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[martedì 24 giugno 2003]
In esclusiva per voi: il primo di su, il primo di giù, il primo qua, il primo là
Di cialtroni bravi a riempirsi la bocca con le parole è sempre stato pieno il mondo.
C'è chi lo fa per una sorta di sboronaggine intrinseca, chi per difesa, chi per necessità.
Una volta ci si limitava a raccontare stupidaggini agli amici del bar ed alle donne che si volevano abbordare, inoltre si pompavano i curriculum vitae inventandosi le credenziali.
Da quando internet è diventato accessibile a tutti, o quasi, sembra che ci sia stata una migrazione di portata mondiale: ora tutti i racconta-balle si sfogano on-line, facendosi la home page o il blog e riempendolo di assurdità.
La cosa più ridicola sono le pagine di presentazione.
Ti si ferma l'occhio sulla scrittina "chi sono", clikki il link e ti ritrovi davanti ad una schermata che ti fa sentire un emerito incapace. Leggi e ti chiedi come sia possibile che uno a 22 anni sia laureando in legge, giornalista, webmaster, arbitro di calcio, e che trovi anche il tempo di fare volontariato! Per qualche istante ti senti la merda più merda del pianeta, ma poi ti riprendi un attimo e indaghi meglio, insinuandoti nei meandri del sito del fenomeno. Così scopri che quando dice "laureando" intende che è iscritto al corso universitario, che prima o poi intende laurearsi e non che è sul punto di discutere la tesi; salta fuori che si definisce "webmaster" per il semplice fatto di aver messo in piedi con "front page" le tre paginette che stai guardando e che per "volontariato" intende fare volontariamente, e cioè senza che nessuno spazzino si debba prendere la briga di puntargli una rivoltella alla tempia, la raccolta differenziata dei rifiuti; inoltre leggi che si reputa "giornalista" poiché posta i suoi commenti sportivi sul forum della squadra del cuore e che l'arbitro lo fa, sì, ma ai ragazzini di sette anni che si ritrovano a giocare per passatempo nel campetto di terra battuta che si trova sotto casa sua.
Ma vi pare normale?!
E quelli che, parlando del proprio blog o sito, dicono cose del tipo: "il primo blog che parla di..."? Come faranno mai ad avere la certezza assoluta che quel determinato argomento non sia mai stato trattato da nessun'altro?! Hanno fatto una ricerca accuratissima? Al giorno d'oggi, in cui sembra che tutti abbiano già parlato di tutto, vedere diciture del genere mi fa veramente irritare. Se ne avessero la certezza matematica lo potrei capire, ma in questo mondo virtuale costituito da migliaia di blog e siti è pressoché impossibile essere sicuri di stare proponendo davvero qualcosa di esclusivo.

Ora per protesta mi metto da qualche parte nel blog la dicitura "La prima *scintilla* che abbia mai fatto luce in un'intercapedine", poi mi faccio il tastino "chi sono" linkato ad una pagina in cui mi spaccerò per scrittrice, dato che sto scrivendo; webmaster e grafica, perché il codice del template me lo son modificato tutto, da cima a fondo; critica letteraria e cinematografica perché commento libri e film; poi naturalmente opinionista, dattilografa dato che ho copiato un paio di documenti per mia madre; maestra e professoressa di discipline varie ed eventuali perché ho sempre aiutato i miei cuginetti coi compiti; veterinaria poché mi occupo di gatto e pesce rosso; infermiera, dal momento che faccio le punture a mia nonna; elettricista perché ho cambiato le pile al termostato e idraulico in quanto ho tolto dal cesso, evitando un allagamento di portata epica, il rotolo di carta igienica che ci aveva spinto dentro il micio.


[Ardesia | 5]

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