche facciata. Il primo ad apparire fuori dal mondo è proprio il protagonista, il cui ruolo, e cioè quello di detective, gli imporrebbe invece di avere una certa padronanza della situazione. Ma lui è un sognatore nell'accezione letterale del termine, e combatte quotidianamente per non soccombere all'universo immaginario che da molti anni oramai preferisce a quello reale.
Babilonia è una sorta di dimensione parallela in cui rifugiarsi per apparire migliori di quel che si crede di essere, ma i siparietti immaginari alla lunga sortiscono l'effetto che Brautigan secondo me si è preposto quando li ha scritti e cioè quello di irritare il lettore, che da che mondo è mondo, preferisce storie sfigate, ma che trasmettono un sentore di verità, a tiritere tutte rose e fiori, ma inventate.
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-> incipit]
"La casa dei libri" parla di una misteriosa "biblioteca" nella quale vengono accolti e raccolti tutti i dattiloscritti e manoscritti più strambi della terra. Si tratta di libri che se proposti ad un qualsiasi editore non verrebbero mai pubblicati, ma che invece nell'edificio con la campanella d'argento e la porta a vetrate trovano sempre qualcuno, 24 ore su 24, a dargli un entusiasta benvenuto ed a catalogarli. Ma la casa dei libri rappresenta soltanto la parte iniziale della vicenda; è allo stesso tempo il luogo che fa da sfondo alla nascita di un grande amore ed il punto di partenza per un viaggio in Messico, per porre fine ad una gravidanza imprevista.
Si tratta quindi di un viaggio dentro al viaggio, nella miglior tradizione della cultura beat.
I libri, i sentimenti, lo spostamento fisico; sono tutti modi diversi per compiere un percorso intimo di riflessione e mutamento.
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-> incipit]
La peculiarità di questi due romanzi è quella d'apparire inizialmente sempliciotti e didascalici, per poi svelare, celato fra le righe, un profondo simbolismo che, mano a mano che si procede nella lettura, diviene chiaramente percepibile anche in quello che potrebbe apparire come il più irrilevante dei particolari.