L'altra notte mi sono guardata
"La meglio gioventù", entrambi gli atti, tutti di filato: visione continuata da mezzanotte e mezza fino a circa le sette di mattina, con giusto quattro pause in mezzo (due per andar in bagno, una per bere e quella obbligatoria per passare dal dvd1 al dvd2). Alla fine son crollata: peccato perché altrimenti mi sarei vista subito con piacere anche i contenuti speciali.
Devo dire che anche se i personaggi quando dovrebbero avere ventanni ne domostrano almeno trenta e che quando ne dimostrano trenta in realtà dovrebbero averne cinquanta, anche se Matteo nell'estate del 1966 indossa una camicia che sembra proprio una di quelle della Decathlon, anche se gli amici di Nicola lo sfottono per aver preso 30 al primo esame quando si è appena visto benissimo che di voti sul libretto ce ne sono altri, anche se di "anche se" ce ne sarebbero ancora, è proprio un bel pezzo di storia, in tutti i sensi.