Fumata nera
Hey tu, fumi? E dimmi, sei solito acquistare le sigarette ai distributori automatici? Una gran comodità, vero? Sempre a disposizione, tutti i giorni, festivi compresi, ventiquattrore su ventiquattro. Aperti tutta la notte. Arrivi lì di fronte, l'autoradio a palla a sovrastare il fracasso del motore lasciato nell'ebollizione del suo brontolio. E perché non approfittare della frescura notturna per farsi una bella chiaccherata al cellulare mentre ci si accende la prima del pacchetto? Come dici? La linea è disturbata? Tocca urlare un po', ma tanto in giro non c'è nessuno. Già, in giro non c'è proprio nessuno... Sono tutti nei loro letti a maledire il grandissimo pezzo di letame avariato che li sta tenendo svegli alle 4 di mattina. Maledicono lui, la sua macchina, la sua autoradio, il suo cellulare, le sue sigarette, ma soprattutto il suo cervellino da protozoo ritardato che non arriva a capire che tutte quelle finestre spalancate non sono dipinte su una scenografia di cartapesta.
Va bè, direte voi nel silenzio assopito delle vostre case, non si può perdere così la pazienza per uno che fa un quarto d'ora di casino. Certo, avete ragione, un po' di sano spirito di sopportazione bisogna sfoderarlo, ma quando la scenetta si ripete una decina di volte a notte lo spirito di sopportazione fa i bagagli e se ne va in ferie. Senza considerare quelli che arrivano in gruppo e si mettono a simulare la finale dei mondiali con una lattina di birra.
Avete presente la scena di Schindler's List in cui allo psicopatico bastardo nazista vengono i pruriti e si mette sul balcone a "giocare" al tiro al bersaglio con i prigionieri?
Meglio che non aggiunga altro va.
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