In principio erano quelle ad inchiostro cancellabile e la gommina sul cappuccio, poi fu il turno delle economiche
BIC e, quasi contemporaneamente, delle più costose
PILOT, con quell'inconfondibile tig-tig-tig che faceva la punta sui quaderni, e che smontate si trasformavano in mini-cerbottane indispensabili per la sopravvivenza all'interno di qualsiasi classe di scuola elementare o media durante le frequentissime battaglie a pallini di carta.
Logicamente esistevano tanti altri tipi di penne (come quelle gialle a righe nere modello grissino/apemaia, quelle azzurre grossissime, multi-punta che contenevano 4 diversi colori, ma ne giravano anche modelli a 8 e forse più serbatoi, poi i primi tratto-pen), ma si trattava soltanto di meteore passeggere; ai miei tempi i pilastri della scrittura erano le BIC e le PILOT.
Non si poteva sbagliare; la scelta non era ampia e una volta scelta la marca era impossibile vacillare per l'indecisione poiché il modello era unico! Bastava decidersi sul colore e si era a posto col mondo.
Ora le cose sono più complicate. Nell'era delle penne ottiche, dell'inchiostro a gel a seccamento rapido (talmente rapido che spesso si secca ancora prima di uscire dalla penna!), sfere in carburo di tungsteno e punte in acciaio inox, scegliere una penna non è certo una cosa da poco! Bisogna tenersi sempre aggiornati, testare i vari tipi di tratto, scegliere fra le varie tonalità dei colori... ma cosa ancora più complicata, bisosogna ricordarsi nomi complicatissimi! Sì, perché le penne moderne oltre ad un design innovativo e d'avanguardia, hanno denominazioni a dir poco futuriste quali "Signo Erasable Gel", "Tratto Symbol Soft", "Stabilo Bionic", "Hi-Tecpoint". Alcune poi hanno caratteristiche impensabili! Ad esempio, la descrizione della "Uniball Vision Elite" recita: "
l'innovativo meccanismo di inchiostrazione e la speciale formulazione prevengono la fuoriuscita dell'inchiostro in caso di forti variazioni di pressione come, ad esempio, in aereo...". Insomma, l'aereo può anche precipitare, ma almeno si avrà la certezza di poter fare le parole crociate fino all'ultimo istante di vita... che culo, eh!?
Non so quale dovrebbe essere la reazione di una persona normale ed equilibrata di fronte a questo forse esagerato evolversi dell'industria “pennigrafica”, ma il mio è, critiche per i prezzi esorbitanti a parte, di...
immensa libidine!! L'atto di scrivere deve essere un piacere... in tutti i sensi... e quindi anche per quanto riguarda il mezzo attraverso il quale quell'atto si compie.
La penna rappresenta il collegamento fra le nostre menti e la parola scritta!
Come dite?! La penna può essere interpretata come un simbolo fallico e quindi chi, come me, prova piacere alla vista di una bella penna in realtà tenterebbe di colmare carenze di tutt'altro genere?! Ma fatemi il piacere, razza di pervertiti! Parlate proprio voi che passate le giornate a tastare una tastiera!? Svergognati!!
Comunque, il mio attuale oggetto del desiderio, si chiama
"uni-ball® VISION ELITE™ Roller Ball Pen - Super Fine Point, 0.5mm - Blue Black Ink".
E' splendida! Ne posseggo già una, ma la punta è 0.8; devo assolutamente trovare quella con la punta super fine... anche se la penna con cui mi sono trovata meglio in assoluto, per quanto riguarda le dimensioni del tratto, è stata la "
uni-ball Signo DX 0.38"...
Il colore poi lo consiglio a tutti; il "blue blak" della uni-ball è inarrivabile; giovanile, innovativo, ma allo stesso tempo dotato di una classe inconfondibile!
Insomma, occhio alla penna!