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[giovedì 13 febbraio 2003]
"31 SONGS"
Che Nick Hornby vivesse immerso nella musica era ormai palese: "Alta fedeltà", forse il suo romanzo più famoso, e la sua raccolta di articoli e recensioni musicali intitolata "ROCK, POP, JAZZ & ALTRO", lo dimostravano già ampliamente. Ora a testimonianaza di questa sua viscerale passione c'è anche il suo ultimo lavoro letterario, "31 songs", in cui Hornby ha raccolto, analizzato e raccontato 31 delle sue canzoni preferite. Comporre delle liste che comprendessero le 5 migliori cose, situazioni, libri, dischi canzoni, cibi, film, etc... era l'ossessione del protagonista di "Alta fedeltà"; ora l'Hornby che si racconta in prima persona, e non mistificandosi nel personaggio di un romanzo, è balzato in un sol colpo a 31.
"31 songs
" uscirà in inghilterra il 27 febbraio accompagnato da un CD che raccoglie 11 canzoni fra quelle descritte nel libro.

Lista delle 31 canzoni della lista di Hornby:
Teenage Fanclub, "Your Love Is The Place That I Come From"
Bruce Springsteen, "Thunder Road"
Nelly Furtado, "I’m Like A Bird"
Led Zeppelin, "Heartbreaker"
Rufus Wainwright, "One Man Guy"
Santana, "Samba Pa Ti"
Rod Stewart, Mama, "You Been On My Mind"
Bob Dylan, "Can You Please Crawl Out Your Window?"
The Beatles, "Rain"
Ani DiFranco, "You Had Time"
Aimee Mann, "I’ve Had It"
Paul Westerberg, "Born For Me"
Suicide, "Frankie Teardrop"
Teenage Fanclub, "Ain’t That Enough"
J. Geils Band, "First I Look At The Purse"
Ben Folds Five, "Smoke"
Badly Drawn Boy, "A Minor Incident"
The Bible, "Glorybound"
Van Morrison, "Caravan"
Butch Hancock and Marce LaCouture, "So I’ll Run"
Gregory Isaacs, "Puff The Magic Dragon"
Ian Dury, "Reasons To Be Cheerful"
Richard and Linda Thompson, "Calvary Cross"
Jackson Browne, "Late For The Sky"
Mark Mulcahy, "Hey Self-Defeater"
The Velvelettes, "Needle In A Haystack"
O.V. Wright, "Let’s Straighten It Out"
Royksopp, "Royksopp’s Night Out"
The Avalanches, "Frontier Psychiatrist"
Soulwax, "No Fun / Push It"
Patti Smith, "Pissing In A River"

Tratto dall'introduzione di "ROCK, POP, JAZZ & ALTRO":
"La musica per me è importante in pratica quanto qualsiasi altra cosa che non abbia due gambe (e infinitamente di più di qualsiasi cosa con quattro): è un carburante, una compagna, una fonte costante di ispirazione letteraria, una consolazione, un energetico, un mezzo di espressione personale quando, come spesso succede, i mezzi che ho a disposizione mi vengono meno. È quindi evidente come qualsiasi cosa che tenti di descriverla o lodarla o contestualizzarla sarà importante anche per me. Hanif Kureishi una volta ha detto che «il pop è qualcosa che chiede a gran voce che non si scriva su di esso. È fisico, sensuale, del corpo piuttosto che della mente». Ma a me sembra che se accettiamo questa idea, accettiamo anche che le parole abbiano un uso limitato — che i piaceri del cibo, e il sesso, e il ballo, e lo sport vadano oltre, che le parole non possano spiegare la rabbia, o l’angoscia, o la stanchezza, o la disperazione, o il dolore fisico — e come scrittore, non sono preparato a farlo. Se pensassi che le parole sono veramente limitate nel loro uso, allora abbandonerei il mio lavoro attuale e imparerei a suonare la chitarra..."

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In questo periodo mi sento latente e latitante... Probabilmente continuerò a trascurare i miei blog ancora per un po'.


[Ardesia | 4]

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