[martedì 14 gennaio 2003]
Ho sognato un blog.
Inizialmente era timido e restio; non voleva mostrare troppo di sé... Temeva che se si fosse lasciato andare si sarebbe sentito ancora più nudo ed indifeso di quanto già non gli sembrasse d'essere. Ma poi scoprì che gli altri non erano poi molto diversi da lui, se non in apparenza, e si sentì più tranquillo. Il timore di mostrarsi per quello che era piano piano svanì ed arrivò così al punto di nascondere agli altri soltanto ciò che non ammetteva nemmeno a sé stesso.
A volte gli capitava di sentirsi inutile, e si chiedeva a cosa potesse mai servire la sua esistenza, ma sapeva bene che quella era una domanda che si erano posti anche altre migliaia di blog, ogni giorni, dall'inizio dei tempi, e che nessuno aveva mai saputo trovare una risposta soddisfacente, quindi tanto valeva interrogarsi per un po', ma poi lasciar perdere e continuare la propria vita come sempre, giorno dopo giorno, post dopo post.
Sono strani esseri i blog; non appartengono a nessun luogo, a nessun tempo... messaggi in bottiglia senza mare, palloni aerostatici senza cielo...
Io ne ho sognato uno che ancora non esiste...o che forse è già morto.
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